mercoledì 30 maggio 2012

Perchè lo faaaaaaiiiii....?!


La risposta è: perchè sono una cogliona.
Basta. Io non aiuto più nessuno. 
Non costruisco più niente, non do più feste, non impresto più roba e non sborso più un centesimo.
A far del bene la piglio sempre in culo. Grazie eh!
Ieri sera, con l'occhio a mezz'asta, sono riuscita a finire di mettere insieme sti cazzo di indirizzi email per sta fottutissima baby shower. Notare che, nella vita, io avrei anche piacere di fare qualcos'altro che non sia per amici, parenti e vicini. Mi piacerebbe tanto farmi anche un po' i cazzi miei, anche solo per una sera.
Invece no.
Ti sproni a finire, che dai, vuoi mica non metterci anima e corpo a tirar su una festa, che non toccherebbe manco a te, ma le vuoi bene, quindi...
Non so più (visto che il cervello ormai è in tilt) se vi ho detto dove la facciamo la merdosissima festa.
Ve l'ho detto?
Vabbè, mi ripeto: siccome nessuno ha una casa abbastanza grande (e parliamo di francobolli come dimensioni) ne abbastanza soldi per affittare una sala in un ristorante, abbiamo (notare plurale) deciso di chiedere alla Hooper di farla al Kerry.
Ora, capisco che non sia la classica scelta. Ma non è nemmeno la classica scelta che siano le tue colleghe a doverti organizzare questa cosa, visto che, di solito, è uno di famiglia.
Bene. Non fa niente. Siamo a New Orleans, siamo tutti una grande famigghia di alcolisti anonimi.
Per evitare di scrivere cazzate, mettere cose nei posti sbagliati e fare qualsiasi altro tipo di errore causato dalla mia italianità, ho deciso di compilare gli inviti con l'aiuto di TRE persone americane.
Signori della giuria: TRE. Non uno, non due, ma ben 4 persone si sono messe insieme per scrivere 3 righe e compilare 5 campi.
Ecco.
Ieri sera spedisco.
Stamattina sono stata ripagata subito della mia gentilezza.
Innanzitutto, evite, non l'ho inventato io. Ma non importa, tanto è stata colpa mia lo stesso per tutto.
Arriva Prego: - Ma fumano al Kerry durante il baby shower?-
io: - Non credo, Bride to be è incinta, la facciamo apposta prima che aprano così non c'è fumo...-
Prego:- Ah bene, perchè io porto baby alien queen-
Aspe... Chi l'ha detto che puoi portare la bambina? Sull'invito non c'è scritto. Magari chiedi SE puoi, visto che in questo paese i minori non possono entrare in locali dove servono alcohol o ci sono video pocker. Che magari non fa niente perchè è in fasce, ma magari Hooper non vuole. 
Passano 10 minuti, arriva Bride to be per il suo ultimo giorno. Bride to be che è ignara di dove faremo la festa, perchè è una sorpresa. Infatti, come numero di referenza sull'invito c'è il mio, non il suo.
Prego ritorna, va DRITTA da Bride to be e le dice: - Ma allora al Kerry fumeranno?-
Bride to be la guarda un po' stranita e dice: - Cosa?!-
Prego: -Ma si no, durante il baby shower fumeranno?-
Bride to be capisce, la guarda e le dice: - Credo che tu della parlarne con Ale, è lei che sa tutto-
Ecco.
Lei continua. Allora la fermiamo.
Le dico:- Bride to be non lo sapeva che era al Kerry. Era una sorpresa (tra l'altro quasi fata saltare dall'altra collega una settimana fa, ma direi che non aveva sentito allora).
Prego: - Eh maaaa se è una sorpresa lo devi dire nell'invito eh! Non è che uno lo sa! Eh no eh! M'hai mandato sto evite che non sapevo manco cosa fosse, diceva it's a shower e basta! Poteva essere di chiunque!-
Infatti. 
Allora come sapeva che era per Bride to be, che era al kerry, che giorno e a che ora era?
No perchè c'era scritto. C'era anche il mio numero, la mia foto, nomi e cognomi.
Bene. Sopresa fottuta così.
Pare che sia usanza normale che sia una sorpresa per le festeggiate. Non pensavo ci volesse un sigillo notarile per autenticare l'usanza.
Poi, Bride to be, mi si avvicina e mi porge un plico di inviti cartacei.
Ormai mi chiedo perchè li debba compilare io visto che sa tutto.
Non mi è sembrata per nulla contenta della scelta della location. Ho dovuto dirle che non avevamo altra scelta, nessuno ha una casa abbastanza grande.
Passano 3 ore. Le facciamo le feste d'addio con tanto di torta.
Torniamo al piano di sopra e, dopo un po', mi dice: - Ecco, non l'avesse fatto Prego, di rovinare la sopresa, l'ha appena fatto mia madre chiedendomi se veramente la facciamo al Kerry-.
Alchè basta. Mi sono incazzata.
La madre che, non solo non s'è minimamente preoccupata di organizzargliene una, ma manco voleva venire. Adesso da giudizi?
Sputa sentenze?
E lei cosa mi dice:- Eh ma lo devi dire alle persone che è una sorpresa.-
Io mi sono rotta il cazzo.
ODIO ODIO ODIO
IO dovevo dirlo. Le altre 3 come se non avesso partecipato alla stesura dell'invito.
Stasera siamo uscite a continuare i festeggiamenti, mi sono frantumata i coglioni a sentir parlare di american next top model. E di spendere soldi su soldi.
Alla fine, Asso Piglia Tutto, dice a Raz: -in che bar andiamo adesso?- E io li, come se non esistessi.
Saluto e dico che vado a casa.
A due giorni dal mio compleanno, manco mi chiedi se voglio unirmi?
Sabato saremo io e la bottiglia, lei, almeno, non mi ha ancora fatto incazzare.

