sabato 31 dicembre 2011

Miraculously Convertible

Perchè è così che si deve essere al giorno d'oggi. Bisogna saper passare da l'essere carne all'essere pesce e, a richiesta, a non essere nessuno dei due.
Nel mio piccolo io passo dall'essere emigrante all'essere aborigena e viceversa... un paio di volte l'anno.
La cosa forse non stupirà nessuno, ma io la trovo parecchio strana. E' proprio una sensazione che mi lascia perplessa: prima della partenza sono una straniera, biascico una lingua che non sono ancora riuscita a domare, ed applico tutte le "regole" del paese ospitante che ho imparato con fatica e pazienza. Poi scendo dall'aereo e, all'improvviso, sono di nuovo io "al naturale". Nessun rituale imparato a memoria, niente ripetersi le frasi in testa per essere sicura di non offendere nessuno con grammatiche campate in aria ed un incredibile capacità di esprimermi verbalmente che mi fa finalmente sentire normale, libera. In tutto questo, però, mi sta per scoppiare una vena al cervello per la confusione. Una confusione che manco a Calcutta nell'ora di punta. File inesistenti, sostituite da sciami informi di individui che cercano di sorpassarsi l'uno con l'altro. E, dato che è uno sciame, un brusio incontenibile e piuttosto fastidioso.
E già mi rendo conto che, nonostante sia aborigena, gli anni passati all'estero, mi hanno "modificata". Sono un'italiana ogm. L'altro giorno passeggiavo sorridente, ma piano piano il sorriso è scomparso. Le persone di cui incrociavo lo sguardo avevano l'espressione degli sgherri de "Il trasporto della croce" di Bosch. 
E di colpo mi è venuto in mente il post di Donna con fuso. Ma perchè hanno tutti quest'espressione?! E poi mi sono ricordata che quell'espressione li, ce l'avevo pure io. Un giorno una di quelle dei Lautari mi aveva fermata e, quando mi ero girata, vedendo la mia faccia, mi aveva detto: - Per favore non mordermi!-
Forse gli States hanno avuto un effetto miracoloso in questo senso. Ma questi visi arcigni mi fanno salire la carogna, e viene voglia di ringhiare anche a me. Specialmente me ne vien voglia quando mi avventuro in un esercizio commerciale: customer service ASSENTEEEEEE!!! Ingiustificato aggiungerei.
Minchia, c'hanno ragione quando ci prendono in giro facendo video sulla tipica accoglienza ligure.
Siamo dei refiosi di merda.
Insomma, ci vorrebbe un po' una via di mezzo tra il sorriso super finto e stampato della Califoggia del Sud e il grugno incarognito della Liguria.
Nonostante la scortesia dei commercianti, sono riuscita ad acquistare ben due abiti per il matrimonio/bachelorette party di Bride to be.
Devo ammettere che una delle due commesse era pure gentile, cosa che mi ha stupito non poco.
Qui il primo risultato, il convertible dress. Il mio non è di Victoria Secrets, ma è uguale identico, solo che è nero, e che l'ho pagato quasi la metà.
Il secondo è una versione un po' più corta e marrone di quello di cui avevo postato una foto alcuni giorni fa. Ha sempre lo scollo fatto a diamante, ma, invece di avere un nodo di lato con gasse, ha la parte superiore avvoltolata su se stessa.
Ieri sera sono uscita a cena con le amiche, e sono tornata in questo ristorante pizzeria, molto buono, ma non proprio customer friendly.
Ho mangiato bene. Non avevo voglia di pizza perchè era stata la cena del giorno prima, e perchè ho scoperto di essere intollerante al lievito di birra. Quindi, memore di aver visto appetitosissimi piatti sfilarmi davanti l'anno scorso, ho deciso di ordinare altro.
Mi sono fatta tentare dalla grigliata di pesce con contorno, rigorosamente da ordinarsi a parte (mortacci loro) di patatine fritte.
Era enorme ed ottima! Visto che sto lavorando alacremente all'apertura del blog sul cibo, ho scattato foto a tutto, qui vi metto quella con la mia faccia da ebete e bavetta di lato, mentre aspetto di addentare la grigliata. Con tanto di bavagliolo con Pizzicottina che mi protegge la maglia.
Con questo concludo. Auguro a tutti una figata di Capodanno e ci si legge l'anno prossimo ;)

giovedì 29 dicembre 2011

Aperitivando



Ferie, oh sospirate ferie! Ancora non vi ho proprio godute eh?!
Diciamo che non è che mi stia ammazzando di lavoro, per carità. E lo stare lontane dai solventi è già rigenerante di per se, ma, comunque non mi sento riposata. Eh no.
Oggi ho fatto la strapieno di appuntamenti medici. Ho cominciato stamattina alle 7 andando all'ospedale a fare gli esami del sangue, proseguito alle 3:40 con medico generico, per finire, purtroppo, non in bellezza, con appuntamento dall' ecografo.
No perchè, si che sono andata dal gine martedì, ma io, dopo la diagnosi sbagliata di due anni fa, non è che mi fidi proprio ciecamente di tutto quello che mi dice...
Morale della favola, 100 euro e 20 minuti dopo, ho scoperto che la diagnosi del gine era pseudo esatta, e che, per l'ennesima volta, ho una pseudo cisti (che forse è solo un follicolo o forse è endo... chissà...o forse è alien.).
La medicina non sarà precisa come la matematica quando si tratta di dare risposte alle mie domande, ma la parcella invece si...
Ora aspettiamo, preghiamo e speriamo che sia solo un follicolo. Mi sono demoralizzata non poco.
A parte la parentesi medica, il resto della giornata è andato bene. Ho provato il nuovo asian fusion buffet a pranzo, comprato un convertible dress e aperitivato con le mi compagne delle elementari
Ecco, la piacevolezza del rito aperitivesco proprio mi manca quando vivo la mia nuova vita da emigrante. La convivialità, le bevande deliziose e gli stuzzichini succulenti. Gnam! E poi, l'insuperabile piacere della chiacchiera a getto. Discorsi in cui ci si aggiorna su tutto e in cui, finalmente, posso essere partecipe attiva e, talvolta, brillante nel linguaggio.
Puro godimento.
Quello che vado  a scrivere esula dall'argomento ma ho una richiesta rivolta ad ignoti: non farò i capricci perchè i miei spingitori di blog (alias followers) non aumentano di numero, ma mi farebbe almeno piacere che gli spettatori silenti lasciassero un commento qui e la, giusto per darmi un piccolo incoraggiamento. Grazie! Merci! Thank you! Tak! Danke! Gracias!

lunedì 26 dicembre 2011

(Wo)Man vs. Food


Sono sopravvissuta... forse.
A me quello di Food channel mi fa na sega (tanto per rompere con lo spirito natalizio)!
Da quando sono partita da NOLA non ho smesso un attimo di mangiare. Sono passata dal vassoietto dell'aereo con pane di gomma ed insalata in plastica, ai vassoi con gli antipasti di Natale e Santo Stefano, passando per quelli degli aperitivi del bar. Olè!
Sono PRIVA di qualunque tipo di autocontrollo, e quasi me ne vanto.
A parte crampazzi e difficoltà di movimento, direi che, anche per quest'anno, non sono finita in coma da indigestione.
Ho fatto una foto al nostro tavolo imbandito di oggi, domani, quando potrò di nuovo deambulare, la metterò qui per condividerla con voi.
C.v.d. luce dei miei occhi sono stati i salumi: testa in cassetta, salame (cotto e crudo), prosciutti e lingua. Ma voglio anche scrivere un'ode al peperone arrostito con bagna cauda. Rutti alla Grisù per quelle 12-24 ore, macchissene.
E poi, dopo ben 2 anni che non lo preparavo, a grande richiesta, ho fatto il tiramisù.
Pure quella rompicoglioni di mia Nonna, che non ha smesso un secondo di criticare ogni delizia che c'era sul tavolo, mi ha fatto i complimenti per il dolce. Belin, accontentare una piemontese 83enne di buona forchetta non è impresa facile. 
Voi come l'avete passato?
Nel mentre che mi abbuffavo ho anche trovato il tempo di fare shopping platonico online e questo è il risultato: 
Non l'ho ancora comprato, ma vorrei... Secondo voi devo desistere?! No perchè questo è il vestito che vorrei mettere per il matrimonio di Bride to be. Lo so, avrei le tette di fuori, ma tanto, sappiatelo, tutti i miei vestiti sono scollati allo stesso modo. Madre Natura me le ha date e io ve le mostro.
Tengo a precisare che i matrimonio non è in chiesa.
Ora vado a letto che domani mattina ho l'appuntamento con il primo medico. Dita incrociate everyone, please!
Speriamo che la lezione di scienze delle medie fosse vera e che i movimenti peristaltici dello stomaco avvengano indipendentemente dalla posizione assunta dal proprietario dell'organo, perchè il mio, avrà da fare "la notte" a sto giro.

