Un'altra domenica è scivolata via, aiutata dal solito bloody mary da partita. Sono cresciuta odiando le partirte di calcio. L'unico giorno in cui avrei potuto avere l'attenzione di mamam e papà era la domenica e, regolarmente, The Mexican usciva con me e Mangusta con la radiolina incollata all'orecchio. Non gli si poteva parlare. Se eravamo a casa era anche peggio, visto che monopolizzava il televisore per guardare quelle pallosissime partite di calcio che ha una bimba di 4 anni non potevano che triturare i coglioni. Mi sono sempre chiesta perchè le guardi, perchè lui, The Mexican, non è nemmeno tifoso sfegatato di una squadra. No, lui le partite le guarda TUTTE.
Tutto questo preambolo era per dire che, nella vita, mai avrei pensato di finire a guardare le partite di domenica.
Certo non sono partite di calcio. Ma comunque sempre di sport con una palla si tratta.
Da quando mi sono trasferita a New Orleans 2 anni fa, sono stata travolta dal ciclone Saints. Una squadra di brocchi che per 40 anni non ha mai vinto nulla, manco è mai arrivata ai playoffs. Poi, un miracolo: nel 2009, la mia prima "stagione" a Niù Orlins, vincono partita dopo partita. Non ci potevo credere. Ma soprattutto non ci poteva credere il resto della città che per 40 anni a supportato un gruppo di ronzini del football continuando a sperare.
Credo che sia per questa ragione che mi sono convinta a diventare una Saints fan.
Se lo meritano, davvero.
Ricordo la sera del Super Bowl del 2009. Ero emozionata e tesa allo stesso tempo. Per mesi, prima di tale evento, il lunedì mattina la gente non ti salutava, ti diceva: -Who Dat!-
Dal lunedì, man mano che la stagione proseguiva, l'who dat greeting, proseguiva fino al mercoledì.
Quando hanno vinto poi... Gli hanno costruito dei carri di carnevale (visto che eravamo ad una settimana da Mardi Gras) e ci hanno messo sopra tutta la squadra. I Saints hanno sfilato in trionfo per le vie della loro città.
Oggi sono andata a vedere la partita al solito bar. Hanno vinto di nuovo.
Io vorrei essere un po' come i Saints e come New Orleans: forte e capace di riscattarmi. Non so quanti lettori abbia questo blog, a parte i bloggers che ho conosciuto in queste settimane e quelli che mi hanno seguito nel trasloco da "io speriamo che me la cavo", ma voglio fare un po' di pubblicità alla mia amata Big Easy: se non siete mai stati in questa città e siete persone che amano le cose uniche, dovete venirci. Dopo mi ringrazierete :)
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