martedì 29 maggio 2012

... ci sarà un perchè

Che giornata, mi sta per esplodere il cervello.
Innanzi tutto sono così stordita che non avevo capito il dramma di Big Fish di ieri (capire l'inglese tra i singhiozzi non mi riesce ancora bene): Nano di Guano, secondo gli urli in Ebonics della psycho bitch, s'è sposato con quest'ultima.
Mmmm che voglia di strozzarlo! E io che lo volevo mandare via a calci in culo dal paese...
Vabbè, mi toccherà pigliare mira con una bottiglia più grossa.
Ma passiamo al resto della giornata killer: ora che  Raz s'è calmata iniziano gli altri.
Von Lemminge è di nuovo in preda a pensieri autodistruttivi. Oggi ha deciso che non guadagniamo abbastanza per pagare i nostri stipendi, quindi, secondo voi, qual'è la sua soluzione?!
Assumere un'altra persona per dipinti.
Eh no cazzo, no e  NO! Ho appena quasi finito di addestrare Big Fish, non mi può far ricominciare da capo, non ce la faccio. NO.
E poi... ma a me, sto cazzo d'aumento, me lo vuole dare?! Sono due anni che ne aspetto uno, mi sono rotta i coglioni adesso.
Questa assume gente alla cazzo sperando di aumentare la produttività e invece mi rallenta tutto, senza contare che, tra qualche settimana saremo di nuovo senza niente da fare.
Diciamo solo una parola di sollievo in mezzo a questo turpiloquio: i fottutissimi paraventi sono FINITI. Alleluia!
Ma tanto non è manco contenta così.
Sabato è il mio compleanno e dovrei essere strafelice, visto come ho rotto i coglioni da San Patrizio ad oggi, invece sono qui che sono idrofoba.
Sul fatto che non me la passi bene economicamente a causa del biglietto aereo già sapete. Quello che non aiuta è che mi sta capitando una festa dietro l'altra.
Domani è l'ultimo giorno di lavoro di Bride to be.
E quindi?
E quindi altri soldi da tirar fuori. Von Lemminge se n'è lavata le mani nonostante, 2 settimane fa, si sia festeggiato l'ultimo giorno della commessa part time del negozio con rinfresco e gift card per la spa.
Lei e Bride to be hanno lavorato li gli stessi anni. Bride to be a tempo pieno. Bene. A lei, Von Lemminge, non le ragala NIENTE (la gift card per l'altra l'abbiamo pagata tutti eh! non vi fate venire strane idee che l'avesse comprata lei da sola).
Così domai le portiamo una torta fatta fare apposta per lei, la sua preferita, e poi a cena fuori.
E insomma che a me è passata la voglia di festeggiare la mia di ricorrenza.
Tra due settimane c'è il suo babyshower, e vai di altri soldi per il regalo e il rinfresco. Mi sa che vado a donare il sangue o a prostituirmi su Bourbon per tirare avanti. Dall'inizio dell'anno ho sborsato minimo 1000 dollari tra regali e cene.
Poi mi devo anche lamentare della Hooper, che mi ha costretta (essendo io incaricata di spedire gli inviti), ad annoverare tra gli invitati per il baby shower  Bettatuttatetta e la ex collega che tutti non sopportiamo. Insomma, Bettatuttatetta, dopo un minuto che avevo inviato l'invito, già aveva detto che non veniva.
Avrà pensato che sono una demente testa di cazzo ad invitarla alla festa di una che odia e per di più che sta vivendo tutto quello che vorrebbe lei.
E vai di frustate di cilicio.
Poi, quando penso di potermi rilassare, mi arrivano richieste d'amicizia da ex che vorrei vedere cancellati dalla faccia della terra da quanto sono inutili, ignavi e dannosi.
Cos'è che non avrà capito nel mio primo rifiuto di aggiungerlo alla lista di persone che si possono fare i cazzi miei su fb?!
E infine, infine c'è lui : A dick with a small dick. Sempre lui. Dopo un anno è ancora li che ce sta a prova'.
Ora, sarà vero che le dimensioni non dovrebbero contare... se uno avesse altro da offrire. Lui è più vuoto di un sacchetto di Ruffles dopo che è passato in mano mia. Un vuoto a perdere.
In più pure possibile serial killer, nonchè campione di eiaculazione precoce.
Cioè, levati dalle balle che c'ho proprio altro (o altri) da fare.
Eh no, perchè si che ho detto che ho bisogno d'essere trombata, ma me ne vorrei accorgere di essere trombata, non vorrei doverci credere sulla fiducia (stasera sono velenosa come una serpe).
Bon. Andiamo a dormire che è meglio.
Ah! Calmezza, la nuova, sta iniziando ad uscire di testa pure lei. Olè!

lunedì 28 maggio 2012

Maledetto Nano di Guano


Spingitori, gna' fo' più! Io a questa miniatura di stronzo lo accoppo. Che sarà anche super campione di kick boxing di sto cazzo, ma una bottiglia (piena) in fronte gliela lancio. Vedi che per una volta mi viene un buona mira.
Ma come si fa a far del male a Big Fish?!
Non la posso più vedere in questo stato, mi pare tornata ai livelli di giugno scorso, all'insorgere della tragedia del tradimento.
Ma bisognerà essere delle MERDE giganti per continuare a torturarla chiamandola con balle enormi del tipo "mi deportano, ma prima che mi prendano scappo in Nevada, no anzi, Florida... Ma se mi sposi resto. Anzi, facciamo anche un pargolo".
Si, tutto nella stessa telefonata.
E poi sta con questa psycho bitch che me la minaccia, in Ebonics.
Ma perchè?!
Io lo strozzo.
Oggi piangeva di nuovo. Tra l'altro me la fa sempre andare in depression la mattina, così la giornata va tutta a puttane.
Ora vedi che, appena prendo la cittadinanza, se è ancora a rompere i coglioni qui da illegale, lo segnalo io a sto merduomo. Quarant'anni di vita sprecati. Lo rispedissero da dove è venuto a carico del destinatario.
Non so più cosa dirle di fare se non di tagliarlo di brutto, possibilmente dopo avergli urlato in faccia le peggio cose. Che se le merita tutte. Ma Big Fish è troppo per bene, ste cose non le riescono. Allora quasi, prima della bottigliata, lo insulto io per lei. Perchè m'ha rotto il cazzo a me che non c'entro nulla, figurati lei c'avrà il cuore ridotto in poltiglia.
Alla fine, visto che oggi non c'era Von Lemminge, che Raz era tornata alla normalità, che tutti potevamo quietare, questo c'ha rotto le uova nel paniere. 
Stasera, lo scazzo feroce, mi ha portato a fare quello che rimandavo da settimane, perchè c'ho il cuore tenero: sterminare il nido di vespe sul balcone. Fanculo. Pace all'anima loro. Non potevamo convivere. 
Ora vado a letto a sognare di lanciare delle bombe a mano a casa di sti due stronzi che mi torturano Big Fish.

Le piccole cose


Questo fine settimana ho deciso di mettere il piede sul freno e rallentare. Ho galoppato per giorni, prima lavoro, poi per le faccende di casa, infine il viaggio a New York. Insomma, bisognava che riposassi. Così è stato.
Venerdì, anche se esausta, sono andata a bere con Tina alle solite ore improbabili, altrimenti non ci saremmo viste fino a non so quando, visto che la nostra cena di sabato è saltata a causa sel suo coinquilino Qualcunomaiuti.
Il giorno che lo sbatterà a calci in culo fuori di casa, darò una festa. Faremo un Ass-kicking shower, visto che tanto facciamo feste per tutto...
Intanto il compleanno s'avvicina, così mi sono messa a cercare il ristorante per la cena. Manco a dirlo, quello dove volevo andare io, non ha posto per giorni. Ma vabbè. Così ho ripiegato su uno dove non sono mai stata, ma di cui ho sempre sentito buonissime recensioni. Speriamo bene...
Quest'anno, memore d'aver fatto incazzare gente per due anni consecutivi, ho deciso di invitate TUTTI. 
Fare una prenotazione per 10 persone è più complicato che aprire un conto in banca. Non solo non si può fare online, ma ho dovuto addirittura lasciargli il numero di carta di credito. Bah. Viva la fiducia.
Poi mi sono data alla raccolta indirizzi per il baby shower. Fin ora non sono millemila, se tutto va bene, a metà settimana, gli inviti dovrebbero essere pronti e spediti, poi ci dedicheremo al menù.
Stamattina, quando sono scesa a buttare la spazzatura, ho visto che avevo qualcosa nella cassetta delle lettere. Ho aperto ed era un campanello per la bici. Lo desideravo tanto. Tra l'altro c'ha pure uno dei miei soggetti preferiti sopra.
Sapete chi me l'ha lasciato nella cassetta?
Raz.
Raz che venerdì mi ha comprato un bagel con lox smear, che ha detto a Big Fish che ci stamalissimo perchè io ora la odio.
Big Fish le ha detto di chiedermi scusa. Chiaramente non è accaduto.
Io non l'ho presa a parole, non le ho tenuto musi, solo non ho scherzato come al solito.
Ma io le sue scuse manco le vorrei. Quando qualcuno mi fa qualcosa così, poi, anche se l'amicizia non finisce, il rapporto cambia, perchè io non dimentico. Sarò fatta male.
Il resto del fine settimana l'ho passato a montare il campanello, coccolare i gatti, fare il minestrone e un po' di giardinaggio da balcone.
Ho comprato un'altro di quei vasi d'appendere che fanno tanto New Orleans e ci ho messo dentro la begonia.
Mi sono anche disfatta di due kg di beads, anche se, me ne sarei dovuta disfare del doppio... Chissà, c'ho in mente di fare chissà che progetti con quelle che ho tenuto... direi che è il primo sintomo di hoarding... andiamo bene andiamo :(
Verso le 5 sono andata da Bride to be che mi aveva invitata alla grigliata. C'era anche Asso Piglia Tutto e l'Amico Cotta. Ho visto anche Geppo, il quale mi pareva molto contento oggi e mi ha fatto molto piacere.
Alla fine sono andata da Mimi's a bere con Asso.
Una serata piacevole.
Le ore che ho trascorso a casa a cazzeggiare le ho passate a guardare the killing online. So che dovrei guardare la versione originale in danese, vuoi mai che impari un po' di danese, invece mi sono impigrita come gli americani (sto mutando geneticamente) e ho guardato la versione U.S.A. che hanno su netflix.
Ve lo consiglio se vi piacciono il polizieschi un po' cerebrali.
Ora che mi sono riposata, credo che sia il momento di ricominciare a darla via come non fosse mia. Anche perchè dai, per il compleanno, almeno uno bell'uomo, tu, destino infame, lo vorrai mettere sulla mia strada?!
Ecco, destino avvisato,  mezzo salvato.
Allerta pure il karma, che anche quello è in debito.
Che poi, due colpi alla festeggiata non si rifiutano mai no?

giovedì 24 maggio 2012

Le parole che non t'ho detto... Ovvero, ma vaffanculo va!