sabato 24 dicembre 2011

The cold cuts revenge

Eccomi in piedi, bella pimpante (oooh...) e con la schiena a pezzi... Ah le gioie dei viaggi  della speranza intercontinentali! ;)
Ieri sera sono stata messa davanti al dilemma dei dilemmi: cosa mangiare per cena la prima sera.
Erano giorni che desideravo una strabiata con cotto in uscita. Era una voglia così forte che l'avrò detto ad ogni persona con cui ho parlato negli ultimi 4 giorni. Ciò nonostante, una volta arrivata, sono caduta vittima della solita tentazione: sbranare TUTTI i salumi che c'erano in frigo. I miei sanno che io sono salume dipendente e che soffro di crisi d'astinenza fortissime quando sono in America, quindi me ne fanno sempre trovare un po' in frigo la prima sera.
Così il mio piano di abbuffarmi di pizza è svanito nel nulla. Ah ma va bene. Quando ho mangiato quella fetta di San Daniele avvoltolata sul grissino la vita ha ricominciato a sorridermi.
Ma vorrei fare un passo indietro e tornare sul post di ieri che non sono riuscita a finire causa sfinimento fisico da viaggio.
Si parlava di single serving friends. Non se voi abbiate questo fetish di scrivere da qualche parte della gente che conoscete mentre siete in aeroporto, aereo, bus, treno o stazione. Io si. Quando feci il mio coast to coast in solitaria su Greyhound, riempii due diari di racconti.
Se esistesse un branchia della psicologia che studia i viaggiatori, credo che potrei laurearmi senza troppe difficoltà.
Ogni tanto mi rileggo i diari perchè mi fanno così ridere che sono meglio di una pasticca di prozac.
Questo viaggio non è stato ricco di single serving friends, solo uno s'è meritato tale titolo: Garret. 
Ma passiamo a narrare il nostro incontro.
Una volta seduta nella mia poltrona vedo che la mia fila è vuota. Allora inizia l'attesa, molto speranzosa, che, ad occupare il posto di fianco al mio, arrivi qualcuno di interessante. Solo due volte nella vita mi è successo, il che significa che forse il 2% di tutti quelli con cui ho condiviso un bracciolo sono stati in grado di accendere il mio interesse.
Ma torniamo a ieri. Mentre attendo, mi  guardo in giro, e vedo che c'è un ragazzo dalle fattezze mediorientali che sta anche lui scrutando l'orizzonte come me, ma da in piedi.
Bene. Questo povero Cristo, che stava aspettando a sedersi per non doversi alzare 2 volte per far sistemare i suo compagni di fila, è stato biscaziato in una maniera indegna. Una volta che si è seduto, sicuro che non arrivasse più nessuno, è stato sgridato da ben 5 persone che sono spuntante dal nulla dicendogli che quello era il loro posto. Lui era la gentilezza fatta persona, e loro gli urlavano contro. Poi, guardavano meglio o il biglietto o le lettere che sovrastavano il posto e, con uno sbrigativo "ah! Never mind, this is not my seat" se ne andavano. Io gli avrei uccisi. Lui era imbarazzato ma calmo.
Alla fine arriva uno che pareva un personaggio di Verdone, cioè, assomigliava pure a Verdone, ma con i capelli castano chiari.
Pensavo che fosse con i suoi genitori, invece no. Erano due a cui si era accollato negli ultimi 5 minuti credo.
Garret, questo scoprirò essere il suo nome, guarda il tizio biscaziato, che al tempo era ancora in piedi e gli  fa la finta di essere lui a doversi sedere dal finestrino. Poi gli dice: -ah! You thought I was the man uh?! Well I'm not, but I'd LUV to be that man Man!- E si siede da un'altra parte.
Passano 10 minuti. Si alza e, facendo spostare 4 persone già allacciate e incopertate, si va a sedere dal finestrino del Biscaziato. Urlava, si sentiva ogni cosa che diceva ed io ero a 4 file da lui. Dopo 3 minuti era già diventato il suo migliore amico.
Passano altri 10 minuti. E,  dal nulla, si materializzano 3 inglesi, famigliola direi, che dicono di avere tutti il posto del Biscaziato. Ho sperato ardentemente che giustizia fosse fatta e questo pover uomo potesse finalmente essere difeso dal personale, invece no. Alla fine è stato cacciato a calci dalla hostess e non l'ho più visto, forse l'hanno messo nell'armadietto delle coperte.
A questo punto Garret era a piede libero. Fa rialzare le 3 persone di prima e si rimette al suo posto. Poi decide che no, lui li non ci può stare. Si rialza, fa spostare un'altra persona ed arriva galoppando alla mia fila e si siede.
Io avevo già le cuffie ma lui ha attaccato a parlarmi.
Era tutto un Man, you know, right, I love you, fo sho.
Dopo 3 minuti mi fa alzare perchè deve andare a riprendere lo zaino. E che gli vuoi dire di no?!
Bene.
Passano altri 3 minuti. 
Allarme rosso! Ha perso il passaporto. Fra un po' lo sbatto fuori dall'aereo per come si stava agitando e per il linguaggio poco consono.
Mi fa di nuovo alzare e fa ad importunare le 9 persone che erano nell'aerea dove era seduto con Biscaziato. Per fortuna qualcuno ha trovato sto passaporto.
Grida a chiunque che li ama, e poi pure a me.
Evvabbè.
Si risiede e mi dice: - you know that would have been terrible cause I have my greencard  in the passport Man.-
Annuisco e gli dico di metterlo da qualche parte dove non lo perde.
Pare che si sia assopito. Finalmente quieto... NO! Allarme rosso! Ha riperso il passaporto.
Giuro che non si è mosso, come cazzo ha fatto a perdere sto minchia di passaporto?! Fai spostare tutti di nuovo... Urla e commozione... Poi, visto che nessuno lo trova, guarda nello zaino e dice: -Sorry people, I got it!-
Le interazioni sono procedute ma ve le risparmio. L'unica cosa positiva è che, visto che non gli piace l'insalata, l'ha data a me.
Garret è gallese. Ma parlava come una canzone di Eminem. Perchè lui sta da 23 (in un secondo tempo m'ha detto 26 anni) in America. E' un veteran dell'Iraq (ora nessuno si offenda, ma quasi tutti quelli che ho conosciuto che sono tornati dall'Iraq e dall'Afganistan, tanto a posto non erano) ed era sicuramente sotto l'effetto di qualche psicofarmaco che vorrei prescrivessero anche a me a vedere l'effetto che faceva a lui.
I passeggeri dell'altro volo, quello Easyjet, non erano degni di nota, Solo un gruppo di ragazzetti estremamente boriosi, che se avessi avuto gli anfibi ai piedi, avrei preso a calci nei denti.
Ultima nota riguardo ai voli low cost (che tanto low cost ormai non sono più).
Se avete dei bambini, vi offrono di farvi salire per primi, così che vi possiate sistemare no? E mettere tutti vicini vicini. E allora cazzo, prendila st'opportunità che ti danno! Non ti presentare alla fine dell'imbarco, con le paturnie perchè non c'hai 4 poltrone vuote tutte in fila (che manco esistono su quegli aerei). La colpa è la vostra e di nessun altro. Se proprio le vuoi in fila ma non vuoi arrivare in orario, prenotatele che cazzo ti devo dire?! No. Invece il volo è stato fermo per 30 minuti perchè nessuno riusciva a far spostare abbastanza persone e il capitano non voleva partire se sta famigliola non era tutta attaccata. Manco fosse un viaggio di 15 ore senza scalo. Ma potrete vivere per 90 minuti separati?! Questo vale anche per le coppie. Vorrei precisare che i bambini erano dell'età in cui si tengono in braccio. Bastavano due poltrone attaccate a testa. No comment. Forse pure questo lo capirò quando sarò genitore...

