venerdì 28 febbraio 2020

Mercurio Retrogrado DEMMERDA

C'hanno poco da dirmi, gli astrologi, che è anche un momento di grande riflessione...
Forse intendono che rifletto su quando me porta sfiga?!
Stamattina non m'è suonata la sveglia, appena alzata ho fatto tutto straveloce per poter arrivare a mollare la Mondaini all'asilo part time e riuscire a mettere insieme almeno due ore di lavoro al capannone.
Invece.
Mentre guido sento uno strano rumore, una roba tipo un motore a reazione di un velivolo. Chiaramente era la mia macchina.
Ma siccome ero in stracazzo di ritardo, ho continuato ad andare, pigliando le solite buche quotidiane che tanto non te le puoi scampare a meno di non fare un incidente ogni isolato.
Arrivo all'incrocio dove sta l'asilo, che al momento pare il sito di uno scavo archeologico. Giustappunto hanno appena fatto comparire una mega montagna di terra all'entrata della via, quindi perdo altro tempo prezioso a fare il giro del palazzo che equivale ad una tappa del Camel Trophy.
Corro dentro, corro fuori, metto in moto e parto.
Nessuna spia accesa.
Il motore a reazione riparte.
Parcheggio al capannone dove non c'è più un cazzo di posto manco a morire, cercando di non farmi un palo della luce messo a cazzo mentre faccio retro.
Guardo l'orologio e mi do un pacca sulla spalla.
Scendo.
Per qualche motivo atavico, legato al fatto che Palombaro s'era fatto fuori una gomma proprio parcheggiando li anni fa,  guardo le mie ruote.
Una mi pare molto mogia. Ma poi penso che a me me paiono sempre sgonfie ste gomme... Ma poi la tocco col piede.
Stavolta  era sgonfia sul serio.
Tirati giù una serie di Cristi e Madonne che un veneto incazzato, decido di andare dentro e chiedere se qualcuno mi aiuta.
Scopro così di avere una macchina ultra complessa. In tre per cambiare una ruota.
Esco da lavoro, rivado al sito di scavo archeologico e mi fiondo da Costco a vedere se me la cambiano.
Le mie gomme sono introvabili, minimo 7 giorni.
Vado da Firestone.
Anche li ci sarebbero 7 giorni d'attesa, come i giorni necessitati al padre dei Cristi precedentemente tirati giù, per fare il MONDO. A New Orleans in sette giorni ti fanno arrivare una gomma.
Però posso cambiare marca e me la mettono in un'ora.
Non ne voglio 4 e non ne voglio due, già devo vendere un rene così, visto che non mi pagano da settimane, damme sta cazzo de ruota e andiamo.
Torno alle 3:45, che per la cronaca era un'ora e mezza. 
Aspetto.
4:30.
La mia macchina è sempre li sospesa per aria in mezzo al deserto lavorativo con le tumble weeds che le passano sotto.
Alle 4:45 ricompare il tizio del bancone che mi dice che ora mi fa riavere la macchina.
Poco dopo lo vedo bestemmiare , con tanto di sonoro, perchè quello che doveva portare la gomma dall'altro negozio non si è mai palesato.
Il tutto si conclude alle 5:15, con l'inculata di 30 dollari di road side assistance che non mi avevano chiesto di includere, ma con una gomma più cara che mi hanno dato allo stesso prezzo dell'altra altrimenti facevamo notte li.
Morale della favola, anche oggi assegni niente.

giovedì 27 febbraio 2020

La sottile differenza tra la balla e la bugia

Queste settimane, anzi: quesi mesi, che sono passati dall'ultimo post ad oggi, sono stati massacranti.
Non sono più Rattigan, bensì mi sono ritrasformata in un personaggio del film Noi i ragazzi dello Zoo di Berlino.
Ringrazio la Signora Aisha del Qatar che mi offre prestiti nei commenti spam ricevuti in mia assenza. Si signora mia, ne avrei bisogno,  forse mi ha scritto perchè avrà sentito anche lei le mie bestemmie al quarto mese di ritardo del pagamento di Baton Rouge fino in Qatar?!
Chissà.
Comunque il dramma esistenziale che voglio dipanare stasera, è relativo a la menzogna.
Dicesi bugia bianca quella ti raccontano a fin di bene. 
Dicesi balla quella di cui ti caricano per togliertisi si torno.
Fatto sta che pure la bugia bianca, gira che ti gira, volendo, t'incula.
Martedì  devo portare la Mondaini dall'urologo, l'ennesima visita di controllo con tanto di eco.
Dobbiamo andare allo Spedale degli Innocenti di New Orleans. Bellissimo. Ma sempre Ospedale è.
E la Mondaini è come i cani quando odorano l'isolato del veterinario: frena con i piedi.
Sono già 4 volte con questa che ci andiamo.
Inizialmente il dramma era principalmente arrivarci. Adesso, guidando come la vecchia gattara di The Secret Life of Pets 2, ci arriviamo. Il parcheggio te lo fa un giovine vecchio che pare uscito da un sito per gli amanti della montagna, sempre armato di occhiali sportivi rifrangenti, nonostante viva sepolto nel parcheggio catacomba estate ed inverno, ma almeno mi toglie un problema. (io e i parcheggi a chiocciola gna famo).
L'altro grande scoglio è tenere ferma la Mondaini durante l'eco.
Si, ha tre anni, ma ha la forza di Maciste e la velocità e il corpo di un'anguilla.
Da sola non riesco. In due è difficile. In tre si riesce.
Quindi mi porto sempre una persona approvata dall'anguilla, per aiutarmi a tenerla mentre il tecnico dell'eco le fa delle mosse wrestling di suo.
Gli appuntamenti con l'urologo seguono l'iter e il calendario delle udienze col Papa, quindi so di 3 mesi in tre mesi quando e dove dovremo andare.
Ho così chiesto alla Fata Madrina se poteva accompagnarci.
Gliel'ho chiesto 3 mesi fa e gliel'ho ricordato 3 settimane fa.
Mi ha detto di si, mi ha chiesto a che ora avevo l'appuntamento e a che ora doveva venire a prenderci. Infine mi ha detto che se lo segnava sul telefono e l'ho effettivamente vista farlo.
Nelle ultime 2 settimane a disertato i nostri incontri e ieri mi ha detto che non ce la faceva nemmeno questa settimana e che ci vedevamo martedì.
Siccome ormai sono una creatura che non crede più che nulla si possa dare per scontato, le ho chiesto che, dicendo martedì, intendesse martedì mattina per andare dall'urologo.
La risposta è stata: Ah no, quello non l'avevo  mica segnato. Pensavo nel pomeriggio, così puoi lavorare.
Premesso che sono grata anche per il pomeriggio, ma questa sarà balla o sarà bugia bianca?! 
Fatto sta che me la messa in culo proprio senza nemmeno avvisarmi.
Li per lì ero livida, poi è subentrata la calma dovuta alla vecchia, ho sbottato un po' e mi sono detta "ancheleichavràisuoicazzi".
Nel prossimo posto vi  lascio  le foto di mardi gras, giusto per quelli non sono stati presi d'assalto dalle medesime sugli altri social, correlate da il mio personale comizio su un odiosa tendenza delle foto di gruppo.