martedì 2 febbraio 2016

Chi male intende peggio risponde

Stasera, mentre insegnavo italiano al mio studente Jane the Virgin, mi è venuto in mente un aneddoto di parecchi anni fa, una cosa che ogni volta che ci penso, mi fa ridere. E siccome oggi è proprio stata una giornata di merda grazie a quello di cui parlavo nel post di ieri,  ho proprio proprio bisogno di ridere.
Era, cred,o l'agosto del 2005, praticamente l'ultima volta che mi sono potuta permettere di andare in vacanza da qualche parte all'estero d'estate.
Siccome lavoravo in un garage  laboratorio in mezzo ai monti, privo di isolamento termico e riscaldamento, durante tutto l'anno, avevo deciso che sarei andata in ferie in un posto caldissimo sperando di sciogliere il ghiaccio che a luglio ancora mi attanagliava le ossa.
Nessuno dei miei amici poteva venire, così mi ero data alla ricerca del compagno di viaggio su turisti per caso.
Niente, gira che ti gira, alla fine avevo concordato con una ragazza toscana di andare in Messico per una settimana o dieci giorni, non ricordo.
Comunque sia, anche lei voleva andare al caldo, non per scrostarsi il ghiaccio dell'infame Val Bormida di dosso, ma per dimenticare il fidanzato secolare che l'aveva abbandonata su un cassonetto della spazzatura a cui poi aveva dato fuoco.
Io è l'ex fidanzato eravamo nati lo stesso giorno, e da li avrei dovuto capire che questo viaggio non sarebbe andato bene visto l'infausta quadratura astrale.
Avevamo prenotato un last minute, tutto incluso (MAI, MAI, MAI PIU' nella vita, LO GIURO!) in hotel a 5 stelle, una roba pure le foto ti accecavano dal lusso.
Noi, povere pivelle, non ci eravamo chieste del perchè di questo prezzo semi stracciato per vivere tutti quei giorni nel palazzo di Re Mida...
Arrivati davanti all'entrata, notiamo subito la mancanza dell'enorme tettoia di palapas che figurava nelle foto del volantino, ma decidiamo che forse era una foto non aggiornata.
Prima di andare avanti, vorrei precisare che era la settimana di ferragosto. 
Nello Yucatan.
Dopo essere state scortate nella suite chiaramente preparata per coppie in luna di miele, scopriamo che l'intera costa era stata colpita pochi giorni prima dal più forte uragano degli ultimi 20 anni... Ecco che fine aveva fatto la tettoia di palapas all'ingresso...
Così, non esistendo più questa cazzo di tettoia (che i muratori messicani iniziavano a ricostruire alle 5 del mattino con mia somma gioia...), l'unica aerea utilizzabile per i tavoli del ristorante, era la piscina.
Bellissima.
Stupenda.
Immersa in un verdissimo campo da golf. Non un filo d'ombra.
Un misto tra un forno e una lampada U.V.A.
Gli ombrelloni da spiaggia, a bordo piscina, al sole di ferragosto dello Yucatan, gli fanno una benemerita PIPPA.
Così, ormai arse vive, ci ostinavamo  comunque ad utilizzare i pasti inclusi nel pacchetto viaggio. 
L'unica parte divertente dell'essere abbrustolite, era che i camerieri erano molto gentili e non capendo l'inglese, ci parlavano in spagnolo.
Un giorno, a pranzo, la ragazza toscana decide di ordinare una hamburger (in Messico... lasciamo perdere) io credo di aver preso fajitas.
Arriva il nostro cameriere solito, tale Ramon.
Noi tutte e due occhialate da sole per non perdere l'uso delle cornee, decidiamo di ordinare.
I nostri piatti arrivano piuttosto velocemente.
Ramon era tutto un sorriso quel giorno.
Ad un certo punto si china verso la toscana e le dice:
-CAZZO?-
Io, nascosta dietro l'occhialatura, la osservo e penso "mannònonlehadettocazzo". Osservo la sua reazione.
Lui ripete, sempre con sorriso a 32 denti: - Cazzo?-
Lei, chiaramente in balia dello stupore e dell'imarazzo, lo guarda, da dietro gli occhialoni e dice, con tanto di gesto della mano: - no, no, grazie!-
Ramon, ancora sorridente, si allontana.
Io guardo la Toscana e le dico: - Scusa, ma t'ha chiesto se volevi del cazzo?-
Lei mi dice, guarda non sapevo cosa dire, ma si vede così tanto che ne ho bisogno?!-
Insomma che ridiamo per non so quanto, pensando che per arrotondare lo stipendio miserrimo, Ramon e gli altri camerieri si lanciassero in offerte di prestazioni sessuali in cambio di mance cospicue (e da li si capisce anche quanta poca autostima avessimo, visto che all'epoca eravamo due giovinette, mica delle cougar in training come adesso... insomma, ne potevamo prendere a metri anche a gratis).
Passa un giorno. Andiamo alla spiaggia e ci fermiamo a mangiare la. Nel tragitto sul pulmino, conosciamo tale Roberta, italo americana che possiede un appartamento vicino all'hotel e che viene molto spesso nello Yucatan.
Decidiamo di pranzare insieme allo stesso tavolo.
Lei ordina qualcosa che viene servito con le patatine. Il nostro cibo arriva. 
Portato dal cameriere della spiaggia, con la faccia da barracuda, sempre incagnito. 
Poggia il piatto di patatine, guarda Roberta con la sua espressione da post padellata in faccia, e le dice, serissimo: -CAZZO?-
E lei: Yes, yes, please!
A questo punto io e toscana pensavamo che barracuda se lo tirasse fuori li a tavola, invece si allontana e torna con una bottiglia  di ketchup.
Sappiate che se andrete nello Yucatan a chiedere del cazzo in momenti di carestia sessuale, vi sarà dato del ketchup.

15 commenti:

  1. Qualche italiano buontempone si deve essere divertito parecchio in Yucatàn! ;)

    ---Alex

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    1. Io ci rido ancora, avessi visto la faccia della toscana, impagabile :)

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  2. Oddio, da linguista che sono mi sono arrovellata con questo nome finché ho scoperto che ketchup si dice anche catsup, e il buon messicano secondo me lo pronunciava cazzo apposta, non si sa mai che qualche bisognosa gli facesse capire che voleva catsup e cazzup!

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    1. dopo questa cosa di ketchup pronunciato cazzo, sono partita alla ricerca di altri madrelingua spagnoli per vedere se tutti dicessero cazzo. Invece mi hanno detto tutti catsup, finchè non sono andata alla panaderia a SB e quando ho chiesto a Guadalupe come si chiamava quella salsa nella bottiglia, lei mi disse proprio CAZZO. Sarà stata pure lei dello Yucatan :D

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  3. Buhahahahahhha :) non puoi farmi sbaccanarle così, mentre mia figlia dorme, che la sveglio.. :-P ahahahhaha..

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    1. :) la storia di cazzo alias ketchup per me è sempre divertentissima. Ieri l'ho raccontata a Palombaro per telefono non l'ha manco capita, sigh!

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  4. Risposte
    1. Avevo bisogno di distrarmi e sono diventata logorroica :D

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    2. Qua ti vogliamo dal vivo, torna e trovarci, così, nel mentre, ci mmbriachiamo pure!

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  5. Risposte
    1. :) sai che non posso esimermi quando si tratta di aneddoti del "cazzo" :D

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