Ho lasciato in sospeso qualche posts in passato, mea culpa. Ora metto tutto in ordine incominciando dalla fine della storia di come ne sono uscita dal fare la schiava alla pari.
Ormai allo stremo delle forze fisiche e mentali, la 21enne Ale, piglia la palla al balzo e decide di fuggire in Italia con la scusa delle vacanze pasquali.
Il piano richiede un po' di pianificazione. Infatti, non tutto quello che possiede sta in valigia (millemiliardi di maglioni invernali pesantisssssssimi) e quindi, furtiva come un gatto, ogni venerdì, quando la strega Birgitte non la vede, sgattaiola fuori col passeggino con cui la costringe a far la spesa, e porta i pacchi all'ufficio postale.
Prima i libri, poi le scarpe ed infine i maglioni.
Ecco, la Ale ora è pronta. Ha giusto le 4 cose che le servono e che staranno nel suo inseparabile amico di mille avventure ovvero lo zainone da montagna.
L'unica cosa che le fa molto male è che dovrà lasciare Sara.
Prima di partire, fa uno scherzo a Mangouste per telefono. Forse era un po' peso... al ritorno a cercato di strozzarmi, ma quella è un'altra storia :)
Ora che è pronta, l'ultima fatica d'Ercole è la cena con il capo di Peter e consorte.
Infatti, strega Birgitte, ha stilato un menù che manco un ristorante del gambero rosso...
Almeno nelle mie doti culinarie devo dire che aveva fiducia.
Insomma, mi ricordo di aver fatto mille spese e di aver trafficato tutto il giorno in cucina. Alla fine, torno a casa e vedo che la tavola è imbandita.
Soffrivo già di sdoppiamenti della personalità, ma ero sicura di non averla preparata io come tutte le sere senza che nessun altro alzasse un dito. Infatti era diversa... di un lusso sfrenato direi.
Per un nano secondo avevo pensato di essere invitata al banchetto. Povera scema.
C'erano solo 4 piatti, io ero destinata a mangiare in cucina, mentre impiattavo. Proprio come fanno le serve.
Ma da li è scattata la mia mini vendetta.
Infatti, dopo mesi di giri per tutte le lavanderie del Regno, quella sera, erano finalmente tornati all'ovile i copridivani panna che la strega aveva macchiato facendomeli lavare con questa polvere blu sbiancante.
Dopo avermi schiavizzata per rimetterli apposto, mi manda ad accendere i milioni di candele che c'erano in giro per casa. Sul divano c'era Sofie che disegnava. Sofie che, a meno di 3 anni, era già una stronza come sua madre.
Mentre mi aggiro con l'accendi candele, sporco, involontariamente, di nero fumo, uno dei cazzutissimi copri divano.
Però non dico nulla, perchè l'occasione era perfetta per vendicarmi di tutte e due: madre e figlia.
Infatti, dopo 4 minuti che ero in cucina, sento un urlo disumano (che i danesi parlano con gli ultrasuoni di solito). Birgitte ha visto la strisciata nera e... ha pensato che fosse stata Sofie con le matite colorate.
Ahhhh che meraviglia.
È stato uno dei miei momenti preferiti nella storia delle vendette trasversali.
Birgitte che urlava come una matta in preda al panico (per il danese tipo la casa deve essere perfettissima) dovendo mostrare il divano agli ospiti, e Sofie che continuava a dire che non era colpa sua (cosa che faceva sempre) dimenandosi come una tarantolata.
Ecco.
Avevo sistemato la madre, che era alla disperazione e la figlia che era stata mandata a letto senza cena.
Infine arrivano gli ospiti, ai quali io non vengo presentata, se non chè, la moglie dell'altra coppia, decide che vuole sapere da dove arriva il cibo, così, con molta riluttanza, Birgitte la scorta in cucina. Pareva una di quelle scene in cui aprono le porte delle fabbriche con immigrati clandestini murati vivi.
