lunedì 29 febbraio 2016

Armadillo

Sono ancora in Texas e ho diverse riflessioni su Armadillo.
Mi guardo intorno e comprendo bene le descrizioni fatte nel mago di Oz sul Kansas (stato diverso, stessi paesaggi).
Capisco che sia secco e polveroso di natura, ma visto che è già tutto marrone, magari farli di un altro colore i palazzi?!
E' il trionfo del beige. La morte dell'occhio della restauratrice di dipinti. 

domenica 28 febbraio 2016

Ancora sui cessi

Durante il mio mini viaggio in areo verso il TX, ho comunque fatto uno scalo e ho notato due cose: i cessi del super mega aeroporto di Houston sono mediocri paragonati ai cessi del micro aeroporto di Armadillo (ovvero come Mangusta chiama la città di Palombaro).
La seconda osservazione è sui cessi con lo sciacquone automatico. Essi dividono in due categorie:
- quelli che non ti danno il tempo di finire di far pipì che già partono le cascate del Niagara
- quelli che sono timidi e partono solo se stai appiccicata alla porta d'uscita (io mi assicuro sempre che funzionino) e poi fanno uscire un rivoletto d'acqua che non smuove manco la carta igienica (sui quali poi intervengo io con il piano B ovvero tirando l'acqua manualmente).
Come sempre il giusto starebbe nel mezzo, ma anche quello dei cessi, ahimè, non è un mondo perfetto.

mercoledì 24 febbraio 2016

That's a spicy meatball!

Sono la prova vivente che noi italiani non abbiamo i succhi gastrici adatti a mangiare la quantità di aglio che gli americani ci voglio appioppare come ingrediente ognipresente e sovrabbondante in ogni pietanza nostrana.
Infatti, ieri ho mangiato polpette avvelenate, preparate da me stessa (chiaramente in preda al delirio), che conteneva mezza cipolla e tre spicchi d'aglio. 
Presa dai morsi della fame non le ho lasciate sobbollire abbastanza a lungo nella salsa dopo la rosolatura, e me ne sono pentita amaramente: 6 ORE di rutto a ciclo continuo, mal di testa feroce ed indigestione.
Nemmeno il litrozzo di infuso di zenzero fresco e limone, pozione che fa concorrenza al Niagara, ha potuto salvarmi.
O forse è solo che mi sto trasformando in un vampiro.

martedì 23 febbraio 2016

Qualcuno mi pare confuso...

New Orleans, e in generale la Louisiana, sono passati dal: 
- Katrina è il flagello di Dio, però non è evacuazione obbligatoria, fate un po' voi = inondazione, morti, feriti, pesti bubboniche, quartieri rasi al suolo.
- Oggi c'è10% di possibilità di un tornado = scuole ed uffici pubblici chiudono a mezzogiorno. 

Se non mi leggete più sarà stata la punizione del tornado per averlo sfottuto, ma direi che forse forse  giusto pioverà, con un po' di vento.

lunedì 22 febbraio 2016

BBQ spaghetti

Delle volte ringrazio il cielo che gli americani inventino dei piatti così di merda da essere in grado di placare lo sbrano che mi piglia quando guardo i programmi di cibo.
BBQ spaghetti con pulled pork. Ho avuto i conati. Grazie Guy Fieri.

domenica 21 febbraio 2016

... rimembri ancora quel tempo della tua vita mortale...

... quando la davi via come non fosse stata tua...
Ecco. Inconsciamente lo rimembro parecchio, infatti, ieri notte, complice forse anche l'intossicazione da solventi+nubi di cannabis in visita, ho fatto un sogno che aveva delle comparsate di gente che mi scopaii e a cui era un po' che non pensavo
Tipo: 
-L'australide affetto da bugiarderia patologica. Ma chissà che fine avrà fatto quello. Veramente un personaggio che meglio perderlo che trovarlo, che però, tutto sommato, mi faceva sempre ridere perchè era completamente pazzo, quindi un po' mi spiace non poterlo più osservare nemmeno a distanza di sicurezza.
-CP (alias Community Property), non ci crederete, ma è almeno un anno che non lo vedo manco di sfuggita. O forse l'ho anche visto, ma non me ne sono resa conto, visto che Cula l'ha ridotto ad un ectoplasma con panzone enorme.  Praticamente vedi solo i vestiti, il resto, inspiegabilmente, è tipo cellophane, ormai è see through.
- Nerchio Gigante danese, questo veramente erano anni che non mi veniva in mente. L'uomo con i polsi e la minchia più giganti che abbia mai visto (non pensate male, sul polso mi era caduto l'occhio perchè s'aggirava con i polsini sbottonati a causa dell'eccessivo diametro dell'avambraccio...)
-Washington Heights che col suo orrido tatuaggio del ponte di Brooklyn e scuse inverosimili, mi aveva lasciata perplessa per tutta la durata della storia (fortunatamente molto breve).

