venerdì 10 luglio 2020

la dura legge del pollo fritto

A volte vorrei essere vegetariana. Ammiro molto i vegetariani, io ci sono riuscita solo a sprazzi. L'unico modo per riuscirci davvero sarebbe dovermi procacciare il cibo sa sola, alchè, non solo diventerei istantaneamente  vegetariana, ma fare anche la fine di quello di "Into the wild" in mezza giornata.

Vivere al Sud comporta anche un altro problema: oltre ad avere zero forza di volontà quando si tratta di salumi italici, perdo anche ogni potere di resistenza davanti al pollo fritto.
Mi sono convinta che ci sia una legge che governa il mio fabbisogno di pollo fritto:
- se entri pensando che non ne vuoi, comprane due pezzi
- se entri per prenderne due pezzi, comprane quattro
- se entri pronta per prenderne 4 e hai il coraggio di comprarne 8, allora è un segnale che hai bisogno di vedere uno bravo perchè probabilmente stai assumendo le sembianze di Pogo di "F si for Family".

Oggi sono stata vittima della prima riga però non l'ho mangiato per ben 6 ore. Forse sto facendo progressi, ma assomiglio comunque sempre di più a Pogo.

giovedì 9 luglio 2020

E' la fine.

Stamattina mi sono svegliata con in testa una canzone. Niente di strano fino a qui. Se non fosse che la canzone in questione fosse una hit di bachata del 2002 al quale avrei volentieri dato fuoco quando passava su MTV cento volte al giorno 18 anni fa.

Dichiaro che l'Apocalisse è alle porte pe' davvero perchè che io ascolti di mia spontanea volontà, in pieno possesso delle mie facoltà mentali, musica latino americana (o forse è tecnicamente caraibica?), non può avere nessuna altra spiegazione...

A meno che non sia un sintomo di pre-menopausa.