venerdì 23 dicembre 2011

Single serving friends

Sono arrivata a casaaaaa lalala lalla la! :)
Quante ore sia stata in viaggio non so lo, peggio dei i Re Magi che inseguivano la cometa, però alla fine ce l'ho fatta e sono ancora tutta un pezzo.
Devo dire che ho avuto delle botte di culo non indifferenti nell ultime 36 ore.
A parte l'episodio di incomprensione linguistica da Subway, che mi ha lasciata un po' imbarazzata... Quando torno devo prendere lezioni di Advanced Ibonics, perchè non si può non capire una mazza quando una ti ripete la stessa frase 5 volte e te le rispondi cose a caso e, alla fine,  un altro cliente ti deve far da traduttore....
Non ho perso la coincidenza a Houston grazie ad un momento di small talk al gate D5 di NOLA. Questa signora a cui avevo chiesto se stavano chiamando il mio di volo e con cui avevo attaccato brevemente bottone, è stata carinissima e, poco dopo esserci accomiatate, è venuta a cercarmi per dirmi che il mio volo era in ritardo di un'ora, ma c'era la possibilità di essere messa sul volo in partenza per la stessa destinazione. Dlin!
Il volo era mezzo vuoto, quindi mi sono fatta, la prima parte della tratta, in una fila da 3 vuota e mi sono potuta spaparanzare e dormicchiare per mezz'oretta. Dlin dlin!
Pure il volo da IAH a LHR non era strapieno e non avevo vicini di poltrona. Il cibo era buoo e gli schermi erano grandi e c'era moltissima scelta per quanto riguarda l'intratteninmento. Dlindlindlinnnnn!!!
Lo so, mi basta poco per essere contenta :)
L'unica cosa strana è stata il mio amico single serving (cit. Fight Club) nel secondo volo. Un pazzo. Ora mi si chiudono gli occhi ma domani aggiornerò il racconto.
L'importante è comunque essere arrivate sane e salve e non con ore e ore di ritardo.

giovedì 22 dicembre 2011

I'm late I'm late I'm late for a very important date!


Quando arriva il giorno della partenza mi si acutizza la sindrome da Bianconiglio.
Stranamente sono riuscita a fare tutto nonostante sia andata, di nuovo, al bar, pure ieri sera. Però mi sono trattenuta, ho bevuto solo un sidro e ho fatto cena, che poi era il motivo principale per cui sono andata al bar. 
Ieri è successo un piccolo miracolo: ho avuto il bonus natalizio! Non era intero, ma sempre meglio che un calcio in culo o dello zero assoluto che mi ha dato l'anno scorso...
L'oroscopo di dicembre l'aveva detto, mi convinco sempre di più che st'oroscopo di glo.com qualcosa ci chiappi.
Le possibilità di prendere sti soldi erano veramente bassissime visto come stanno andando glia affari. Ma credo che Von Lemminge, dopo che pure la collega di carta si è licenziata, e con invista due maternità, abbia deciso che è meglio darci un piccolo premio e provare a non fare scappare anche le ultime superstiti.
Intanto sono riuscita ad arrivare a casa all 19 per 3 giorni consecutivi, sigh!
Fra meno di 5 ore ho il volo, prima per Houston e poi Londra. Da li, sperando nella puntualità britannica, mi toccherà fare pure un giro in autobus per cambiare aeroporto e, se tutto va come previsto, atterrare a Linate nel pomeriggio dove Kirara mi verrà a prendere (grazie cara:)).
Ecco. 
La mia vita è così 2 volte l'anno.
Tutti odiano gli aeroporti, io, alla fine, a meno che non siano micro come quello di Genova dove non c'è un cazzo da fare, bè, io li amo.
London Heathrow lo conosco benissimo dopo averci passato la notte e non so quante ore per prendere le coincidenza. Quest'anno ci passerò solo all'andata e poi chissà, forse per un anno non lo vedrò più, quasi mi spiace, perchè Wagamama ha ancora molti piatti che non ho assaggiato :)
The airport time è anche il momento in cui mi autopsicanalizzo. Essendo sempre circondata da sconosciuti, è in momento giusto per fare un bilancio e scoprire se si sta ancora bene in compagnia di se stessi.
Tendiamo tutti a lamentarci perchè qualcuno ci rovina la vita o ce la rende poco piacevole, ma, in realtà, a volte siamo noi stessi ad autosabotarci. L'unico modo per scoprirlo è stare un po' soli. Per scelta personale sono andata in viaggio all'estero da sola 3 volte e ho scoperto che alla fine non sono tremenda come pensavo, anzi.
Le mie colleghe vogliono che apra un blog sul cibo, o meglio, come le mie recensioni sul cibo di NOLA, degli aeroporti e con ricette italiane vere (con tanto di quale marche sia meglio comprare per ottenere il risultato più fedele possibile). Come la vedete? Attendo il vostro feedback. Loro sono entusiaste, non sapevo che si ricordassero di tutte le cose che dico ogni giorno, penso sempre che una cosa gli entri da un orecchio e gli esca dall'altro visto il mio inglese, ed invece...
Spero di riuscire a fare un post natalizio, ma non ne ho la certezza, quindi vi faccio gli auguri ora e vi ringrazio per il supporto di Spingitori di blog che mi avete dimostrato negli ultimi mesi. Grazie =)

mercoledì 21 dicembre 2011

La sera leoni la mattina coglioni

Non c'ho più l'età, basta, mi devo arrendere cazzo.
Ieri sono andata da Mimi's per festeggiare l'ultimo giorno di lavoro della mia collega (mettendo da parte le 3000  cose che devo fare prima di partire domani mattina...). Mi sono detta "vai e stai un'ora massimo due che c'hai da fare!"
Se.
Sono entrata alle 19 e sono uscita a mezzanotte passata. Alticcia. Senza cena (forse cerco di punirmi da sola per non aver fatto le cose che dovevo fare).
Perchè, tu arrivi da lavoro, stravolta, e ti siedi e vedi che dietro il banco c'è quel figo di Sean che  fa i bloody mary più buoni del mondo e... cosa fai?! Non gliene ordini uno?! Massè Sean fammè sto bladimari plis!
Poi la tua collega inizia a chiederti: -ma secondo te Raz e il Pittore scopano?- E allora tu non solo cerchi di non sputare il bloody mary sul bancone ma te lo trangugi tutto e ti ordini qualcosa di più leggero per mantenere la faccia seria. Perchè Raz forse non se lo scopa, ma TU, grandissima testa di cazzo, tu invece si che te l'eri fatto, ma vuoi che rimanga un fatto sconosciuto.
Di solito sono espansiva, ma col pittore non so, non riesco manco più a guardarlo in faccia. Allora butta giù sto sidro e attacca discorso per depistare tutti.
Bene, il sidro è finito, nessuno s'è accorto di nulla, posso andare a cas... E ti si materializza davanti un altro sidro, offerto dal tavolo 4 mi dice Sean. Ah, non sapevo che il tavolo 4 pagasse da bere... Poi mi giro e vedo che c'è un tizio che conosco via fb perchè siamo nello stesso gruppo di New Orleans Italians.
E allora mi alzo e vado a fare due chiacchiere. Il mondo è minuscolo, il suo amico mi dice che vive su Dauphine nella casa gialla: è l'affituario di Bride to be.
Ogni volta che andavo al bagno (e bevendo sidro ci si va parecchio) tornavo e avevo un'altra bottiglia pronta.
Alla fine sono riuscita a tornare a casa e collassare bestemmiandomi nelle tre lingue conosciute. Ora vado a lavoro, ma dovevo condividere  per essere "sgridata". Ma io il giudizio quando l'ho metto?! E' per quello che sti cazzo di denti non mi sono ancora cresciuti a 31 anni?!