Chissà, a parte CP che so che vive anche se come fantasma di se stesso, che fine avranno fatto questi personaggi?! Forse la natura ha finalmente compiuto il suo corso...


sabato 20 febbraio 2016

Se la vita t'affanna, fatti una canna



Ho aperto le finestre della casa buco nero, sperando di fare uscire un po' solventi dovuti alla verniciatura di un dipinto...
Non solo i solventi in circolo m'hanno fatto il gesto dell'ombrello rimanendo belli comodi dentro casa, ma il buco nero ha attirato dentro pure nubi di marijuana che per un secondo mi pareva di vivere di nuovo in California.
Il vicino di casa, quando non lava macchina con la mia acqua, rolla cannoni in compagnia.
Almeno offrisse.

venerdì 19 febbraio 2016

Ode ai cessi



Non so voi, ma io ho un attaccamento particolare ai cessi di alcuni posti dove ho trascorso giornate, tipo: alcuni cessi dei luoghi di lavoro, delle scuole, delle case dove ho vissuto, e pure quelli del Pub usuale.
Quello nella foto è proprio il cesso del Pub. Sono  7 anni che ci vado (quindi facendo un conto veloce, con la mia micro vescica vuol dire che ci sono andata almeno 4000 volte)  e ancora non ho letto tutto quello che c'è scritto.
Lo trovo un po' un luogo mistico. Giuro che ho sempre dei momenti di illuminazione quando lo utilizzo, specialmente se brilla.
Quindi Ode ai cessi come luoghi di introspezione.

mercoledì 17 febbraio 2016

Scazzo pre-tasse

Niente è che non c'è verso di tirare il fiato un attimo. Ogni giorno ce n'è una. Ieri mattina, per esempio, mi sono svegliata con il messaggio in segreteria della tizia dell'ufficio elettorale che mi annunciava che non riuscivano a spedirmi le tessere perchè le tornavano indietro (il buco nero colpisce ancora). Così ho richiamato le fottutissime poste e ho scoperto che come al solito non avevano risolto un cazzo.
Ma perchè?! Perchè io devo pagare le tasse che pagano gli stipendi di questi fancazzisti?!
Anarchia.
Non c'è altra soluzione.
Anarchia anche quando penso al powwow che stanno avendo i 30 gutterpunks che occupano le case abbandonate qui di fronte. Perchè a me, che loro stiano li e si facciano di eroina dal mattino alla sera, frega un cazzo. Ma il casino a cui mi sottopongono con urla disperate, liti e musica di dubbio gusto 24 ore su 24,  quello no, non mi sta bene. Quindi, presto, vittima della sindrome di un giorno di ordinaria follia, uscirò con l'AK 47  di Palombaro in una mano e l'AR 15 nell'altra e farò una cazzo di strage. Notare che io sono contro l'uso delle armi, ma c'è sempre un'occasione di fare uno strappo alla regola.
No alla polizia non gliene frega una minchia, sono già stati chiamati duemila volte. Vi basti sapere che hanno lasciato occupare illegalmente una casa in vendita a degli squatters per due settimane senza alzare un dito. Questi hanno pure cambiato la serratura alle porte.
Anarchia anche quando Entergy di merda mi manda una bolletta del gas di 167 dollari per 28 giorni, di cui per 9 nessuno era a casa.
E poi e poi... visto che non ho un cazzo da fare, visto che il lavoro scarseggia (vedi sempre fancazzismo da ufficio), allora mi do alla visione indiscriminata di un numero di episodi di un telefilm a cazzo (nella fattispecie Nurse Jackie), e mi trovo di nuovo a domandarmi: ma i miei standard di bellezza, 'ndo cazzo li ho presi?!
No perchè il telefilm mi piace, Edie Falco la trovo una brava interprete, ma da li a continuare a sentire che è una patonza in ogni episodio, e dajè su! Le hanno dato un marito che è uno gnocco è che lei tradisce con il gobbo di Notre Dame, inspiegabilmente;  il dottore figo (che a me non dice niente però buttiamoci dentro pure questa per rinforzare la mia tesi) se ne innamora; va in chiesa e becca Bille Joe Armstrong che la tampina per poi crepare poche scene dopo: infine trova il poliziotto vittima del colpo di fulmine che lei molla col boccone in bocca per andare a scopare con l'ex titolare che l'ha licenziata.
Poi sto passo tra "piangosullorlodelsuicidioperchèsonounostronzoegoistaemiofiglioèmortodioverdose" a "tiscopoancoraconlelacrimeaglicchiperchèsolotuloconoscevi", qualcuno un giorno me lo spiegherà. Perchè è una cosa ricorrente in tutti i telefilm.

