Fb mi ha riproposto una foto del 2014 scattata nel cortile del mio appartamento del cuore, quello da cui ho iniziato a scrivere questo blog più di un decennio fa.
Inutile, ogni volta che ci passo davanti sento un tuffo al cuore. Io sono come i gatti (o come dicono che siano), mi affeziono ai posti.
Ho sofferto molto da bambina ogni volta che ci trasferivamo, purtroppo non sono mai potuta ritornare in nessuna degli appartamenti perchè o erano in affitto o le case sono state poi vendute. L'ultima di molte è quella della nonna materna, nonna Fra Tuck per chi si ricorda i vecchi post.
Quell'appartamento all'incrocio di Rock and Ramp mi aveva subito colpita, l'avevo visto proprio un giorno di febbraio mentre cercavo disperatamente casa per lasciate quella nel quartiere francese. Non ero andata per vedere quella, ma bensì quella di fianco, che non mi era piaciuta per nulla, ma nel mio cuore speravo che fosse stata invece quella grande casa vittoriana bianca e verde salvia, sull'angolo.
Il destino ha voluto che esattamente una settimana dopo, un appartamento si liberasse proprio al secondo piano di quella casa. Inutile dirlo, mi ci sono fiondata e un mese dopo mi sono trasferita.
Anche se non sono stati tutti momenti felici in quella casa, non posso non ricordala che come il posto dove sono diventata me stessa, dove forse sono diventata davvero adulta. C'era qualcosa di materno e confortante in quei 800 piedi quadrati impilati su due piani, dove la mia statura così minuta era per una volta un vantaggio non da poco per muovermi tra la camera da letto e il bagno nel sottotetto.
La casa dove vivo oggi è quella dove è nata la Mondaini, la prima su cui pago un mutuo, nella quale avrei in teoria potuto fare tutto ciò che volevo. La verità è però che non l'ho mai sentita vicina all'anima come quell'appartamento.
Ogni volta che passo davanti Roch and Ramp vorrei vedere quel balcone ancora pieno di fiori, illuminato da ghirlande di luci e con tavolini da bistrot in ferro battuto. Invece c'è una bella pittura fresca e un balcone che sembra non veda nessuno che davvero lo viva.