lunedì 19 dicembre 2011

don't take life too seriously nobody makes it out alive anyways

Wolfat è andata via :( La sua proprietaria è venuta a prelevarla stasera, povera, lei ha capito ed è scappata su di sopra nel mio letto. Quando sono andata a prenderla ha cercato di nascondersi nell'armadio. Mi sono sentita in colpissima. La casa è proprio vuota ora.
A lavoro eravamo in 3, alle 16 siamo rimaste in 2. Ma ciò che è ancora più grave è che, io e Razzle, siamo rimaste fino alle 18:20.
Ho finito di dare i numeri, almeno per il momento.
Ero cotta che più cotta non si può. Ho da fare una marea di cose a casa, visto che giovedì mattina parto per tornare in Italia. Non ho concluso NULLA. L'unica cosa (che sto ancora facendo) è la tinta. 
Tornando al discorso dell'altro post (il voice over dell'iPod), oggi l'ho fatto partire su diverse canzoni e ogni volta mi sono messa a ridere. Non solo dice cose tipo Vitecapel (Whitechapel), ma ci mette pure degli accenti suoi, tipo: Marilìn Mansòn. Ce n'era un'altra meravigliosa ma ora mi sfugge, peccato.
Questo fine settimana non ho fatto un granchè. Sabato mi sono vista con la comunità italiana di NOLA (un branco di inossidabili donnini tra i 40 e i 90) e poi sono collassata a casa a guardare due film.
Uno era My left foot (primo film che con Daniel Day Lewis che abbia mai visto. Lo so, non dite nulla please), l'altro era... Elvira (chiaramente pronunciato Elvaira, altra cosa che m'ha fato ridere, ormai sto regredendo allo stadio asilo).
Ma qualcuno l'ha mai visto Elvira?! No perchè ho deciso che se perdo metà del mio peso corporeo by Halloween, io mi vesto da lei. Tanto la tetta semidifuori ce l'ho sempre... il trucco a mappazze di nero pure... ho pure comprato il russian red della mac da poco... c'ho tutto per fare The Mistress of the Darkness ;) 

Non sazia dei due film di sabato, ieri sera mi sono data alla maratona telefilm. Qui davano l'ultima puntata della stagione di Dexter. Non avendo visto le ultime due, mi sono messa li e le ho divorate. Non voglio fare da spoiler, ma se c'è qualcuno che ieri sera l'ha guardato... please parliamone! Non c'arrivo ad ottobre prossimo: IO DEVO SAPEREEEEEEEE!!!

sabato 17 dicembre 2011

Diavolerie Moderne


Il mio fedele iPod video first generation è in coma vigile. Dopo numerose riflessioni di carattere economico mi sono finalmente decisa a comprarne uno nuovo. Ammetto che era un po' che ci perdevo le bave dietro al giùdetto oggetto, ma la spinta finale verso l'acquisto l'ha data il pensiero di affrontare un viaggio intercontinentale provvista solo di settimana enigmistica... (e anche un po' il terrore di stare in laboratorio a fare lavori tediosi con NPR in sottofondo).
Così mi sono avventurata nella perigliosa selva dell'apple store, dove, se non sto attenta, rischio di comprare ogni cosa che non mi serve solo perchè ammaliata dal design.
Ne sono uscita portando a casa un meraviglioso iPod nano verde acido (mio colore prediletto) con tanto di  nome sul retro (visto che qui si fottono tutto meglio personalizzare).
A parte averci messo un paio d'ore a capire bene come funzionasse, sono stata assolutamente travolta dall'ilarità quando, non volutamente, ho azionato il voice over.
Ho settato l'italiano come lingua, ma non mi aspettavo di sentire una voce meccanica di donna che mi legge le informazioni dei brani... come si scrivono. LOL
Cioè una roba tipo: Ami Winouse - some unoli uor - unchnouvn album. 
Il migliore però è stato quando m'ha letto"Iovanotti".
Voice over hilarity a parte, il lettore è meraviglioso, è veramente minuscolo ed il touchscreen è super fighissimo. Per fortuna, per una volta, ho capito che non mi servivano 60GB, e mi sono accontentata di un lettore da 16GB dove la mia libreria (giusto per rinforzare un po' le traduzioni sballate) di iTunes ci sta più che comoda.

venerdì 16 dicembre 2011

Dal Tales of the Toddy all' Hanukkah Party





                                                     Questo era il pompiere dell'altra sera

Questa settimana è volata, sono stravolta perchè non sono ancora stata a casa una sera. Pure Wolfat s'è incazzata che l'ho lasciata da sola dopo lavoro, e stamattina mi ha fatto capire il suo risentimento facendo i suoi bisogni fuori dalla lettiera.
Ieri era la serata che aspettavo da mesi: Tales of the Toddy. Una roba meravigliosa. Evento organizzato da Tales of the Cocktails che si svolge a dicembre, la settimana prima di natale. Ho comprato il biglietto appena sono stati messi in vendita ad ottobre, e meno male, perchè la settimana dopo erano già esauriti.
Ogni anno viene scelto un hotel e numerosi barmen e chefs si danno appuntamento per una "sfida" all'ultimo cocktail.
Ad ogni visitatore viene dato un cartoncino con i nomi dei barmen e dei cocktails ed un penna. Il compito è quello di eleggere le tre migliori creazioni della serata. In mezzo agli stands con i cocktails, ci sono quelli con le cibarie (la mia parte preferita).
L'evento è all you can eat and drink, e il biglietto costa solo una ventina di dollari.
Insieme ai toddys, quest'anno, la gara prevedeva gli eggnogs. Sono riuscita a provarne 5, poi mi sono arresa, perchè a me interessava più abbuffarmi. Re dell'eggnog è stato un blue hawaiian vattelapesca, che purtroppo non ho assaggiato. I secondi classificati invece li avevo provati ed uno era molto buono.
Per quanto riguarda il cibo, il piatto migliore era pork belly terrine di Fat Hen Grill. Da morire. Seguito a ruota dalla oyster and fennel soup con puff pastry di Royal Oyster House  (dove ero stata e non avevo mangiato nulla di eccezionale...). Creole Creamery s'è presentata con un gelato alla vaniglia con panna montata e sciroppo di eggnog e spezie. Il gusto era ottimo, ma il profumo era paradisiaco!
Mentre mi facevo la fila per provare i ravioli con vitello, un tizio, con cappello di babbo natale, ha attaccato a parlarmi. Li per li non ho manco capito che stesse parlando con me, tanto ero intenta a puntare i bicchierini con gli spumoni al cioccolato e chissà quale liquore (ottimi), poi però mi s'è piazzato proprio di fianco e allora l'ho notato.
Però! Era schiacciabilissimo!
M'ha tenuto un po' in parola e poi la fila è proseguita e abbiamo smesso di interagire.
Mentre mangiavo i ravioli mi sono però accorda che il tizio non solo era schiacciabile, ma era pure stazionato dallo stand dei pompieri.
Schiacciabile e pure pompiere?! Quite a catch direi! :)
E quindi poi mi sono esibita nel mio ruolo preferito: la straniera che viene dall'Italia (cosa che fa si che pure i  muri t'attacchino discorso) e sono andata a sbattere le ciglia da babbo natale, il quale ha un nome: Niels. Scandinavia pura direi.
Finita la serata, sono andata a casa della mia collega che aveva preparato del latkes per festeggiare, in anticipo, hanukkah, essendo lei di religione ebraica. 
Quando sono arrivata ho raccontato del vigile del fuoco e ho scoperto che, l'amica della mia collega, lavora per un vigile della stessa caserma. Ma quanto è piccola sta città?!
Ho mangiato solo un latke, ma sono rimasta per un paio d'ore, ed è stata proprio una bella serata.