sabato 13 febbraio 2016

HErmione

Se vi ricordate di Big Fish, vi ricorderete anche quanto io odii i saccentelli.
Non li sopporto e cerco di evitarli come la peste.
Ultimamente, la sottospecie di saputelli di sta minchia che mi mandano i bestia, sono quelli che sanno tutto di New Orleans nonostante si ci siano trasferiti da meno di un anno.
Come cazzo si fa?!
Io sono qui da 7 anni e mai mi permetto di insegnare ad un tavolo dove ci sono persone che ci vivono da quando sono nate o da molto prima di me.
HErmione è l'ultimo acquisto dell'entourage di Towanda (di cui vi metto una foto di quando aveva ancora i capelli corti). 
L'ho beccato per ben 3 volte nel giro di una settimana senza averlo mai visto prima. Era a tutte le feste dove c'era anche MeMeMe! alchè ho intuito, data anche la sommiglianza nell'occhio sporgente e miope, che ne era il fratello.
Già MeMeMe! diventa pesante di suo quando deve intromettersi in tutti i discorsi per dire quello che successe a lei in circostanze non sempre pertinenti al discorso, ma vabbè, la reggo perchè, infondo, mi rendo conto che è un po' esaurita. Ma dopo aver conosciuto il fratello, Dio santo, ora credo che in questa famiglia ci siano stati dei problemi di interazione con i genitori.
Ma che cazzo è sta mania di voler sfoggiare tutto questo sapere che non si ha?
Non ho potuto resistere a smerdarlo davanti al tavolo intero quando continuava a dire che il Marigny non era un posto pericoloso dicendo che ci abita da Ottobre.
HErmione, tornate da dove sei venuto va, che a dire cazzate finisce che lo scopri in prima persona quanto non è pericoloso il Marigny (per la cronaca è stato il mio quartiere per 6 anni fino a due mesi fa).
GENTRIFICAZIONETIODIO.

mercoledì 10 febbraio 2016

E un altro carnevale è andato

Ieri credo di aver avuto il Mardi Gras più sobrio dei miei anni neworleaneansi: uno shots, 4 sidri e 4 special coffee, praticamente non ero manco brilla.
In compenso ero così stanca (e lo sono tuttora inspiegabilmente) che sono crollata alle 23 (ero già a casa da un paio d'ore... ore che ci ho messo per struccarmi...) e ho dormito per 11 ore di fila (e ne avrei dormite ancora due se Jane the Virgin mi avesse avvertito ieri che oggi non veniva a lezione).
Come tutti i martedì grassi, avevo fatto mille programmi di vedermi con questo e quest'altro, ma alla fine non sono riuscita a vedere molti amici.
Uno strano fenomeno è però accaduto ben due volte nella stessa giornata: io che parlo con gente che credo di conoscere.
La prima volta è successo mentre cercavo Asso Piglia Tutto nel marasma della parata di St. Ann. Credevo proprio fosse lei, infatti c'ero pure rimasta male che mi avesse liquidata in 4 secondi e anche un po' che avesse dei residui di coca attorno al naso...
Poco dopo, mi arriva un suo messaggio che dice che era ad uno dei bar dove andiamo di solito. Arrivo e lei ha si la stessa giacca e stessa faccia della tizia, ma capelli e costume completamente diversi. E soprattutto era felicissima di vedermi e prima di naso imbiancato.
La seconda persona era al pub, l'ho scambiato per un tizio che viene tutti gli anni, lui pure pareva mi conoscesse da una vita. Poi chiedo: ma dov'è la fidanzata bellissima che viene sempre tutti gli anni?
E Colleen mi dice: no ma guarda che quello che t'è saltato in braccio non era mica Sal, eh! 
Ah ecco.
A parte quello, il freddo porco e la stanchezza, non è stato un brutto Mardi Gras (fossi stata single mi starei per svenare invece, perchè ieri non ho conosciuto una persona che fosse una, molto strano per mardi gras).