Drama. 
Sennò non ero io.
Eh si che la mattina mi si era già palesata difficile alle 6:44, mentre io cercavo di dormire, mentre i crampi cercavano di buttarmi giù dal letto.
Non immaginavo, tuttavia, sta storiazza che poi è successa.
Dovete sapere che, ieri, dopo lavoro, sono andata da Raz a conoscere sua madre e la nipote che erano in visita. Dovevo ringraziare delle pesche e cipolle che mi aveva portato dalla Georgia e mi faceva anche piacere incontrarla.
Ecco.
Non ci fossi mai andata, forse oggi, la storiazza, non sarebbe successa.
Insomma: sapete che Raz ha lasciato a Geppo la sua metà della casa quando hanno deciso di lasciarsi. Ecco. Lei non ha niente, niente mobili, niente utensili, niente letto. Il nulla. Ah, si, ha un futon, ma nell'appartamento dove sta Geppo, quindi inutile.
Credevo, fino a stamattina, avesse anche un tavolo con 4 sedie che, giuro che me l'ha detto lei, Geppo le aveva fabbricato per il suo compleanno.
Dunque, siccome non ha niente, viveva nel dramma di non sapere dove mettere la roba da mangiare o da bere in caso avesse avuto ospiti.
Sia io che Big Fish abbiamo cercato in vano di prestarle piatti. No perchè no.
Di plastica? No.
Allora abbiamo detto comprane un paio non usa e getta. No, perchè non voglio spendere e accumulare che mi traferisco a N.Y.
Allora abbiamo cercato di farglieli comprare da battaglia che poi li può lasciare qui. No perchè se li compro li voglio belli.
Vabbè, stai senza, pace!
Ieri arrivo da lei, mi vuole mostrare i suoi acquisti e comincia: 2 piatti.
Ecco. Avete presente i piatti che si fanno alle elementari? 
Cioè, che io non sia brava a mascherare quello che penso lo sa anche lei. Quindi non c'ho manco provato a dire "belli!", ma ho detto: se sapevo che ti piacevano decorati così, te li potevo fare io (non era "ma così li so fare anche io!" no. Era un offerta di farli a suo gusto).
Diciamo che, da tutta sta pignoleria che aveva nella scelta della stoviglia, mi sarei aspettata qualcosa tipo Flora Danica o Georg Jensen, da vendersi una cornea per comprarne due. Invece no.
Poi mi fa vedere il bicchiere dicendomi:- ora mi dirai che mi puoi fare anche questo?
E io: -no, il bicchiere no, ma visto che me lo chiedi, effettivamente le decorazioni che ci sono sopra si. Ho fatto pittura su vetro.-
-Ah ma quello era cent'anni fa!- (Before the Storm in effetti)
-Si, ma alcuni anni fa ho decorato e venduto (schiavizzata da Mangusta) palline in vetro soffiato per l'albero di natale.-
Ecco, la discussione finisce li. Mi pareva una cosa sullo scherzo.
Stamattina arrivo a lavoro e, dal nulla, inizia un discorso tra lei, me e la nuova, che chiamerò Calmezza, riguardo al bisogno di Raz di comprare un tavolo nuovo.
Lei vorrebbe quello che Geppo sta vendendo, ha pure ritrattato dicendo che non era il suo. Io le ho detto, visto che piange miseria, che, se non può comprarlo, io potrei fargliene uno.
Ecco, tu, povera scema, pensi di fare del bene, invece no.
Da li è stata un'escalation di cattiverie: mi ha ritirato fuori la storia dei piatti e del bicchiere, mi ha accusata di credere di sapere fare tutto e di non aver mai provato di saper fare nulla, di aver detto che io le potrei fare un tavolo migliore di quello fatto da Geppo, che devo portarle le foto dei miei lavori se voglio che ci creda, che se sono così brava a fare decori perchè non faccio domanda al negozio dove ha comprato i piatti.
A questo ho risposto dicendo che: non le offrirò mai più di farle nulla, che la foto non ce l'ho manco dei miei genitori essendo espatriata con l'essenziale per trovar lavoro e che la domanda al negozio la facevo e, se mi prendevano, lei mi comprava la bici, cercando di mantenermi scherzosa, visto che il tono andava peggiorando.
Alchè lei mi dice che io non verrei nemmeno considerata visto che non ho una qualifica, non ho un diploma e loro di me non sanno che farsene.
Ah! Al mio rifiuto di mettermi li a fare uno scarabocchio, mi ha anche accusata di aver detto di essere meglio del Pittore a disegnare e che sono stata altamente maleducata nel fare quella affermazione (tra l'altro MAI pronunciata da me).
In tutto questo c'era Big Fish che diceva, vabbè, adesso basta, chiudiamo qui. Io infatti ho smesso di parlare dicendo che sennò finiva in lite.
Lei s'è messa il silenziatore e non ha più detto nulla a nessuno per il resto della giornata. Alle 5 (mai successo), è andata via senza salutare.
Ora io che faccio?
No perchè io mi sono offesa anche se cerco di fare la persona superiore.
Mi attacca su ogni cosa che mi metto addosso, ogni persona con cui trombo, ogni bar in cui vado. Se una critica così a zero, deve anche imparare a ricevere dei pareri non positivi su i suoi acquisti. Perchè questo è il problema. 
Big Fish sostiene che sia perchè Geppo è stato sfrattato e non le parlerà più una volta che cambia casa.
Sia come sia, io non credo di aver meritato queste cattiverie senza motivo e sono incazzata come una iena.
Rimane il fatto che non credo di dover provare nulla a nessuno, ma è vero che ho fatto il liceo artistico e non ero una schiappa, quindi sono stata usata dai professori per diversi progetti al di fuori della scuola, tra cui anche piatti di ceramica. Non è colpa mia se abito ad uno sputo da una delle capitali della ceramica d'artista e gli studenti vengono reclutati a far quello. 
Che sono brava ad assemblare e costruire lo sa, visto che mi chiede sempre aiuto  quando ce n'è bisogno.
I miei disegni glieli farei vedere tutti, non fossero arrotolati a decine in quel di Sann-a a casa dei miei dall'altra parte dell'oceano.
Ma poi mi dico che non sarebbe contenta manco così, perchè una polemica, non la pianta mai, non è mai soddisfatta, lei vuole la lite, io no. Io vorrei più una mazza da baseball.
p.s. Mi sono anche dimenticata di dire che di diplomi ne ho 3, tutti artistici. Non so, forse non sono abbastanza.

