E' ormai un anno che mi sveglio pensando di essere o nella foresta pluviale o sul set dell'ennesimo Jurassic Park.
All'inizio pensavo che quegli urli stridenti appartenessero a qualche pappagallo amazzonico sfuggito alla prigionia e rifugiatosi negli alberi difronte a camera mia.
All'inizio era uno.
Uno che però urlava talmente forte che lo sentiva pure Mangusta via Skype. E le finestre erano chiuse. E c'era l'aria condizionata accesa.
Non so se mi sono spiegata.
Era INSOPPORTABILE.
Per fortuna la notte taceva.
Avevo fatto mille ricerche per capire da chi fosse prodotto questo richiamo simil-unghie sulla lavagna, ma non avevo scoperto molto.
Finchè non l'ho visto.
L'urlatore folle, infatti, non si era trasferito a caso di fronte a camera mia. NO.
Lo Pterodattilo Mississipiense da Cortile aveva infatti stabilito la sua dimora ad una breve distanza dalla sua nuova fonte di sostentamento: le mie ciotole di cibo secco per i gatti.
I balconi di New Orleans sono fatti apposta per gli uccelli. Io pensavo addirittura di montarci una casetta per vedere se quei poveri uccellini sfrattati dal camino della casa di fronte volessero trasferirsi da me.
Avevo un po' di timore però, visto che mi prendo cura di multipli randagi che ormai vivono sul mio balcone (si avranno capito che ero zitella e vivevo sola...).
Niente, mentre ponderavo sulla casetta lo Pterodattilo da Cortile s'è insediato. Inutile dirvi che da uno dell'estate scorsa, adesso ce ne sono mille mila. Ovunque vai senti sti richiami preistorici da un albero all'altro. Un'invasione.
Ma che è stata tutta colpa mia e del cibo per gatti?!
E poi: io che mi preoccupavo dei felini cacciatori... Questi imbecilli se menano solo tra di loro per proteggere la ciotola di cibo, nel mentre che s'azzuffano, blatte preistoriche e pterodattili se magnano tutti i croccantini e mi scagazzano pure sulle sedie del tavolino da bistrot.
Li mortacci vostra gatti rincojioniti :(