domenica 7 febbraio 2016

Boicottata dalle poste

Mi sono premurata di registrarmi per le elezioni per votare.
Poi succede che mi trasferisco nel buco nero e devo aggiornare l'indirizzo sulla scheda elettorale.
Sono passate 4 settimane, mi sono riregistrata due volte. Ancora ZERO schede elettorali. 
Fra meno di un mese si vota per le primarie.
Sono incazzata come una iena.
L'unica nota positiva è che io non posso votare per Bernie, ma neppure Palombaro non può votare repubblicano perchè pure la sua scheda non è stata recapitata.

sabato 6 febbraio 2016

Scafandro e parrucca

C'era una volta una leggenda che narrava che per Mardi Gras, anche quando cadeva nel pieno dell'inverno, si aveva sempre una giornata più calda.
Avevo constatato per diversi anni. Poi, all'improvviso, non solo non è stata più la giornata più calda, ma è diventata addirittura più fredda delle altre!
Maccheccazzo!
Sono tre sfilate che mi congelo porca puttanazza!
La mattina ho le mani prive di sensibilità quando mi sveglio dal freddo che piglio.
Che poi, non è che sia un freddo da temperature nordiche, ma inspiegabilemente, mi pare di vivere ad una latitudine più prossima alla steppa russa che non al mar dei caraibi.
Comunque, a parte ieri che Krewe d'Etat m'ha mandata in bianco lanciandomi ZERO, le due sere prima, ho preso parecchio.
Dopo le borse di Nyx, quest'anno ho ricevuto 3 scarpe di Muses (prenderne anche solo che una, a meno che non tu non conosca la tizia sul carro, è quasi impossibile).
Ma io mi concio da prostituta carnevalesca tra parrucche dai colori fluorescenti che si accendono e trucco anti sobrietè... Con tanto di cartello fatto con perline di riciclo.
Insomma, me le merito ste scarpe.
Senza ribadire che ho aspettato 2 ore al freddo e al gelo che arrivasse la sfilata (in mega ritardo quest'anno).
Che dite? Adesso arriverà Coda a dirmi se do una scarpa alla sua fidanzata?



giovedì 4 febbraio 2016

Diamonds aren't forever, glitter is.