mercoledì 23 maggio 2012

L'attenuante universale

Oggi ero di nuovo alle prese con l'organizzazione del baby shower.
Mentre sniffavo solventi da 7 ore, ho iniziato ad avere pensieri e riflessioni sulla mattinata ed altro.
Visto che abbiamo una data ed un luogo, abbiamo deciso che si doveva dire a Bride to be che le facevamo sta minchia di festa e che lei deve un po' darsi una mossa e farci avere sto registry e una listazza delle persone che vorrebbe invitare (che mancano due settimane e sti americani sono sempre super ultra impegnati un mese per l'altro... vorrai mica dirglielo il giorno prima no?).
Bene. Inalo e rifletto.
Mentre penso m'arriva un messaggio della Hooper (che, per chi non se lo ricordasse, è la padrona del Kerry). Siccome lei e Miss Piggy (la figlia) si sono unite all'organizzazione, mi chiedeva se mi fossi ricordata di aggiungere Ubriachezza Molesta (ex collega e regular al Kerry) e Bettatuttatetta alla lista degli invitati.
Ecco.
Da li...
Ubriachezza Molesta, anche se non fosse che tutti la vorrebbero uccidere tra i colleghi invitati, non verrebbe lo stesso, visto che s'è scampata almeno già altre 3 baby showers da quando la conosco, e capisco anche le motivazioni.
Bettatuttatetta... eh... come dire... non è che tra lei e Bride to be scorra buon sangue. O meglio, non scorre a senso unico, visto che Bettatuttatetta è ancora abbastanza incarognita per qualcosa che non so se lei sappia di per certo, ma che io so... e se lo so io che sono arrivata per ultima... mi sa che lo sa anche lei.
Ed ecco qui che vi svelo il titolo molto criptico del post.
Dovete sapere che, Bettatuttatetta, è stata per 2 anni con Unstable, ex barista del Kerry, grande amore della sua vita. L'ha aspettato per anni, stracciandosi il cuore lei, e i coglioni noi, perchè lui è proprio unstable di nome e di fatto e non s'è più ripreso dopo Katrina.
Bettatuttatetta e Bride to be erano amiche, non fosse per altro che ci vivevano a sto cazzo di Kerry prima di Katrina e anche dopo...
Bene. Un giorno, anni fa, Bride to be mi dice: - sai, ho trombato con Unstable- 
Io sbianco.
Lei: - no ma sono passati tanti anni-
Io spero che intenda qualcosa tipo 15.
Lei: - era dopo che s'era mollato con Bettatuttatetta.-
Io penso quello che state pensando tutti.
Lei: But it was after the storm!
Ah ecco.
Allora va bene.
Questa è la stessa cosa che mi ha detto dopo avermi confidato che s'è fatta pure Unbreakable, sposato con una sua amica. La scusa è stata: but it was after the storm.
E così una serie infinita di volte.
Ma Bride to be non è l'unica. Sta cazzo di storm ha proprio fatto da spartiacque. Qui non c'è A.D. o b.C. Qui c'è Before the storm e After the storm.
Sta storm ha avuto più successo del calcio in culo ad Eva ed Adamo nel lavare via i peccati, tutto quello che è successo prima o per un certo periodo seguente alla catastrofe, è stato tutto perdonato:
Mi facevo delle pere... but it was after the storm eh!
Ho svaligiato  un supermercato, but it was right after the storm.
Spacciavo droga nel quartiere francese, but that was before the storm.
L'ho buttata in culo a tutte le mie amiche trombandomi i loro fidanzati e mariti mentre erano evacuate, ma era after the storm, quindi non vale essere chiamata troione.
Insomma che, a volte, vorrei averci anche io un'attenuante di sto genere, invece no.
Tanto di cappello a chi è rimasto durante la catastrofe, però, insomma, non è che sia l'uragano che toglie i peccati dal mondo eh! Non è che per la disperazione si dovessero fare cose normalmente imperdonabili alle persone che si fidano di te... 
Però è una scusa originale, devo ammeterlo.
Insomma, only in N'awlins.




martedì 22 maggio 2012

Amici amici... amici un cazzo.

Riprendiamo con la vena vagamente polemica che un po'  mi manca.
Come sapete, Bride to be, ora è anche Mom to be. Manca poco, non pochissimo, ma poco. Infatti, il primo agosto, ha la scadenza del termine.
Ora: siamo negli Stati Uniti, qui, usa fare il baby shower. Non ci sono cazzi. Bisogna averlo.
Tra l'altro lo trovo una cosa meravigliosa perchè fa si che tu, futura mamma, ti risparmi un bel po' di soldi, visto che prepari una lista di cose che ti servono e, i tuoi amici, te le comprano.
Bene.
Ecco. Io, da quando sono qui, mi sono già fatta carico di numerosi baby showers. 
Essendo che sono zitella e probabilmente con scarsissime possibilità di avere figli, io, un baby shower, bridal shower, bachelorette party, cazzi e mazzi, non si sa se l'avrò mai. In compenso, mi prodigo sempre per gli altri, vuoi mai che il karma noti e batta un colpo...
Ma arriviamo al nocciolo della questione.
Io, a Bride to be, non so se s'è capito, ma, quando non è psycho pregnant, o non in prossimità di Community Property, io, a Bride to be, ci tengo.
T'è! L'ho detto.
Che non sia brava a coltivare le amicizie femminili me l'aveva accennato dall'inizio.
Però pensavo che un po' esagerasse.
Invece no.
Era onesta.
Infatti, Bride to be, ha molti più amici uomini, per ovvie ragioni che voi già conoscete.
Purtroppo, tutte ste cazzo di feste, che una (se non si tratta della sottoscritta) nella vita americana ha, ebbene, TUTTE, vengono date dalle amiche o parenti stretti.
Il fatto che di amiche non ne abbia molte l'abbiamo appurato. Vedi che però non c'ha manco di famiglia.
Essì. Pure la madre di Bride to be, ora come ora, s'è data alla macchia. Infatti è dal matrimonio che non viene a trovarla e non pensa che riuscirà a venire fino alla nascita del pargolo. Essì che non è che se la sta grattando in qualche angolo d'America, bensì si sta trasferendo da DC in Florida ad aiutare il fratello di Bride to be che ha appena divorziato e possiede 5 pargoli tutti in tenera età.
Allora, tirando le somme, chi rimane ad organizzare sta festa?!
Che vuoi dirle che non gliela facciamo?!
Ennò cazzo.
Bene. Così, esattamente come è stato per il bachelorette party, le coworkers, Spicy in testa, hanno deciso che sto baby shower s'ha da fare.
Così è da ieri che scrivo mille mila messaggi a destra e manca cercando una location (che io, nel bilocale con scala, non credo di poterci fare entrare 30 persone comode comode).
Alla fine lo faremo al Kerry. Location che non è quella del baby shower tradizionale, ma questa non è una città normale e nemmeno Bride to be è normale, quindi credo che andrà bene.
Però, voglio dire questo: noi la festa d'addio al nubilato te l'abbiamo fatta (che quasi c'hai paccato il giorno stesso), il baby shower te lo facciamo pure, però, TU, il giorno del matrimonio in comune, non ce l'hai manco detto. No ecco. Non è che volessi farti da testimone o chissà cosa, però dircelo...
M'hai mandato un messaggio il pomeriggio per avvertirmi, a cose fatte, dicendomi che il mio vicino di casa era li a sposarsi pure lui.
Evvabbè. Va bene, avevi paura che ti jazzassimo, ok. Però non puoi aver chiesto a quella super flake di Trenomi di farti da testimone. 
Non a lei. Ti prego.
Chiedilo a chiunque, ma non ad una che ti tira un pacco dietro l'altro da ANNI. Che quando ne hai bisogno ti dice che c'è e poi si da alla macchia.
No dai. 
NO.
Anche al bachelorette party ha paccato a 2 ore dalla cena. 
Se questa è Amicizia, minchia allora chissà che idea c'ha di conoscenza...
Così oggi mi sono trovata a riflettere sui i miei di amici amici... amici un cazzo. Che per fortuna ne ho pochi, ma quelli che ho sono da Oscar.
Alla fine, strafatta di solventi, sono arrivata a casa, ho aperto fb e ho trovato un messaggio. Un articolo di giornale scritto da Colleen. Bellissimo. Subito non ho capito perchè me l'avesse mandato, poi ho letto il mio nome: per lei sono una delle ragioni per venire a NOLA. Me, capite, me! Che mi conosce da così poco. Il mio nome citato sul giornale. Emozione (parevo il Tenerone del Drive in). Allora mi sono detta che, per tutti gli amici merde che ho trovato nella vita, ce ne sono sempre di nuovi che ti ripagano dell'affetto e ti fanno sentire importante e allora via l'incazzatura e sotto con in preparativi per la festa.