Ecco.
Perchè, come Von Lemminge, anche Birgitte si vergognava di me. Ero straniera, il mio accento era una vergogna da nascondere.
Così, la signora, si avvicina e mi fa i complimenti per il cibo e mi chiede di dove sono. Io ringrazio e rispondo. Poi vedo la signora che si gira da Strega Cattiva e, molto sorpresa, le dice: -scusa ma perchè dici che non parla danese?!-
Birgitte livida in viso.
Alla fine esco dalla cucina, saluto tutti perchè sarei andata a dormire a casa di Sara e poi all'aeroporto il giorno dopo (non ci potevo resistere una notte di più in quel posto). Stronzi fino alla fine, dopo avermi chiesto che giorno tornavo, mi fanno sapere che avrei dovuto prendere i mezzi perchè loro avevano da fare (nb che lei non lavorava).
Sono tornata in Italia e ho mandato una lettera che attestava la verità. Non sono tornata per motivi di salute (fisica e mentale), mi avevano trovato dei noduli al seno.
E così finisce la disavventura di schiava alla pari. I danni psicologici ancora permangono.
Ieri sera, in preda a non so quale delirio di stanchezza, mi sono messa a guardare la cartina della Norvegia... da li sono passata a quella della Danimarca e poi... a google earth.
Mi manca molto e volevo poterla vedere anche solo su uno schermo. Peccato che, invece di andare a vedere, che ne so... Rådhuspladsen, io sono andata a vedere Sigridsvej, dove ero tenuta in cattività.
Da li il delirio è degenerato e ho ricominciato a pensare alle bambine e a come saranno diventate dopo 11 anni che non le vedo.
In cuor mio ho sempre saputo che Sofie era una stronza come sua madre e sapevo che la mela non cade troppo distante dall'albero, ma speravo che Malou (nomi alla cazzo che tanto non li dovete portare voi cari genitori...), almeno lei, davvero volevo credere che diventasse più come Peter.
Invece, dopo l'atto di stalking supremo (ricerca su fb) trovo i profili di entrambe e scopro con orrore che, non tanto fisicamente, ma per quello che scrivono, sono le fotocopie di loro madre.
Peccato che queste due abbiano soltanto 14 e 11 anni.
M'è venuta la depressione, per non parlare dell'incubo notturno alla Lars Von Trier.
Come Lagniappe, per esservi sorbiti questa storiazza, vi lascio la ricetta dei fish tacos alla Ale, con un piccolo avviso:
Nonostante quello che l'uomo bianco statunitense pensa, io non sono messicana, quindi, questa ricetta, non arriva da nessuna tradizione familiare o locale, ma è solo frutto della mia mente malata spesso soggetta all'abuso di alcohol e famazza da "alritornodalpubeprimadelletto".
Aglio
cipolla
cumino
coriandolo
chipotle
sale
pepe
olio di cocco
lime
pomodoro
avocado
tortilla ezekiel
pesce
Le quantità fatele voi, che dipende da quanto speziato vi piace o da quanto volete prepararne.
Io, preferendo prepararli freschi ogni volta, faccio questo:
prendo un avocado maturo, un po' di cipolla tritata, pomodoro tagliato a dadini, succo di lime, sale, pepe e preparo il guacamole.
In una padella antiaderente verso un po' di olio di cocco e soffriggo la cipolla, l'aglio e le spezie. Aggiungo il pesce (in genere uso pollock o merluzzo) e lo faccio cuocere un po' prima di tagliarlo a cubetti con l'aiuto di una spatola. A fine cottura aggiungo un po' di succo di lime.
Taglio la tortilla (che uso di questo tipo per via del mio problema coi i lieviti e le farine bianche), divido il guacamole sulle 4 fette e ci adagio sopra il pesce con i suo sughetto e soffritto.
Ecco.
Fatemi sapere se qualcuno la prova, io ne sono drogata :)