Sono appena tornata dalla sfilata di Nyx. Nonostante la merda cosmica da cui sono stata investita negli ultimi giorni, ho comunque deciso di andare come tutti gli anni, sfidando intemperie, bisogno di far pipì e black parade goers assatanati.
Mi era anche un po' scesa la voglia perchè quest'anno ho visto che Big Fish sfilava sui carri di questa krewe... Insomma, stanno raccattando tutte le mie persone preferite: prima Cula, adesso Big Fish... 
Ma passiamo a me, che sono io quella importate hahahaha
Bene, per assicurarmi di prendere più throws possibili, mi sono preparata il mio bel cartello fai da te con le beads riciclate dagli anni scorsi. 
Insomma, per me, le sfilate di Nyx e Muses sono una robba seria. Praticamente sono una missione.
Come potete vedere dalla foto, mi sono preparata per per essere notata nella folla, in modo da ricevere più roba possibile e anche le loro borse decorate. 
Fatto sta che mi sono fatta 4 ore in piedi, con sto cartello, contro vento, con bambini in spalla a genitori o che pascolavano sui piedi, roba tirata in faccia... tutto per prendere ste borse. 
Non sono andata sola, insieme a me c'erano anche una caterba di amici, di cui solo 2 o 3 hanno cercato di pigliare qualcosa. Gli altri tutti sul marciapiede a bere.
A me sta benissimo che ti sfondi di alcohol senza voler affrontare la folla. Però se la tua ragazza, nella fattispecie The Moulisse, è richiamata a lavorare e ti chiede di prenderle una borsa... Ecco, fallo lo sforzo di tentare, no?
Tanto più che è una krewe tutta femminile, non aspettano  altro che qualche giovine li faccia due moine. Più facile per gli uomini prendere borse.
Invece no.
Coda ha aspettato che la parata finisse, poi è venuto da me e mi ha detto: mi dai una borsa per The Moulisse, te la pago se vuoi.
Io la borsa, a The Moulisse, gliela regalo pure, però mi sta altamente sul cazzo che non si sia sbattuto un manco per un cazzo a cercare di prendergliela lui.
On a different note: oggi era il primo giorno di glitteraggio selvaggio, adesso avrò brillantini anche in culo fino a ferragosto.



martedì 2 febbraio 2016

Chi male intende peggio risponde

Stasera, mentre insegnavo italiano al mio studente Jane the Virgin, mi è venuto in mente un aneddoto di parecchi anni fa, una cosa che ogni volta che ci penso, mi fa ridere. E siccome oggi è proprio stata una giornata di merda grazie a quello di cui parlavo nel post di ieri,  ho proprio proprio bisogno di ridere.
Era, cred,o l'agosto del 2005, praticamente l'ultima volta che mi sono potuta permettere di andare in vacanza da qualche parte all'estero d'estate.
Siccome lavoravo in un garage  laboratorio in mezzo ai monti, privo di isolamento termico e riscaldamento, durante tutto l'anno, avevo deciso che sarei andata in ferie in un posto caldissimo sperando di sciogliere il ghiaccio che a luglio ancora mi attanagliava le ossa.
Nessuno dei miei amici poteva venire, così mi ero data alla ricerca del compagno di viaggio su turisti per caso.
Niente, gira che ti gira, alla fine avevo concordato con una ragazza toscana di andare in Messico per una settimana o dieci giorni, non ricordo.
Comunque sia, anche lei voleva andare al caldo, non per scrostarsi il ghiaccio dell'infame Val Bormida di dosso, ma per dimenticare il fidanzato secolare che l'aveva abbandonata su un cassonetto della spazzatura a cui poi aveva dato fuoco.
Io è l'ex fidanzato eravamo nati lo stesso giorno, e da li avrei dovuto capire che questo viaggio non sarebbe andato bene visto l'infausta quadratura astrale.
Avevamo prenotato un last minute, tutto incluso (MAI, MAI, MAI PIU' nella vita, LO GIURO!) in hotel a 5 stelle, una roba pure le foto ti accecavano dal lusso.
Noi, povere pivelle, non ci eravamo chieste del perchè di questo prezzo semi stracciato per vivere tutti quei giorni nel palazzo di Re Mida...
Arrivati davanti all'entrata, notiamo subito la mancanza dell'enorme tettoia di palapas che figurava nelle foto del volantino, ma decidiamo che forse era una foto non aggiornata.
Prima di andare avanti, vorrei precisare che era la settimana di ferragosto. 
Nello Yucatan.
Dopo essere state scortate nella suite chiaramente preparata per coppie in luna di miele, scopriamo che l'intera costa era stata colpita pochi giorni prima dal più forte uragano degli ultimi 20 anni... Ecco che fine aveva fatto la tettoia di palapas all'ingresso...
Così, non esistendo più questa cazzo di tettoia (che i muratori messicani iniziavano a ricostruire alle 5 del mattino con mia somma gioia...), l'unica aerea utilizzabile per i tavoli del ristorante, era la piscina.
Bellissima.
Stupenda.
Immersa in un verdissimo campo da golf. Non un filo d'ombra.
Un misto tra un forno e una lampada U.V.A.
Gli ombrelloni da spiaggia, a bordo piscina, al sole di ferragosto dello Yucatan, gli fanno una benemerita PIPPA.
Così, ormai arse vive, ci ostinavamo  comunque ad utilizzare i pasti inclusi nel pacchetto viaggio. 
L'unica parte divertente dell'essere abbrustolite, era che i camerieri erano molto gentili e non capendo l'inglese, ci parlavano in spagnolo.
Un giorno, a pranzo, la ragazza toscana decide di ordinare una hamburger (in Messico... lasciamo perdere) io credo di aver preso fajitas.
Arriva il nostro cameriere solito, tale Ramon.
Noi tutte e due occhialate da sole per non perdere l'uso delle cornee, decidiamo di ordinare.
I nostri piatti arrivano piuttosto velocemente.
Ramon era tutto un sorriso quel giorno.
Ad un certo punto si china verso la toscana e le dice:
-CAZZO?-
Io, nascosta dietro l'occhialatura, la osservo e penso "mannònonlehadettocazzo". Osservo la sua reazione.
Lui ripete, sempre con sorriso a 32 denti: - Cazzo?-
Lei, chiaramente in balia dello stupore e dell'imarazzo, lo guarda, da dietro gli occhialoni e dice, con tanto di gesto della mano: - no, no, grazie!-
Ramon, ancora sorridente, si allontana.
Io guardo la Toscana e le dico: - Scusa, ma t'ha chiesto se volevi del cazzo?-
Lei mi dice, guarda non sapevo cosa dire, ma si vede così tanto che ne ho bisogno?!-
Insomma che ridiamo per non so quanto, pensando che per arrotondare lo stipendio miserrimo, Ramon e gli altri camerieri si lanciassero in offerte di prestazioni sessuali in cambio di mance cospicue (e da li si capisce anche quanta poca autostima avessimo, visto che all'epoca eravamo due giovinette, mica delle cougar in training come adesso... insomma, ne potevamo prendere a metri anche a gratis).
Passa un giorno. Andiamo alla spiaggia e ci fermiamo a mangiare la. Nel tragitto sul pulmino, conosciamo tale Roberta, italo americana che possiede un appartamento vicino all'hotel e che viene molto spesso nello Yucatan.
Decidiamo di pranzare insieme allo stesso tavolo.
Lei ordina qualcosa che viene servito con le patatine. Il nostro cibo arriva. 
Portato dal cameriere della spiaggia, con la faccia da barracuda, sempre incagnito. 
Poggia il piatto di patatine, guarda Roberta con la sua espressione da post padellata in faccia, e le dice, serissimo: -CAZZO?-
E lei: Yes, yes, please!
A questo punto io e toscana pensavamo che barracuda se lo tirasse fuori li a tavola, invece si allontana e torna con una bottiglia  di ketchup.
Sappiate che se andrete nello Yucatan a chiedere del cazzo in momenti di carestia sessuale, vi sarà dato del ketchup.