domenica 20 maggio 2012

The secret weave society

Non vengo da una città con un altro tasso d'immigrazione africana femminile e ero, fino alla settimana scorsa, completamente ignorante in materia di capelli afro.
Vero è che, nella vicina Genova, e anche a Firenze ora che ci penso, avevo visto più e più volte, negozietti gestiti da africani che vendevano strani intrugli liscianti per donne dal capello crespo.
Sapevo che ci volevano prodotti diversi, ma non avevo manco immaginato quanto diversi.
Ma partiamo dal principio.
Come tutte saprete, New Orleans è, per il 70%, black.
Io abito proprio sul confine tra il quartiere misto bianco e quello che più nero non si può. Da questo ne deriva che sono circondata da negozi che trattano generi quasi prettamente afro americani.
Tra questi esercizi spicca senza dubbio l'hair supply store: un capannone gigantesco pieno di scaffali con prodotti per capelli.
Ma non per tutti i generi di capelli. Infatti, per i miei, non c'è una beata cippa di minchia. Ci compro soltanto il developer per la tinta, ma inizio a pensare che pure quello non sia proprio universale...
Oltre ai prodotti tipo balsamo e shampoo, hanno anche parrucche, trucchi (compro anche quelli perchè sono meravigliosi!), bandane, mollette e fermagli... ma, soprattutto, hanno TONS of WEAVES.
Ora, alzi la mano chi sa cos'è una weave.
Vi prego ditemi che non ero l'unica a vivere nella più completa ignoranza...
Mi sono sempre chiesta come tutte le attrici e cantanti afro americane potessero avere delle chiome tanto lisce e fluenti. Roba che il mio capello a spaghetto si vergogna.
Le parrucche le riconosco, si vedono, ma queste non hanno parrucche. Paiono proprio capelli loro!
E da li il mistero.
Che le treccine fossero extensions attaccate ai capelli naturali lo sapevo. Che ci volessero ore e ore a metterle su... non proprio, o almeno, non credevo ci volessero 7-10 ore...
Quello di cui proprio non avevo idea era di come queste donne potessero trasformare il loro vello afro in capello caucasico.
Una sera ero con Colleen e Tina. Colleen stava istruendo Tina su dove andare dal parrucchiere qui a NOLA (pare sia difficilissimo trovare un parruccone bravo a relax black hair). Mentre ascoltavo le descrizioni ho iniziato ad avere domande. Sempre più specifiche... Così, Colleen mi dice: - you should watch Good Hair, that mother fucker (Chris Rock) gave away all of our secrets in that movie.-
E così ho fatto.
Se anche voi siete curiosi di sapere come si passa da crespo a liscio perfetto e voluminoso in un giorno, vi prego di guardarlo.
E' un documentario, ma è molto divertente. Purtroppo ci ho visto anche un lato tristissimo, perchè, per uniformarsi all'idea di bellezza occidentale, queste donne si sottopongono a delle vere e proprie torture a pagamento, e che pagamento! Le parrucchiere fanno pure dei prestiti alle clienti così che si possano comprare le weaves a rate!
Sti cazzi ho pensato.
Io, $1000 per i miei capelli, non so se ce li spenderei, ma manco in un anno, altro che ogni tot di mesi!
Insomma che, tra relaxers che sciolgono lattine di alluminio, weaves con capelli indiani provenienti dalle donazioni ai templi e parrucchieri che si sfidano conciati da circo su un palco, ho avuto delle illuminazioni mica da poco.
Grandissimo rispetto per le donne afro americane, che io, che vado dal parrucco 2 volte all'anno, mi lamento per l'attesa. Dilettante che non sono altro.
Grande rispetto anche per l'uomo delle donne afro americane portatrici di weaves, che oltre che a contribuire alle spese di... costruzione, non può manco permettersi di toccarle i capelli, pena mazzate di black mama... (che pare siano peggio di quelle di una donna partenopea veracemente incazzata).
Se qualcuno lo guardasse, vi prego di lasciarmi le vostre opinioni al riguardo.

mercoledì 16 maggio 2012

Risate a denti stretti

Sono cotta.
Ieri non ho scritto, scusate se latito anche dal commentare i vostri post (che comunque leggo), ma sto facendo più ore del solito a lavoro, cercando di recuperare quei due giorni di ferie della settimana scorsa.
Però avevo promesso le foto. Che sono bruttissime ed insignificanti. Anche poche direi, visto che si galoppava manco stessimo inseguendo una dilingenza nel Far West...
Mavabbè, it is what it is, quindi ve le piazzo qui, messe alla cazzo come al solito.
 Le prime due si commentano da sole. La prima era la mia bagel con lox and cream cheese, che era da quando Silvia aveva postato la sua che me la sognavo di notte.
L'altra era la bagel di Sharlene, che ho assaggiato senza troppi complimenti e non era niente male (bacon, eggs and cheese).
L'unico posto dove ho scattato di più è stato il giardino botanico, Purtroppo ho perso la fioritura dei ciliegi, ma ho visto comunque dei fiori molto belli.
Più sotto passiamo ad altro cibo, per l'esattezza. dim sum.
Per la prima volta nella mia vita sono stata circon
data da asiatici, non ho nemmeno ordinato perchè i camerieri parlavano cinese. Lingua che io non mastico... Il cibo era tutto buono, non ho assaggiato solo due cose, una perchè pareva una versione cinese della pasta alfredo ma a base d'amido, l'altra erano i chicken feet, che un giorno proverò, ma domenica non era il momento giusto. Il tutto pensavo mi sarebbe costato il solito viagio a mercato nero per vendere organi, invece, il conto era di solo 13 dollari. Ammazza sti cinesi!
Ho fatto anche delle foto con le bloggers, ma abbiamo stabilito di non postarle e quindi rispetterò il patto (peccato perchè sono tanto belline :)).
Ho mangiato come un porcello da fare allo spiedo. Ho anche provveduto a comprarmi qualcosa per l'estate, visto che qui, negozi, non ce ne sono molti
Sono anche riuscita a perdermi in metropolitana, solo io posso riuscire a trovarmi in queste situazioni fantoziane in qualunque luogo del mondo io mi trovi. Insomma, che non sarei stata io se non mi fossi riuscita ad incazzare col prossimo anche in vacanza, così ho provveduto subito e mi sono incarognita per il problema linea G.
Meno male che Alice e Donna con fuso non mi hanno abbandonata, ma mi hanno anzi aspettato con pazienza. Grazie! :)
L'ultima foto e parte dell'album "abbiffine di sushi". Perchè, domenica, sono andata a vedere  Jiro dreams of sushi e dopo ci siamo fiondate al giappo di fiducia di Shar a magna' come non ci fosse un domani.
Infine, perchè a me i resoconti così non riescono bene, vorrei parlarvi di una delle cose che mi suscita più ilarità in questo paese: i nomi.
L'ispirazione è nata leggendo la targhetta dalla ho
stess di turno. Ho riso sotto i baffi, da sola come una deficiente, per almeno 15 minuti.
Premetto che, non so se lo sapete, ma gli afro americani hanno una passione per l'SH. La mettono OVUNQUE. Infatti, Tina, il mio nome lo pronuncia con SH.
 Il perchè non si sa. Ma ritorniamo all'hostess refiosa. Come si chiamava?! SHENATA.
 Che lo so che per loro non vuol dire quello che vuol dire per noi, ma m'ha fatto morirere dal ridere lo stesso.
Questo mi ha ricordato di quanto sono infantile e delle battute che mi venivano in mente quando la
voravo in Cali, roba tipo: "fai Preston che siamo in ritardo!" e "attento che Scott!" e "io me ne Andrej".
Ecco. Quando dico che sono scema, è perchè lo sono , ora ne avete le prove. LOL
Ieri sera è stata una serata depression a mille: 1. ho guardato li ultimi due episodi (finalmente) di desperate housewives, 2. ho comprato il biglietto aereo per l'Italia.
Credo di avere comprato il biglietto perchè, il fatto che il telefilm finisse per sempre, non mi aveva rattristato affatto, e mi sentivo in colpa... dopo tutti questi anni... manco una smorfia di dolore ai titoli di coda. Così, per farmi del male, ho deciso di comprare il biglietto.
Ho fatto un po' di ricerca e ho notato che i prezzi sono lievitati di $200 in una settimana. Così mi sono decisa a comprare il primo decente che avessi trovato. Da li, ho rischiato l'infarto.
Concedetemi di dire STI STRACAZZI.
Ma quando potranno ancora salire sti biglietti? Ma CHI si può permettere di volare a sti prezzi?! Io no. Basta! Chiudo bottega, appendo la valigia al chiodo e ciao. Se i miei mi vorranno vedere verrano loro.
$1649.
Lo riscrivo in lettere come negli assegni: milleseicentoquarantanove dollari.
PORCA PUTTANAZZA.
Oggi ho pensato di fare come Prego, di tornare a casa e di postare su fb che avevo bisogno di una donazione.
Altro che comprarmi la bici e, mi sa anche, altro che domanda di cittadinanza! Mi ci vorrà tutta a non morire di fame fino al 20 giugno...