mercoledì 14 dicembre 2011

Whiskers and Purrs

I giorni seguenti alla lite con Mangusta non sono stati dei migliori, ma ora va meglio. La gente si chiederà se io stia mai bene, la verità è: si e spesso. Solo che è più facile scrivere di quando si sta male, che non di quando si sta bene. 
A lavoro le cose si sono un attimo stabilizzate. Una delle mie vecchie colleghe tornerà a lavorare con noi dalla prossima settimana. Dovrebbe essere una cosa temporanea, io lo spero per lei. Liz è una persona meravigliosa, mi era veramente dispiaciuto quando si era licenziata. Era incinta e anche lei non voleva essere esposta a tutti i solventi che usiamo in laboratorio. Mi sono tenuta in contatto con lei e la sorella, e sono felice che ora ci vedremo di più.
Stasera sono andata con Bride to be ad un expo per spose al Marriott hotel. Avevamo i biglietti gratis grazie alla sua prenotazione per il ricevimento. Speravo che ci fosse cibo gratis, e così è stato.
Purtroppo era quasi tutto dolce, ma ci siamo fatte due giri di shrimp and grits che erano la fine del mondo! Poi ho fatto degustazione di torte nuziali. Pare che da queste parti vada forte quella alla mandorla, ne ho assaggiate 3 o 4 diverse. La migliore, nonostante io non sia una fan del cioccolato, è stata quella al cacao con mousse coordinata. Al secondo posto ci piazzo la red velvet con cream cheese frosting.
In questo hotel, a parte la fedex facility che mi ha entusiasmata e non so perchè, c'è anche un ristorante, il 555.
Sono una review junkie, leggo qualsiasi tipo di recensione, ma, specialmente, quelle dei ristoranti. Non a caso so vita, morte e miracoli di tantissimi posti qui a NOLA. Il 555 è rinomato per i lobster mac&cheese con 5 formaggi, di cui uno è mascarpone. Ogni volta che leggo la descrizione del piatto inizio a sbavare.
Dopo aver assaggiato gli shrimp and grits di stasera, devo assolutamente mettere le mani su quei mac&cheese, non posso più attendere.
La cosa che più mi ha aiutata in questi giorni, nonostante russi e si faccia le unghie su qualsiasi cosa di consistenza tessile, è stata Wolfat. E' così dolcina, mi da tanto affetto, mi mancherà la prossima settimana :(
Fa le fusa a ciclo continuo e mi sta sempre vicina, attaccata. Se non avessi avuto Wolfat in questi mesi non so cosa avrei fatto, è stata una manna da cielo, nonostante mi abbia svegliata e tenuta sveglia quasi ogni notte...
Chiudo con un'ulteriore nota a riguardo dell'expo e dei matrimoni:ma $3000 per un servizio fotografico sono una tariffa normale?!

lunedì 12 dicembre 2011

OCD

Ho letto un sacco di posts natalizi sui blogs che seguo giornalmente. Anche io sto pensando al natale, da ieri poi, ci sto pensando tantissimo, in bene ed in male.
Natale, per me che sono un'emigrante, significa, da 5 anni, vacanza in Italia. E' una delle due volte che vedo la mia famiglia, ed i miei amici, all'anno. Non c'è dubbio che lo attenda con ansia.
Di solito sono felice di andare a casa, di rivedere tutti, di mangiare come Dio comanda. Quest'anno no.
Lo ero fino a ieri. Poi ho parlato con Mangusta su skype.
Sia chiaro, di Mangusta ce n'è una sola, e so benissimo che mi ama alla follia, non credo che avrei potuto avere una madre più innamorata della propria figlia. Però io e Mangusta siamo incompatibili. Praticamente siamo gli opposti. E dal 1990 che non possiamo passare più di un'ora insieme senza litigare. Ma non litigatine leggere, no! Discussioni da sceneggiato napoletano anni 70.
Prima era colpa dell'adolescenza. Ora è colpa delle manie ossessivo compulsive che entrambe abbiamo.
Io, però, le mie le riconosco e le ammetto. So di avere dei problemi e vorrei essere aiutata. Mangusta no. Mangusta è felice di essere una hoarder. Anzi! 
Mangusta dice che io sono pazza a dirle che lei è una hoarder (ipocondriaca e bugiarda patologica)! 
No, lei ha fior di certificati (credo che si riferisca a quelli del monopoli) che lei non ha nessuna turba psichica.
Certo, avere in casa 2 armadi 4 stagioni, 2 cassettiere, una soffitta ed una cantina piene di scarpe e vestiti che o non si mette più o non si è mai messa, è decisamente normale no?
Avere pile e pile di riviste di cucina, che se le metti una sopra l'altra puoi arrivare al 4° piano, è una roba che hanno tutti in casa no?
Non buttare via NIENTE di NIENTE e continuare a portare a casa roba che ti regalano (maledetti regalatori di vestiario spero secchiate tutti!) non è mica una malattia vero?
Apri un cassetto e ti esplode in faccia. Impossibile richiuderlo da quanta roba c'è. Trovare quello che cerchi è impossibile, niente ha un posto, tutto è alla rinfusa.
E così è casa di mia nonna. Ormai non può più aprire la finestra perchè è bloccata da non so cosa, un cumulo di parallelepipedi (forse scatoloni?!) coperti da lenzuola e tovaglie.
E tu, povera cretina, che cerchi di aiutarla, sei frustrata, esausta, triste, furiosa. Non ce la fai ad andare a casa e a goderti la vacanza, perchè sei soffocata da tutta la roba che c'è in giro.
Crescendo hai sviluppato un'ocd  di ribellione, e così vivi una casa che pare un'ospedale: zero soprammobili, tutto al suo posto. E chi ne paga le conseguenze sono quelli che ti lavorano di fianco, non possono lasciare nulla in giro perchè tu diventi una serpe.
E l'unico regalo che vorresti a natale sarebbe di tornare a casa in Italia, e trovarla "svuotata" di tutta la roba che Mangusta tiene e che raccoglie polvere, e che vi fa venire l'asma. E invece, l'unica cosa che hai ottenuto è stata sentirle dire che se non ti sta bene puoi anche non tornare visto che quella è casa sua e lei la sua roba la vuole li.
E allora non hai nemmeno più voglia di fare la valigia.

domenica 11 dicembre 2011

Scrooged


Mi ci vorrebbe una bella visita dai fantasmi di Scrooged per riprendere in mano le redini della sanità mentale pre natalizia.
 Questo fine settimana, finora, è stato abbastanza bleah.
Non sono ancora stata assalita da zombified raccoons, ma, in compenso, venerdì sera ho di nuovo rischiato di essere uccisa da 6 macchine a 4 incroci nel giro di 5 minuti. Perchè qui gli stop la gente non sa a cosa servano. Forse pensano che siano li per far ombra d'estate a quelli che aspettano sugli angoli.
Come sempre, la cosa che mi fa uscire di testa è: mi vedi, continui ad andare, evita di inchiodare in mezzo all'incrocio per farmi passare, vai, vai dritto verso la tua meta, perchè mi hai fatto mettere giù i piedi e mi ci vuole un attimo a me per ripartire, non fermiamo il traffico di 5 isolati perchè sei una testa di cazzo. Il migliore è stato quello che era dietro a uno che non si è fermato e quindi ha pensato bene di passare anche lui, ma si tanto io e le antre 3 macchine dietro di me non avevamo niente in contrario...
Meno male che non ho un monster truck perchè gli schiaccerei tutti come delle piadine.
Venerdì, dopo che credevo di essermi scampata la rivelazione della gravidanza, Bride to be s'è presentata alle 15:30 e mi ha detto che avrebbe parlato a Von Lemminge.
Ha detto che cercherà di assumere qualcuno per cornici...vediamo.
Ho deciso che se non mi va di fare qualcosa, e ne ho anche solo il sentore che non mi vada, non mi costringerò mai più a farlo. Basta.
Ora vado a prepararmi per il bloody mary domenicale che accompagna la partita dei Saints. Whoooooo DAT!

