mercoledì 14 settembre 2016

Rossa Malpelo

Il mondo è diviso in due: quelli a cui sto simpaticisssssssssima e quelli che mi odiano portandomi estrema diffidenza. 
Di persone a cui sono stata apertamente indifferente, ne conosco solo una, quindi non prendo questa categoria in considerazione, visto che, in genere, suscito almeno un sentimento che sia esso negativo  o positivo.
Tra gli individui  a cui ispiro odio, mi spiace dirlo, ma sbancano il botteghino le donne.
Di uomini a cui sono stata veramente sui coglioni ne ho avuti, pochi, alcuni all'inizio mi odiavano, adesso siamo amiconi. Ma con le donne che all'inizio mi detestavano, le cose sono rimaste invariate (unica eccezione è Elvira, ma a lei stanno sul cazzo tutti a priori, poi si ricrede).
E quanto cazzo sono cattive?!
Eh che io uso come metro di giudizio me stessa, che sono una merda con quelli che odio.
Così, mentre non dormivo per l'ennesima notte, mi sono ritrovata a pensare che io soffro di una forma di razzismo da casta e che forse il loro odio nei miei confronti ha la stessa origine.
Sin da bambina mi è sempre stato ricordato che venivo da una famiglia non benestante, che ero una mezzo-sangue, che la mela non cade tanto lontana dall'albero e che quindi, nella vita, non avrei mai concluso nulla.
I miei, entrambe nati i famiglie che facevano letteralmente la fame, hanno a mio avviso fatto moltissimo nella vita. Certo, ci sono persone che costruiscono imperi dal nulla, ma questo non sminuisce tutto il lavoro che hanno portato avanti per migliorare la loro condizione. Non abbiamo mai sofferto la fame da quando sono nata. Abbiamo avuto anche un periodo economico florido (sempre per essere upper class poor, sia chiaro) negli anni '80. Ma poi è stato tutto un tirare avanti. E così io sono cresciuta ai cortei degli scioperi per protestare cassa integrazioni, licenziamenti, tagli agli stipendi.
E' vero, la mela non cade tanto distante dall'albero. E come potrebbe? 
Sono molto stupita di questa mia relazione con Palombaro, veniamo da due mondi così diversi, forse ci unisce soltanto questo spirito anarchico, ma per il resto siamo proprio poli opposti quando si parla di soldi.
Io non spendo mai molto nelle cose che mi compro ed acquisto solo cose utili che so mi serviranno per sopravvivere decorosamente. Lui spende in cose che non userà MAI e trova i miei acquisti inutili perchè di scarso valore economico e/o artistico.
Questa relazione mi sembra così strana perchè, come dicevo sopra, soffro di razzismo di casta.
In passato mi sono rifiutata di uscire con gente che non ritenevo appartenere al mio mondo, proprio perchè per anni, loro mi avevano fatto sapere che io non appartenevo al loro.
Così, anche adesso, quando incontro una persona per la prima volta, ho già dei pregiudizi: gente che veste con cose firmate, che seguono le collezioni di moda, che hanno tutti i gadget elettronici e le auto dell'ultimo secondo... 
Insomma, non fanno per me. E io non faccio per loro.
Ho una mente chiusa in questo senso.
Non ho grande rispetto per chi è nato con i soldi e lavora solo per sfizio.
Per chi ha la donna delle pulizie e poi si deve trovare un'hobby perchè s'annoia.
Perchè c'è differenza, tantissima differenza tra il mio modo di affrontare la vita e il loro.
Ancora peggio, quelli coi soldi che fanno i punkabestia o i finti comunisti. Quelli li manderei proprio al rogo.
Adesso che sono adulta mi scopro ancora ad avere pochi punti in comune in quanto a visioni e priorità con qualcuno che non affronta di giorno in giorno la problematica del "tirare avanti". 
Continuo a sentirmi pesce fuor d'acqua quando sento parlare di donne delle pulizie, autisti, vacanze costose. Ci sono persone con cui magari ho affinità caratteriali, ma poi finisce li, perchè sento quei discorsi e mi cadono i coglioni.
Preferisco avere problemi di altro genere anche se mi costano lacrime e sudore e non la sbeccatura di un'unghia laccata.
Insomma, avevano ragione loro: la mela non cade distante dall'albero, ma io sono fiera del mio albero e quindi VAFFANCULO.

