venerdì 12 luglio 2019

Lentezza

Posso con assoluta certezza affermare che ci non poche cose più snervanti di aspettare un uragano. Specialmente uno lento.
Perchè si, uno dice "evacua, cazzo stai li!", ma poi comunque pensi alla casa, agli amici, al lavoro. Non è una di quelle situazioni lontano dagli occhi lontano dal cuore.
Che poi una parte di me pensa che magari si sbagliano anche questa volta, che va da un altra parte, che a noi non ci tocca manco quest'anno e voglio respirare tranquilla. 
Ma un decennio di sfiducia in tutte le decisioni prese dalle autorità locali, sempre sbagliate, sempre con impatto negativo su noi cittadini cavie, insomma, mi sto logorando al pensiero che questi cazzo di argini potrebbero non essere alti abbastanza. 
Sarà che non succede da prima della guerra civile che straripi in Mississippi in città, ma non è che voglia dire che non succeda mai più.
Intanto abbiamo portato La Mondaini ai giardini a giocare per l'ultima volte per le prossime 48 ore, almeno lei era contenta del vento che l'avvolgeva e delle pozzanghere.
Invece noi abbiamo notato quante poche macchine ci fossero parcheggiate lungo le strade, in posti dove non trovi un buco manco a pagare, normalmente.
Ciao Spingitori.

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