giovedì 8 dicembre 2011

Not all those who wander are lost


Io infatti non credo di essermi persa, magari non so esattamente dove voglio andare ed è per questo che continuo a girare e girare e girare.
Dopo questa breve riflessione Tolkieniana,  vorrei portare la vostra attenzione sul seguito del post di ieri.
Stamattina ho visto Bride to be attaccarsi al cellulare. Vagava per il piano di sopra con aria contrita e, alla fine, s'è rifugiata nell'ufficio deserto di Razzle a riparo da orecchie indiscrete.
Dopo 20 minuti riemerge, con un'espressione da statua di marmo cimiteriale.
Siccome oramai sono più di due anni che lavoriamo insieme, un po' la conosco. Quando cade in un silenzio tombale e si mette le cuffie, vuol dire che qualcosa in cui sperava è andato tragicamente in modo sbagliato.
Attendo il momento buono per chiederle se va tutto bene, non davanti alle altre colleghe, visto che mi aveva detto che la gravidanza era ancora un segreto. Mi avvicino e le domando cosa c'è che non va. 
La risposta è che il medico che doveva vedere domani non fa parte del network della sua assicurazione, quindi dovrebbe sborsare $500 per la visita. Ma questo non è tutto. In realtà non ci sarebbe nessuna visita nemmeno pagando, perchè pare che le gestanti non vengano ricevute prima della decima settimana.
Io non sono mai stata incinta, ma è normale che nessuno ti degni di uno straccio di visita fino a due mesi e mezzo?!
Ora, Bride to be m'ha fatto girare le balle ultimamente, però mi dispiace per questa cosa. L'ho proprio vista giù. Il primo appuntamento che le hanno dato è per il 19 di dicembre, mi ha detto che la segretaria le ha fatto presente che avrebbe mentito sulle settimane di gestazione in modo da farle avere un appuntamento un po' prima.
L'unica cosa che mi da una certa soddisfazione è l'aver azzeccato il pronostico sui giorni d'attesa per una visita. Il fatto di aver ragione mi fa piacere solo perchè amo aver ragione, purtroppo, mi spiace averla avuta sulle tempistiche di appuntamenti medici. Due settimane per le urgenze, pensa un po' se uno vuol fare solo una visita di controllo... magari bisogna aspettare 3 mesi... bah. Pazzi.
Quindi aveva ragione la Pam: non mi dovevo fasciare la testa prima di essermela rotta, visto che domani ancora non succederà nulla. Se aspetta a parlare a Von Lemminge dopo aver visto il dottore, allora sono a cavallo, perchè tutto accadrà a due giorni dalle mie ferie e non dovrò subire più di tanto.
Stasera ho anche scoperto che della gravidanza lo sanno già tutti a lavoro, alla faccia del segreto!

mercoledì 7 dicembre 2011

Del perchè i procioni attraversano la strada


Questa sera farò un post a ritroso. Iniziamo dalla mia pedalata verso casa. Innanzi tutto faceva un freddo porco maledetto, che pure con i guanti avevo freddo alle dita. Mentre me ne andavo  tranquilla, ad un certo punto, mi spunta davanti un procione gigantesco che corre all'impazzata.
Non pensate a Rascal amico mio, no, questo era il procione del Giorno del Ringraziamento. Non a caso qui li mangiano. Aveva delle cosce che ci potevi sfamare una famiglia di 6 individui.
Magari era anche un po' il pelo che faceva massa, comunque ho capito perchè la gente è intimorita dai procioni.
Ma torniamo indietro di qualche ora. La giornatazza che mi ero autopremonita è accaduta. Stranamente però, non ad opera di Von Lemminge, la quale oggi era pacifica (la quiete prima della tempesta), bensì  la colpevole è stata Bride to be.
Come ho già detto, è incinta.
Evvabbè, quello ormai me lo sono  messo via e pace.
La tragedia è un'altra. Appena lei se ne andrà (la maternità non esiste), tutto quello che prima faceva lei, verrà dato a me, la quale ha già il dipartimento di dipinti da sovrintendere.
Ora, il mio incubo è: Von Lemminge va in panico e mi sposta a fare cornici e assume un'altra per fare dipinti. Perchè è mooolto più semplice trovare restauratrici di dipinti che non di cornici.
Siccome io sono già stata in quel dipartimento per 9 mesi, e so di cosa di tratta, vivo nel terrore di essere rimandata a scartavetrare gesso finchè avrò vita. Inoltre, come vada vada, io ho finito di andare in ferie finchè lavorerò li. Perchè un dipartimento lo potevo lasciare (nonostante le minacce e le violenze psicologiche di Von Lemminge), due no.
Avevo capito che Bride to be avrebbe aspettato fino a natale per smettere di lavorare, visto che tanto poi andava in ferie per organizzare il matrimonio... Invece ieri mi ha detto che le avrebbe parlato dopo aver visto un medico.
Siccome qui i medici ci mettono almeno due settimane a riceverti, pensavo di quietare per 14 giorni, invece... invece oggi mi ha detto che venerdì (alias dopodomani) vede il dottore e poi parla a Von Lemminge e le dice che non viene più.
A me è venuto un mancamento quando me l'ha detto.
Premetto che capisco il perchè non voglia stare più in laboratorio anche se è solo incinta da un mese, però CAZZO. Tutto questo discorso me l'ha iniziato in un modo molto subdolo. Stamattina mi chiama dal suo lato del laboratorio e mi dice: -secondo te con due passate di gomma lacca si riesce a rifare la finitura uguale all'originale?- Io la guardo e le dico che secondo me era meglio con del gamboge. E poi mi attacca ad elencare tutte le magagne che sto paravento si porta dietro e blablabla. Al chè cerco di rinfrancarla dicendole che secondo me, alla fine, una soluzione la troviamo (nota bene che mi ci metto sempre di mezzo quando si tratta di aiutare), e lei mi fa: - il motivo per cui te lo sto dicendo non è perchè non so come lo farò a fare, è che non sarò io a farlo.- Sorrisetto.
Il gelo.
Ancora pensavo che se sarebbe andata via a natale, solo dopo mi ha detto dell'appuntamento dal medico di venerdì.
Così ho iniziato a pensare: allora se ne va lasciandomi tutto il suo dipartimento, se ne va prima di quello che mi ha detto e mi lascia anche un lavoro iniziato che è un casino da finire?! Bah, aspetta, magari adesso le chiedo se mi vuole  mettere una scopa in culo così le ramazzo la stanza.

martedì 6 dicembre 2011

You like potato and I like potahto... and I like being nice and you like being a...