martedì 15 maggio 2012

Le cose che abbiamo in comune

Sono tornata. Sana e salva.
Per chi avesse nutrito curiosità riguardo al comitato di benvenuto organizzato dalle blatte che vivono nel palazzo, ecco cosa ho trovato al mio ritorno, sempre nella vasca da bagno, ovviamente.
Si era suicidata perchè non poteva più vivere senza di me, così ha lasciato scritto.
Il fine settimana è andato bene, l'unico problema è che ora sono più stanca di quando sono partita.
Eh si. Io non c'ho le tempistiche newyorkesi. Io c'ho quelle italiane+newoleaniane, quindi, se mi muovo un po' più veloce di un bradipo, mi sfinisco.
Ero anche partita bardata da inverno del Deep South ed invece faceva caldo! Mi pareva d'avere i piedi dentro delle teiere bollenti durante le scarpinate sotto il sole.
Ma c'ho nonostante, è andata benissimo.
Signore a Signori, ho incontrato ben TRE di voi, con rispettivi consortidi. 
Bello, anzi: bellisssssssimo!
Di come ci si sia riconosciuti non lo so, anzi, Basilico and Ketchup l'ha riconosciuta la mia amica Sharlene, nonostante anche lei non avesse un minimo indizio. Miracoli di Bloggers.
Alice e Donna con Fuso le ho viste ben due volte, a dire il vero, Mi l'ho incontrata 3.
Durante queste chiacchiere dal vivo , sono emersi alcuni punti in comune di cui non avevo idea.
Uno su tutti, a cui aggiungo pure Silvia Pareschi visto che l'ho letto sul suo blog, è l'avversione per cellulare.
Cioè: nessuna di noi ha uno smart phone strafigo di quelli che fra un po' ci fai anche il caffè. Anzi, alcune fanno proprio senza (che è una liberazione).
Sono stata proprio felice di vederle, davvero davvero.
Innanzi tutto, parlare, con persone che si conoscono, in italiano, dal vivo, non ha davvero prezzo.
Poi ho finalmente riso di cuore. Mi sono anche quasi strozzata con la pizza, ma mi sono proprio divertita.
Non è tragico scoprire di non ridere mai così di gusto con gli amici di qui?
Poi, dare una voce, completamente diversa a quella narrante che sento nella mia testa quando leggo i loro post, è  stato meraviglioso.
Insomma, il confronto diretto m'è garbato parecchio, se non si fosse capito.
Peccato per non essere riusciti a vedersi anche con Gianluca e Caterina, speriamo di riuscire presto.
Questa era la prima parte del racconto, domani posterò le foto del viaggio con altre chicche tra cui: io che mi perdo in metro facendomi venire uno sc-ciopone di nervoso, food coma da dim sum e nomi improponibili.

mercoledì 9 maggio 2012

La Ale va in vacanza

Il giorno è quasi giunto, ancora 48 ore e poi sarò in quel di N.Y.C. :)
Bloggers della costa est, arrivo! 
Avevo anticipato settimane fa che sarei andata a fare questa visita e speravo di poter incontrare qualcuno di voi. Due le ho già arraffate, trattasi delle bene amate donna con fuso e Alice.
Rimarrò nella Grande Mela da venerdì 11 a lunedì 14, se ci siete, battete un colpo.
La mia email è da qualche parte sul blog, ma, quando serve, uno non la trova mai, allora ve la metto qui, così sapete dove trovarmi per i dettagli: spicy.ginger.ale@gmail.com
Non sapete quanto sia contenta di non dover andare a lavoro per ben due giorni! 
Come faranno?! Si lasceranno morire nella rumenta e nel lurido?
Vabbè dai, che Big Fish e Raz puliscono, il bagno e la cucina di sicuro, il resto... anche loro sono diventate un po' pigre, però l'essenziale lo fanno bene.
Sono un po' in ansia per le vespe, non sono ancora riuscita a comprare sto spray miracoloso che le fa cadere stecchite all'istante. A dire il vero, forse, procrastino perchè mi spiace farle fuori.
Ciò nonostante mi chiedo cosa troverò lunedì sera al mio ritorno... Che qui mi ci manca di sedermi sul cesso e di avere un nido di serpenti di mare che mi morde il culo a tradimento e poi le ho viste tutte. 
Ma da dove spuntano tutte ste creature preistoriche?!
L'altra sera ho fatto fuori un altro bagarozzo del cretaceo. Ero sul letto e sentivo sbanattare nella vasca. Era un rumore di qualcosa di pesante... ho pensato che uno dei miei mici randagi si fosse intrufolato di sopra (a volte i gatti mi si buttano nella vasca per trovare un po' di refrigerio). Poi però mi sono ricordata che abito a New Orleans e ho preso la bombola di Raid formato famiglia americana e zac! L'ho subito gasato. Era così grosso che, con le antenne, superva quasi il palmo della mia mano. Bleah!.
Per porre fine a questo post un po' privo di senso, torno in tema New York e vi chiedo: avete guardato Girls? 
Se non l'avete ancora visto, donne all'ascolto, vedetelo, perchè è tra l'assurdo veritiero e il divertente, specialmente l'ultima puntata con le sopracciglia di Hanna... Forse è quella la mia soluzione al diradamento dell'arcata ;)
A presto miei Spingitori!


martedì 8 maggio 2012

Aridajè!

