sabato 3 maggio 2014

Del carnevale passato... a battere i denti dal freddo

Mi sono resa conto di non avere mai messo le foto fatte questo scorso carnevale. Chi  mi ha su FB le avrà viste fino alla nausea, ma le metto, di solito, anche qui e mi spiace di essermi dimenticata quest'anno.
Siccome martedì grasso cadeva il 4 marzo, avevo deciso, come tanti altri, che avrebbe fatto caldo. 
Invece no.
Non solo non ha fatto caldo, ma ha piovuto e la temperatura è scesa a 2 gradi, cosa che qui non succede quasi mai (e comunque non a marzo).
Così mi sono ritrovata a cambiare un pochino il costume all'ultimo, anche perchè, altrimenti, sarei congelata appena uscita di casa (perchè i miei costumi sono sempre poco... coprenti).
Purtroppo dopo Martedì Grasso sono stata male per alcuni giorni, ho persino pensato di andare al pronto soccorso. Credo che qualcuno mi abbia messo qualcosa nel bicchiere, oppure ho avuto una reazione estrema alla caffeina, ma ci credo poco a quest'ultima ipotesi perchè bevo special coffees come se fossero acqua da anni, mi pare strano che 5 in 12 ore mi abbiano stesa.
L'idea era quella di essere Arlecchina (arlecchino qui non lo conosce nessuno, infatti sapevo che non l'avrebbero capito come costume). 
Mi ha fatto molta impressione andare in giro e non vedere quasi nessuno vestito. Tutti i turisti erano super coperti e sfoggiavano delle tinte più da halloween che non da carnevale, con tutte le gradazioni di nero possibili ed immaginabili.
Io ero il trionfo del fluorescente.
Vi aggiungo anche le foto di alcune dei throws che ho raccattato durante le sfilate di Nyx (signature throw borse) e Muses (signature throw scarpe).
Mi ci sono voluti 5 anni per prendere una scarpa di Muses. 
Le tipe di Nyx sono stata iper generose, infatti ho pigliato un fottio di borse, di solito è difficile prendere anche solo un signature throw, forse ho capito come si fa :)

giovedì 1 maggio 2014

La dura realtà

Ho riflettuto molto se fosse il caso di scrivere questo post. Poi ho deciso che, siccome il blog è una cosa che mi sta molto a cuore, e siccome voi  avete letto di lui negli anni passati, ho pensato che fosse giusto scriverlo.
Geppetto è morto.
Ne parlai anni fa, forse un paio di volte.
Una persona di una gentilezza disarmante, pacato ed educato. Rare qualità di questi tempi.
E' stata una notizia così inaspettata che davvero, vista la data, ho pensato ad un pesce d'aprile di cattivo gusto.
Era il primo, esattamente un mese fa. Un pomeriggio che mi vedeva con l'acqua all gola mentre cercavo di finire un maledetto dipinto che mi trascinavo da quasi 6 mesi, la consegna era in 4 giorni.
Sentii squillare il telefono, ma non potevo smettere di lavorare, così feci partire la segreteria.
Passarono le ore, arrivò Sweet Tooth, mi misi a preparare cena. Tutto normale finchè il telefono non iniziò ad agitarsi di nuovo.
Decisi che era arrivato il momento di vedere chi mi aveva cercata. Era un sms di Ungrateful, breve, mi chiedeva se avessi ascoltato il messaggio che mi aveva lasciato in segreteria. Così ascoltai anche quello. Si sentiva poco, il telefono non funzionava bene già da un po', capii solo che qualcosa era successo a Geppo. Che era mancato.
Guardai Sweet Tooth e gli dissi che doveva essere un pesce d'aprile. Era il primo, in fondo.
Controllai tutte le pagine di FB di amici comuni, poi il giornale del giorno. Niente.
Allora risposi all'sms.
Era vero. Geppo non c'era più.
La morte improvvisa ed inaspettata fa sempre male, ma forse fa ancora più male quando ci si sente, in parte, colpevoli.
Geppo fu trovato martedì, da un amico o collega, impiccato nel suo laboratorio.
L'avevo incrociato ad una sagra il sabato, cercavo di salutare lui e un'altro amico, in mezzo a noi le sabbie mobili, non mi vide. Pensai che era ok, l'avrei rincrociato di nuovo più tardi. Non sapevo che quella sarebbe stata l'ultima volta che lo avrei visto.
Geppo aveva tanti amici, amici che avrei non aver mai dovuto vedere in quello stato quel 2 di aprile. 
C'era anche Razzle. 
Distrutta.
Chi ha letto tutto il blog sa perchè.
Indiana ed Ungrateful,  ridotti ai minimi termini.
Aveva tanti amici Geppo. Purtroppo non abbastanza per aiutarlo.
Sono state settimane difficilissime qui. 
Geppo è stato il colpo di grazia.
Un'ondata di violenza ha investito il mio quartiere: rapine a mano armata, stupri, omicidi, tutto a due isolati da qui.
Persino Indiana è stato rapinato con una pistola puntata contro proprio dopo avermi riaccompagnato a casa dopo aver fatto da baby sitter per la loro bambina. A 3 porte da casa sua.
E io, che sono sempre uscita ad ore assurde sprezzante di moniti e pericoli, io, non sono più uscita per molti giorni. Ancora non mi fido ad uscire la sera, ma poi leggo che anche la mattina non è più sicura. Donna 34enne assalita, quasi strangolata a morte e derubata la domenica mattina. A 4 isolati da qui. E allora mi chiedo cosa serva per fermare tutto questo.
Se per qualcuno la mia vita vale solo quei $20 o $30 che ho nel portafoglio, allora, c'è davvero qualche problema.
La verità è che siamo tutti anestetizzati, chi più chi meno.  Non abbiamo visto e capito il dolore di Geppo, e questi delinquenti non capiscono il valore di una vita.