La crisi non è passata, ma sta comunque scemando.
Ho capito di stare meglio quando oggi, a lavoro, mi sono ritrovata in una conversazione con Bride to be a proposito di pronunce e mi sono risentita.
Dato che, come ho detto numerose volte, il mio inglese è fonte d'ilarità (un giorno vorrei sentire loro parlare in italiano...), di solito non metto becco sulle faccende di pronuncia, me ne tengo fuori perchè non è la mia lingua. Tuttavia oggi sono stata ripresa per la milionesima volta per come dico cassetto. Non ho mai odiato una parola, ma giuro che drawer has made the cut. Al chè le ho detto (tra l'altro mi corregge sempre sottovoce tra lei e lei non so se pensa che non la senta):- guarda arrenditi pure con sta correzione perchè, se non imparato a dirlo in 5 anni, vuol dire che non c'è speranza, mettiamoci il cuore in pace che non lo so dire.-
Da questo è partita una discussione sulle pronunce. Ho sentito che diceva che sua madre pronuncia una delle parole per cui io sono stata presa in giro per mesi, proprio come la pronuncio io! La parola in questione è coupon.
Tanto per cambiare, anche lei stava deridendo la madre per lo stesso motivo, perchè entrambe diciamo  ˈkyo͞oˌpän invece di ˈko͞oˌpän. Finalmente ho avuto conferma di non essermelo inventato (per una volta).
Visto che se la ridacchiava perchè "macomevisaràmaivenutoinmentedidirechiupon",  allora le ho fatto presente che forse è come "grocery", che si può dire in due modi, e lei sconcertata mi ha detto:-ma noooo! Ma chi è che dice groshery?!- 
E io: - ... mah io l'ho imparto dalla tv... quindi credo che lo dica un sacco di gente...-
Non convita, visto che probabilmente crede che dica solo minchiate in inglese, chiede alle altre due colleghe. Indovina un po' cos'hanno risposto?!
No perchè scema non sono, non in questo campo.
Ma che dire forse lei lo pensa invece, perchè, l'altra sera, mentre guardavamo la partita, ho chiesto con chi parlassero sempre via auricolare gli... ma non avendomi dato il tempo di finire la frase mi ha detto: -con te- ridendo perchè era una domanda da ritardati no?! Peccato che io intendessi gli allenatori e lei i cronisti (i quali non avevano gli auricolari). Ma da che cazzo  di pianeta pensa che io venga che non so cosa fanno i cronisti?!
Alla fine delle fini, ancora un po' in shock per la scoperta di grocery, abbiamo mollato li il discorso, ho chiuso io dicendo che è un po' come schedule che si dice in due modi, a seconda da dove vieni.
La verità è che ho ancora il dente avvelenato per la frase che mi ha detto sabato (when there's love there's no doubt). Io non mi sono mai fatta passare per l'anticamera del cervello di dirle una cosa così quando lei, o qualunque altra mia amica, è stata mollata per un'altra. Me la sono legata, essendo una persona estremamente vendicativa, gliela tirerò fuori al momento opportuno.
Domani giornatazza mi sa, visto che la mia collega di carta s'è licenziata stasera prima di andare a casa...

domenica 4 dicembre 2011



"As I walk through the valley of the shadow of death, I take a look at my life and realize there's nothin' left."
Se qualcuno mi volesse mandare del prozac o dello xanax, io li accetto volentieri, visto che ormai sono due giorni che m'è venuto st'umore di merda, magari è il caso di correre ai ripari.

Erase and rewind

Ho sempre odiato la domenica. Credo che tutto sia iniziato con le suore. Ho trascorso tutta l'infanzia, dai 2 ai 10 anni, nelle grinfie delle monache.
Odio le suore. Le mie erano stile convento di Magdalene, ma i più i miei pagavano fior di quattrini per farmici andare.
I danni psicologici che ho subito sono sotto gli occhi di tutti mi pare... 
La domenica era il giorno che precedeva il mio ritorno alla mercè delle suore, e da li l'odio.
Ricordo l'ansia e l'angoscia che aumentavano con il trascorrere delle ore. Praticamente alle 8 di sera ero già pronta a fare harakiri.
Ma questa è un'altra storia, e verrà raccontata un'altra volta, come si diceva nella Storia Infinita.
Poi la domenica era il giorno che si andava alla barbosissima messa e poi c'erano le partite, tutto il fottutissimo pomeriggio.
Infatti odio anche le partite di calcio.
L'unica cosa positiva della domenica erano le paste e il pollo arrosto con patatine.
Così, un po' per un'abitudine atavica, quando sono depressa io cucino pollo e patatine. E così ho fatto anche oggi.
Prima dell'esperienza tacchinozzo, il mio pollo era sempre bello asciutto e secco, che pareva di masticar fieno. Ma dopo che ho scoperto la storia della brine, bè, devo dire che il mio pollo è venuto fuori proprio delish! 
Forse la carne di pollo ha dei poteri terapeutici anche nell'aerea psicologica... no visto che hanno provato scientificamente che il brodo di pollo aiuta a sconfiggere il raffreddore, secondo me posso provare che aiuta anche a superare attacchi di depression acuta.
Poi mi sono data al giardinaggio sul balcone, altra attività che mi procura un gran beneficio ed, infine, ho parlato con Soup.
Una delle grandi tragedie di emigrare in un paese così lontano è la differenza di fuso, ogni volta che mi sento giù e avrei bisogno di parlare con qualcuno in Italia, non posso mai chiamare perchè la è notte. Così soffro in silenzio e parlo tra me e le mie personalità, il che complica ancora di più il mio già problematico stato di follia galoppante.



sabato 3 dicembre 2011

Motherfucking FUCK!

La giornata del cazzo di ieri, dopo una breve pausa dovuta al fatto di essermi addormentata, è proseguita oggi senza interruzioni.
Pur vivendo circondata da paludi, sono alcune mattine che mi sveglio disidratata. Ho pensato che fosse per il riscaldamento, ma, anche dopo averlo spento prima di andare a letto, stamattina mi sono svegliata  nel processo per diventare una mummia egizia senza l'utilizzo di natron.
Quindi, già ferocemente scazzata per il disagio fisico, decido di rendermi utile a me stessa ed inizio a fare un po' di ricerche sulla domanda di naturalizzazione.
Premetto che è da quando ho ricevuto la green card che mi preparo a questo momento, e pensavo di essere praticamente pronta in ogni senso:
- non ho commesso nessun reato
-sono rimasta sul territorio per più di 30 mesi
-non ho mai lasciato gli U.S.A. per più di 6 mesi
-ho pagato le tasse.
Ecco, pensavo di essere a posto, era solo un controllo il mio.
E invece no.
Perchè scopro che "If you have ever failed to file an income tax return since you became a Lawful Permanent Resident, you have to send all correspondence with the IRS regarding your failure to file."
Io le tasse le ho sempre pagate come ho già detto, però, oggi mi sono ricordata di quando, a febbraio 2008, ricevetti una multa di $162 per non averle pagate in tempo.
Era il mio primo anno ed ero inquadrata come libera professionista. Avrò chiesto e richiesto miliardi di volte quando avrei dovuto pagare le tasse e, a lavoro, sia la commercialista che il mio capo, mi hanno detto che il primo anno si possono pagare entro aprile come quelle dei dipendenti, invece che 4 volte all'anno.
Aspetta che ti aspetta, finalmente mi diedero il mio 1099 il 31 di gennaio del 2008 e, dopo forse una settimana, mi arrivò la multa.
Avevo così scoperto che avevo solo tempo fino al 31 di gennaio per pagarle, non fino ad aprile come mi avevano rassicurato tutti.
Ma questo è il passato, ora il problema è un altro. Tengo TUTTO, c'ho persino i depliant di benvenuto che mi spedirono con la green card, sapete l'unica cosa che non ho qual'è?! La cedola della multa e il mio tax return del 2007.
Ho passato un paio d'ore a cercare sto minchia di tax return, non ce l'ho proprio, pensavo di averlo salvato sul vecchio computer ma no, niente manco li.
Così, nel mentre che cerco di recuperarlo via IRS, mi sale la carogna perchè, anche dopo 3 anni che mi sono liberata di quell'uomo che mi ha reso la vita un inferno, ancora riesce a rovinarmela per cose che ha fatto nel passato.
Non mi ha MAI MAI MAI presa sul serio riguardo alla naturalizzazione. Giuro che se sta cosa mi ritarda il processo per la cittadinanza, minchia, torno a SB e lo meno finchè non gli ho rotto tutte le ossa con una mazza da baseball.
A questo punto, dopo tutte queste mi visioni di vendetta, si erano fatte le 17, e mi arriva un sms di Bride to be (che per la cronaca è la nuova portatrice di gravidanza) che mi chiede se posso farle sapere se sento (il punto di partenza è il bar è sotto casa mia) la second line che dovrebbe aprire la sfilata in commemorazione del recentemente defunto Coco Qualcosa, chitarrista Hoodoo crepato due sabati fa mentre suonava. Mi chiede anche se voglio andare con lei.
Dico di si. 
Poi ricomincio a farmi mille seghe mentali sul come farò quando lei si licenziarà a breve, visto che mi crollerà sul groppone anche il suo di dipartimento dato che sono l'unica altra persona che sa fare cornici e doratura.... per non parlare del groppo in gola dovuto al fatto che sono l'unica che non solo non si sa se rimmarrà mai incinta, ma non è nemmeno sposata e manco fidanzata e manco si vede con qualcuno... Si vede che mi devono arrivare.
Insomma, sono sull'orlo della crisi isterica, ma mi preparo per andare a vedere sta cazzo di sfilata.
Scendo e con Bride to be facciamo quei 40 passi che separano il mio cancello dall'angolo del bar.
Pieno di gente. Ma vedo qualcosa che cattura la mia attenzione, una testa biondo platino con un profilo da bulldog, con vicino un botolo con gli occhi cattivi.
Non ci potevo credere: è la tipa del cuoco, in diretta da Seattle, che si sta bevendo una birra col coinquilino che mi odia.
MA STRACAZZO DI UN PORCA PUTTANA ma tutto oggi mi deve succedere?!
Nessuno ci crederà ma sto per essere obbiettiva: è un cesso fotonico. Cioè proprio  da scambiarla per un trans venuto male. Nelle foto non pareva una beltade, ma devo dire, dopo averla vista dal vero, che è veramente fotogenica.
Bride to be mi guarda, dopo che le ho detto chi era, e mi dice: - wow, you're so beautiful, there's no comparison!-
Bride to be mi ha davvero sconcertata con sto commento, perchè lei non me ne risparmia una, ed infatti,  s'è subito ricordata di fare quello che fa di solito e al mio: - seeing how she looks should make me feel better, but, instead, it makes me feel even worse, because when it was time to choose, he had no doubt, not even for a second about who he wanted.-
 Lei cosa mi dice?!: - well, when there's love there's no doubt.-
Se avessi avuto un'incudine l'avrei usata per spalmarla sul maciapiede.
T'ho appena detto che sto una merda, te prego, risparmiami va?! Ma dimmela sta balla, oppure stai zitta che mi fai più piacere.