E' martedì e già mi girano i coglioni come se fosse venerdì.
Innanzi tutto la gente si facesse un po' i cazzi suoi. Si vabbè, lo so, è un'utopia più grande della pace nel mondo, però lasciatemi sfogare.
Ma quanto sarà annoiata Bride to be per passare tutto il tempo a leggere i miei status su fb?! Moltissimo direi.
Che non c'è problema se uno li legge e magari commenta con assiduità, ma qui la questione si sta facendo preoccupante.
Non solo li legge, ma, essendo quasi tutti in italiano, li traduce pure. Ecco. Il dramma è che lei pensa che io stia parlando di Community Property. 
Si, sempre lui.
A' Bride to be, datte pace!
Questa mi fa gli interrogatori quando arrivo a lavoro! Lunedì, siccome ero in ritardo, l'ha fatto a Big Fish, per sapere se sapeva di cosa parlavo nello status.
N.B. che ho scritto una roba stragenerica del tipo: Forse questa volta ho imparato la lezione. Forse.
Lei, in questo, c'ha letto: Community Property me ne sta dando a metri.
Perchè questo sia un problema non lo so. E' sposata con l'uomo dei suoi sogni, è incinta ed ha una casa di proprietà.
E allora? Che io la dia via come non fosse mia non credo sia affar suo visti anche i suoi precedenti, e che la dia o no a CP è affar suo ancora meno del primo.
Ma che c'avrà st'uomo?! Saranno feromoni perchè a vederlo non è sto splendore, manco per niente.
Eh si che Madre Natura ha rispettato le proporzioni e lui è stato fortunato essendo alto 2 metri, però basta. Cioè finito li il fascino di CP.
Proseguiamo perchè questo non è che l'inizio dello scazzo cosmico di questa settimana.
Ieri ho pulito tutto il giorno.
Sono arrivata la mattina e mi sono fatta le faccende che mi toccavano venerdì pomeriggio. Bene.
Poi scopro di essere assegnata alla cucina questa settimana. A me piace essere cucina, quello che non mi piace è esserlo la settimana dopo Prego.
Quella non fa un cazzo. Ma proprio una cippa di minchia. Non pulisce NIENTE, ma sporca tantissimo.
Ieri mattina arrivo in contemporanea, appena entro, lei, invece di andare a lavorare, prende i cereali, il latte e agguanta una scodella per fare colazione.
Ah vabbè. Beata lei che si può fare 50 pause al giorno e una pure prima di cominciare.
A pranzo vedo che la scodella è ancora nel lavandino con il cucchiaio e dell'acqua.
Lei dice: - ah qualcuno non ha lavato bene la scodella dove ho fatto colazione, c'erano dei residui di zuppa, così l'ho messa a mollo.- 
Erano le 12.
Ieri sera, alle 18, era ancora li, in mezzo ai coglioni, visto che dovevo pulire il lavandino.
Stamattina non s'era mossa.
A pranzo neppure.
Alchè m'è scattata la molla passive-aggressive. Agguanto carta e penna e scrivo:
"Alla persona che ci lasciato qui ieri, ti prego, lavaci prima che facciamo la muffa per favore. Grazie!  Firmato la Scodella e le posate".
Poi l'ho messa li, davanti alle stoviglie sporche.
Bene. Le posate non erano tutte di Prego, ma anche di Von Lemminge, la quale non lava mia una sega.
Ebbene, oggi, dopo il mio biglietto, l'ho vista lavarle scazzatissima.
Prego no. Prego non l'ha proprio nemmeno toccate le sue.
E io mi chiedo: ma invece di giocare con quel cazzo di droid e di importunarci con le tue minchiate che nessuno vuole sentire mentre siamo a tavola, pulire? Pulire la tua roba, no?! Fatica?
La odio.
Giuro.
Il cesso non lo pulisce, la cucina non la pulisce, i bidoni non li tocca.
Io la voglio vedere morta.
E' capace solo di lamentarsi di problemi che s'è creata lei.
Ma non è finita qui. 
Sempre riguardo alle pulizie (che anche io non devo aver di meglio a cui pensare per impuntarmi così tanto), decido di passare l'aspirapolvere di sopra, che il laboratorio pare una casa abbandonata di una fil sui fantasmi dalla polvere che c'è.
Inizio. L'aspirapolvere rantolava, roba che io, in preda ad una crisi d'asma, avrei risucchiato più polvere. Decido di guardare il filtro, cosa che non fa mai nessuno. Il sacco era talmente pieno che la polvere era nel tubo.
Ora, perchè me ne accorgo io ora e non l'ultima persona che l'ha usata?! 
Allora mettiti a pulire il tutto con gente che ti dice: ma perchè lo fai? no dai, lascia stare...
Lascia stare?! Quando cammino lascio le impronte dalla polvere che c'è, per non parlare di tutte le altre cose. Che se a noi casca qualcosa a terra mica lo raccogliamo eh. No no! Lasciamo li finchè la scema di turno con ocd non lo raccatta. C'abbiamo i sorci da quanto siamo luridi.
Infine, dopo essere stata chiusa dentro il laboratorio con scatto d'allarme da infarto, torno a casa alla 7:30.
Mentre do recatto ai mici e alle piante mi cade l'occhio su qualcosa. 
Oddio MUOIO. C'ho 20 vespe che lavorano alacremente per costruire un nido sotto il corrimano del balcone. 
Ma perchè non l'avete fatto 2 metri più in la brutte stronze che così lo doveva togliere il vicino scassa cazzi?!
Vado a dormire che è meglio.

lunedì 7 maggio 2012

Holy Guacamole!

Oggi mi sento di dover divulgare un verbo qualsiasi... tanto per cambiare si tratta di cibo.
Il post è stato ispirato dalla mia ricerca della ricetta "originale" della carbonara.
Ho trovato una tizia romana trapiantata a Dublino la quale scrisse un post molto estremista sugli ingredienti da usare.
Premesso che ognuno è libero di fare un po' come cazzo gli pare, l'unica regola che credo debba essere osservata quando si tratta di piatti tipici così conosciuti è questa: goditi pure la tua creazione quando te la devi mangiare te, ma non la propinare MAI a quegli ospiti che provengono dalla zona d'origine del piatto.
Lo dico perchè, quando mi si serve del pesto, generalmente dicendomi "come lo faccio io non lo fa nessuno" (e io penso: e meno male!), mi vengono sempre degli attacchi di panico.
Perchè si che pure in Liguria abbiamo diverse versioni di pesto, ma sono tutte molto simili e altrettanto buone. Sono talmente attaccata alla mia idea di pesto d.o.c. che, a volte, quando mia amadre è svogliata, le dico, piuttosto che farlo alla cazzo, lo compriamo dalla Marietta, che preferisco il suo a uno venuto male.
Ma andiamo oltre, perchè il vero motivo del post è il guacamole.
Eh si, pure in California ho imparato qualcosa di essenziale dal punto di vista culinario.
E' vero che non si fa un uso smodato di avocado in Italia, ma ritengo che sia giusto diffondere il verbo del buon guacamole all'interno dei confini del Bel Paese.
Premetto che mi tocca diffonderlo pure qui perchè la gente non sa proprio come si prepari.
Si lo so, non sono messicana, però ho vissuto a cibo messicano per quasi 3 anni, ed era autentico, quindi me la sento di diffondere il verbo perchè mi è stato chiesto più volte come si prepari.
Non dirò che cosa mi fa inorridire o cosa sia sbagliato nelle altre ricette, mi limiterò a metterne una che vi farà felici e toglierà ogni dubbio a chi non è mai riuscito ad assaggiare un guacamole fatto da mani messicane vere.
Innanzitutto trovate degli avocado decenti. Questa è proprio la base. Senza non si può fare.
Qui si trovano comunemente quelli della varietà Haas. Abbastanza piccoli, rugosi, tendente al verde scuro violaceeo. In genere, più la buccia è scura, più l'avocado è maturo, ma io gli do comunque una  toccatina per vedere se è morbido abbastanza, perchè l'avocado acerbo fa un guacamole che fa schifo.
Il lime. Trovatelo. Il limone è troppo aspro, non ve lo consiglio.
Il pomodoro, bè, quelli ce li abbiamo buoni.
Sale e pepe, ce l'abbiamo tutti credo.
Ora, nella ricetta originale non figura, ma io la uso, un pochino di cipolla, pochissima e tritata finissima.
Il resto è semplice. Preparate l'avocado, schiacciatelo con la forchetta, aggiungete il succo di lime, sale e pepe, incorporate il pomodoro tagliato a pezzettini, privato dei semi. Se vi va, anche la cipolla sopra citata. Mangiatevelo e sarete contenti.
Magari ecco, trovare delle tortilla chips che non facciano schifo aiuta. Ma non so se ora ce ne siano più varietà di quando stavo in Italia.
Prima di andare a lavoro, voglio anche diffondere un altro verbo, anzi, questo è il mio dono alle donne con i capelli stratinti, ossigenati e permanentati o stirati a morte (come i miei).
Signore, ecco, questa è la vostra soluzione: 
Trovateli, non ve ne pentirete. Il nome dice tutto: resurection shampoo e balsamo. Non sono nemmeno carissimi per i miracoli che compiono.
Non faccio pubblicità a prodotti di solito, ma questi meritano, ma solo i casi disperati riusciranno veramente ad apprezzarli.
Infine, se anche voi soffrite della sindrome "pare mi sia rovesciata una bottiglia d'olio in testa", ecco un'altra mano santa che vi aiuterà a smettere di lavarvi i capelli in continuazione, rovinandoli ancora di più: Got 2B- Rockin' it dry shampoo. Decisamente il meglio che abbia trovato finora.
Ora vado a lavoro a vivere nuove avventure con Von Lemminge, Prego, Big Fish e Raz. 