lunedì 1 febbraio 2016

Caught in the middle

Stasera ero sul divano che guardavo i Sopranos e mi squilla il telefono. Guardo il numero, mai visto prima. Rispondo giusto per essere sicura che non sia l'assicurazione medica o la banca che ha domande sul mutuo.
Invece no.
Era un tizio che aveva mille domande su un dipinto che ho esaminato 3 settimane fa per uno dei miei clienti.
Non credo di essere mai stata chiamata prima per le mie relazioni, ma questo tizio era particolarmente agitato.
Essendo che il mio cliente in questione è quello per cui lavoro di più in assoluto, ho dovuto prendere tempo e chiamarli per sapere cosa stesse succedendo, visto che le mie info riguardo a dipinto differivano di parecchio da quello che il tizio mi stava dicendo per telefono.
Come se non bastasse, l'altro restauratore che aveva scritto la prima relazione sul dipinto in questione, indovinate un po' chi era? 
Proprio lui, il mio ex capo.
Ma quanto è piccolo questo cazzo di mondo.
Avevo ragione sui messaggi subliminali.
Adesso mi tocca aspettare che il mio cliente faccia una riunione domani mattina e poi potrò richiamare il tizio con mille domande che mi ha contattato stasera.
Resta il fatto che non sono per niente felice di questa cosa che è successa, anche perchè ne potrebbe risentire la mia reputazione.