WTF and FTW

Sono stata quasi uccisa da una pazza ubriaca in macchina che mi ha chiamato stupida, un'altra collega è incinta e il gatto russa e non mi lascia dormire. I problemi veri sono altri ma permettetemi di dire: ma che giornata di mmmmerdaaaaaaaa!!!

giovedì 1 dicembre 2011

All ages show a.k.a. You-better-get-drunk-before-you-get-in-here Show

Sono ancora estasiata dopo 24 ore. Cioè non ho parole. Ma io questi Whitechapel vorrei fossero i miei vicini di casa. Ma che personaggi meravigliosi.
Ho atteso questo concerto per 2 mesi e mezzo, contando che settembre 2011 è durato all'incirca 3 mesi per me, direi che mi è sembrato di aver aspettato st'evento per quasi mezzo anno.
Ne è decisamente valsa la pena.
Ancora mi ricordo quando, da Mimi's, la sera dopo essere stata abbandonata in una discarica dal cuoco, ubriaca spolpa e sulla via che mi portò al pianto pubblico più lungo ed umiliante della storia, avevo annunciato alle mie colleghe la notiziona. Mai avrei pensato che uno dei miei gruppi preferiti degnasse NOLA di una data, visto che qui il Deathcore non attecchisce, invece...
Devo aver macinato la minchia talmente fine a tutti che alla fine Bride to be m'ha comprato i biglietti come regalo anticipato di natale, e ieri sera è venuta con me al concerto.
Ammetto che ho un po' temuto che mi ci mollasse visto che non è proprio il suo genere di musica, invece ha dimostrato una notevole resistenza e, con l'aiuto di tappi di fazzoletto nelle orecchie, è rimasta al mio fianco mentre mi godevo un'ora di puro eargasm.
La cosa divertentissima della serata però è stato vedere che gente c'era.
Non che avessi illusioni di trovare l'uomo della mia vita al concerto, ma almeno di trovare qualcuno over 18... bè quella un po' ce l'avevo come illusione.
Avrei dovuto immaginare che sarei stata circondata da liceali visto che le porte aprivano alle 5...
Invece ho avuto l'illuminazione quando sono arrivata davanti al box office a vedere a che ora salivano sul palco i Whitechapel: uno stuolo di diciassettenni tutti schierati all'entrata.
Poi siamo andate al Kerry a bere qualcosa per ammazzare il tempo e Kevin ci ha fatto notare che il nostro show non prevedeva la vendita di alcolici ne il consumo di tabacco.
Ora, per il divieto di fumare ero anche contenta, ma le parole "niente alcolici" m'hanno un po' gettata nello sconforto.
Evvabbè e allora che si fa?! E allora beviamo prima come hanno fatto quei poveri studentelli di college che erano al pub prima di noi e hanno dato a Kevin la news che si trattava di un all ages show.
Che poi io mi chiedo: ma in questo paese, dove mi beeppano fuck e dick e shit, e c'hanno fior fiore di explicit lyrics advisory e rated qualsiasi cosa, ma come è possibile che dei minorenni possano convincere i genitori a mandarli ad un concerto di deathcore, dove l'accoppiata di oscenità meno shockante nei testi è "fucking cunt"?! Bah.
Alla fine abbiamo mollato le giacche (visto che giustamente ora si ghiaccia) al Kerry e ci siamo dirette all'isolato dopo dove c'è l'House of Blues.
Quando siamo entrate mi è parso di essere in un video dei BMTH: tutti capello emo con brufolazzi lato mento, proprio dove uno dovrebbe avere la barba (le presenze femminili erano MOOOLTO ridotte, forse 10 figliole).
Poi non so se era per il trucco, la scollatura o semplicemente perchè ero troppo vecchia rispetto a loro, ma c'ho avuto sbarbi fissanti ovunque andavo. Misteri dell'adolescenza.
Poi mi sono guardata in giro e ho visto una scena apocallitica: sulle mensole del bar non c'era NIENTE, solo dei mucchietti sparsi di red bull (che come sappiamo è la mia bibita preferita), coca cola e candy bars. Peccato non aver avuto la macchina fotografica, perchè una cosa così non l'avevo mai vista in vita mia. Ma dove gli avranno imboscati i litri di alcolici che hanno di solito?!
Dopo di chè hanno iniziato a suonare e io mi sono fatta la mia ora di headbanging e braccio alzato, come nella migliore tradizione.
Visto che la band invitava a non essere timidi ed ad interagire post concerto, sono andata davanti alla porta del backstage e ho parlato col batterista.
Ora, si è vero ho un debole per i batteristi, ma questi Whitechapel in foto sembrano tutti dei cessi e invece...
Invece il batterista, visto dal vero, era un patatone non indifferente. Comunque non mi sono data all'hardcore stalking e dopo la breve chiacchierata me ne sono andata con Bride to be verso il prossimo bar.
Il concerto è finito alle 8, ciò nonostante sono approdata al letto a mezzanotte, ovviamente dopo aver fatto bar hopping fino a casa.
Vi metto un altro video che non è del concerto di ieri sera, ma è comunque un live, perchè, come mi diceva V: -se continui ad ascoltarlo vedrai che poi ti piace.-  Con me non ha funzionato, ma magari con voi si ;)