domenica 6 maggio 2012

Questo post dal titolo vagamente futurista - 11-11-11x2-11

Dunque, Lylium e Lucy, che ringrazio, mi hanno entrambe taggata in questo gioco e io, non mi sottraggo, che si sa che mi piace una sacco parlare di ME (me me me me me me me! sono un poco egocentrica, lo so).
Iniziamo con le 11 cose che mi riguardano (mi fa fatica pensarne di nuove perchè scrivo già tuttotuttttisssssimo di me sempre, senza censure, per la serie: Ale, tell us exactly how you feel ;))
Vediamo...
1. Odio la musica dei Gipsy King, proprio non la posso soffrire. Se qualcuno mi chiedesse di descrivere l'inferno gli direi che è un ristorante con prezzi altissimi dove si mangia malissimo, e dove la musica di sottofondo è dei Gipsy King intervallata da altra rumenta sud americana e techno. Aspetta, buttiamoci dentro pure il country che mi fa star male di stomaco quando lo sento.
2. Amo mangiare fuori, proprio tantissssssssssssssssimo. Anzi: amo mangiare. Se poi mi si porta al ristorante, allora è proprio un goduria doppia.
Il detto che la strada verso il cuore di un uomo passa per la gola è valido anche per me... lo dico sempre che in realtà sono un uomo.
3. Da bambina, essendo figlia unica, passavo ore e ore a giocare da sola. Avevo una fervida immaginazione. Disegnavo moltissimo, mi è sempre piaciuto e mi manca un sacco. Tutti mi commiseravano per la mia mancanza di fratelli e sorelle, io mi sentivo diversa ma non troppo. Giuro che anelavo ai miei momenti di solitudine dopo quelle 8 ore giornaliere spese tra selvaggi e suore a scuola (e prima ancora ad asilo e maternità).
4. Sono una persona che può essere molto silenziosa, anzi, a volte non parlo per ore e ore, però, a lavoro, a meno che non mi metta le cuffie ed estranei dal mondo, non posso tenere la bocca chiusa, è una cosa impressionante. Mi spaventa non poco.
5. Vado pazza per i casi clinici. Se ce ne è uno nelle vicinanze, tranquilli che è il mio. O ci esco o diventa il mio migliore amico/a. Non so, forse avrei dovuto fare la psichiatra invece della restauratrice, così avevo pure una scusa per parlare a lavoro... i quadri non sono buoni interlocutori ;)
6. Sin da ragazzina avrei sempre voluto mettermi i pantaloncini o le gonne corte come le miei amiche. Mai potuto fare. Madre Natura mi ha creato ibrido donna-suino e le mie cosce assomigliano molto ai prosciutti crudi che si vedono dal macellaio. Devo dire che è stata però coerente, e mi ha anche dotata di gambe a zampone, così non stonano.
7. Vorrei diventare una brava bugiarda, ma lo vorrei proprio fortissimamente. Non saper dire le bugie è una maledizione. 
8. Sono super superstiziosa. L'unica cosa a cui non credo è la sfortuna che si dice portino i gatti neri. Amo i gatti e adoro quelli neri. Ma se vedo una scala, piuttosto mi faccio investire da una macchina, ma sotto non ci passo. Idem per tutte le altre cose tipo ombrelli aperti in casa, specchi rotti e feste di compleanno fatte in anticipo.
9. Non seguo le mode. Anzi. Detesto molti dei capi tormentone di quest'anno. Odio AMMMMMMMORTE il nuovo trend mix tra il peggio degli anni '80 e '90. Rimanesse solo quella roba li in giro, inizierei a cucirmi i vestiti da sola.
10. Adoro le piante. Sono vecchia inside. Passo ore sul balcone ad accudirle e guardarle orgogliosa.
11. Non credo di averlo mai detto, ma, ad intervalli regolari, vengo assalita da una grande angoscia per la situazione ecologica mondiale, roba che mi si blocca la digestione ed inizio a sudare. Penso che potrei fare di più, ma penso anche che riciclo tutto quello che uso e mi sposto in bici, quindi mi faccio passare l'iperventilazione per quello che faccio io e mi incazzo per quello che non fanno gli altri (tipico mio).
Ora passiamo alle 22 domande che mi sono state rivolte, inizio con quelle di Lucy:

1. Con che insulti hai accolto il mio invito? 
Nessun insulto, in realtà mi è spuntato un sorriso da noveenne e ho pensato "YAY" :)
2. Qual e' stata la tua prima ribellione?
A 5 anni ho detto ai miei che mi avevano rotto le balle, ho preparato la mia valigia della pantera rosa di cartone, preso il mio cuscino antiallergico sotto braccio e sono scappata di casa a prendere l'autobus... per andare a stare da mia nonna. Conta come ribellione?
3. Hai mai scritto un post o un commento di cui ti sei pentito?
Si ma solo perchè ho fatto la figura della deficiente che non controlla bene il post che sta commentando.
4. Cosa ti fa ridere?
I miei amici, alcuni comici e le persone che sanno cosa sia l'ironia. Molte volte rido anche da sola, perchè faccio battute mica male nei momenti di bisogno per tirarmi su il morale.
5. Qual e' la tua pizza preferita?
Mi viene da dire quella buona. Amo quella con i wurstel o il salame piccante. Da qualche anno vado anche per quella con le melanzane e parmigiano.Quando voglio strafare, strabiata con cotto in uscita o 4 formaggi con funghi porcini. 
6. Cosa ti rilassa?
Leggere, stare sdraiata sulla spiaggia, accarezzare il gatto e stare in mezzo alle mie piante.
7. Dove ti piacerebbe essere in questo momento?
Strano, ma, per una volta, sono esattamente dove vorrei essere.
8. Cos'e' che proprio non sai fare?
Ballare. Sono un blocco di marmo.
9. Cos'e' che ti riesce perfettamente?
Non saprei... forse fare la scema.
10. Qual e' stata la proposta piu' ridicola che ti abbiano mai fatto?
Così tante che non riesco a ricordarne una in particolare.
11. Qual e' stata la vacanza piu' bella che tu abbia mai fatto?
Forse quella in Danimarca nel 1998.
Passiamo alle domande di Lilyum:
1 - In quale regione vivi?
Nel Deep South statunitense al momento, ma sono nata e cresciuta in Liguria.2 - Qual è il libro che stai leggendo?
In questo momento nessuno, ma ne ho pronti una valanga.3 - Cos'hai sulla tua destra in questo momento?
Il bordo del letto, da brava pigra doc.4 - Qual è la prima cosa che ti viene in mente con la S?
Sole... perchè hai detto cosa, in realtà ho subito pensato ad una persona col nome che inizia per S.5 - Qual è il tuo pittore preferito?
Ahia. Uno solo? No perchè ne avrei... Vabbè, oggi ti dico Bosch a pari merito con Toulouse Lautrec.
6 - Qual è la tua merendina/snack/schifezza preferita?
Adoravo le kinder colazione più, ora mi scofanerei sacchi di snap peas snacks.7 - Da quanto tempo non scrivi a mano?
Un giorno.8 - Qual è la più grande figura di merda barbina della tua vita? 
Anche qui ne avrei a bizzeffe...Forse aver detto al miglior amico di Andrew le sue misure mentre ero stra ubriaca in campeggio.9 - Qual è la cosa che ti fa saltare i nervi all'istante?
Le cose fatte alla cazzo. Proprio non le tollero. Specialmente sul lavoro.10 - A quanti anni il primo bacio?
11 bacio casto, 13 quelli d'altro tipo.11 - Qual è una cosa semplice che proprio non riesci a fare?
Come ho scritto sopra, ballare. E anche dire di no. Pare semplice e invece...


Ora tocca a moi farvi le domande! Preparatevi.


1. Se domani fosse il vostro compleanno, che regalo vorreste ricevere?
2.Qual'è il vostro proverbio/detto preferito?
3. Cosa ti fa incazzare di più?
4. A quale vizio non puoi rinunciare?
5. Cosa ti mette di buon umore?
6. Se fossi un libro o un dipinto, quale saresti?
7. Abitudini altrui che ti fanno diventare matta?
8. Quanti sono gli amici di cui non potresti mai fare a meno?
9. Qual'è la parte di te che ti piace di più (fisica o comportamentale).
10. Quale film o telefilm vorresti che non finisse mai?
11. Se ti dovessi trasferire, in quale posto nel mondo andresti?


Ora passo il testimone ai miei prescelti, che sono più di 11, ho escluso i blog che sono già stati taggati di cui sono a conoscenza. Ognuno è libero di partecipare o meno, no hard feelings, promesso :)