17 commenti:

  1. Ah ah ah... Io come te... (Chiara L. di fosforo)

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    1. Ciao Cara, allora sei approdata nello spazio giusto cara fosfora: nel blog-ghetto (pun intendend)... Insomma, forse ho dei geni di Robespierre e non lo sapevo

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  2. Once ghetto, always ghetto!
    Io a 40 anni ancora condivido casa, couchsurfo e compagnia bella ... donna delle pulizieeee??? Whaaaaaatt????

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    1. Concordo :D infatti, io al momento non posso fare molto, ma sai che pure io easy breezy, George and Weezy. La cosa della donna delle pulizie, dell'autista, della segretaria... insomma dai, ai tempi delle elementari la mia suora aguzzina la chiamava Non aver voja de lavora'. Ecco.

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  3. Posso dirlo? Sì? Odio i ricchi. A me la diffidenza verso chi ha i soldi me l'hanno instillata sin da piccola, in casa, perchè: "Se sei ricco probabilmente sei ladro. O stronzo. O entrambe le cose". Il Grinta ha alcune fastidiosissime ambizioni da aristocratico per cui lo scasserei di mazzate col cric (per lo più sono robe alimentari... forse una reazione alla merenda con pane e cipolla che si portava a scuola alle medie? Boh!). Ma alla fine è andata bene a me e male a lui, e quindi je tocca continuare a sognare la donna delle pulizie e la first class... e montare truciolato ikea e pescare "gioielli del design" fuori dalla monnezza altrui :-P

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    1. Ma quindi il Grinta e Palombaro si troverebbero :D Queste velleità alto borghesi, con me è cascato proprio male... io che girerei con una ghigliottina portatile XD

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  4. Mah, io mi faccio un mazzo nero al lavoro e quindi non ci penso neanche a riscattare il proletariato pulendomi la casa. La mia meravigliosa d.d.p. (temo il linciaggio se lo scrivo) ci mantiene sua figlia all'università con quello che guadagna da noi. Io intanto nel mio tempo libero per non annoiarmi mi sono trovata qualche hobby.

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  5. Mia madre è stata, in aggiunta al full time come commessa, donna delle pulizie, nei momenti in cui stavamo con le pezze al culo. C'è pieno di gente che impiega personale di servizio e che in questo modo li aiuta a vivere con uno stipendio dignitoso. Detto questo, io ancora non riesco a superare questo divario sociale, l'ho scritto, sarà l'esperienza accumulata nei 36 anni di vita che mi fa vedere le cose sotto luce diversa, ma non riesco. La mia idea di personale di servizio è solo per enti, musei, ditte, uffici medici, etc. Secondo me se vivi da solo la casa la riesci a pulire, se vivi con altri, che ognuno faccia il suo e si riesce a tenere in ordine. Non so, poi ho amiche con cui sono cresciuta che hanno la donna delle pulizie, comprano tutto in gastronomia e spendono in cose molto diverse dalle mie. E ti dirò che entrambe ci guardiamo e pensiamo "ma quand'è che siamo diventatate così diverse?!" Ci sono giorni che pure io vorrei avere una mano, specialmente adesso in cui sono stata messa a riposo, ma non riesco nemmeno a chiedere agli amici di aiutarmi a pulire casa visto che Palombaro le mani ce le ha e mi dovrebbe e potrebbe aiutare anche di più. Sono sicura che molte donne delle pulizie me ne vorrebbero leggendo questo post e commento (tra le quali le mie zie e mia cugina), ma sono coerente e glielo direi anche in faccia. Non credo tutti dovremmo essere manager, avvocati, medici... ma il personale di servizio per il singolo a tempo indeterminato per me, non dovrebbe esistere, tranne rare eccezioni come problemi di salute, ad esempio.

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  6. Cara, ti capisco ma non devi generalizzare. Io ho perfino imparato il portoghese perché si sentisse di famiglia. Ma questo è forse perché sono ladra e stronza. Comunque ho cominciato ad avere aiuto quando è nata mia figlia e avevo due pargoli sotto i 2 anni e zero parenti da impietosire per un raggio di 7000km. Sai che la figlia della mia amata d.d.p studia legge? Questo si che è un riscatto! Ciao!

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    1. Immagino e capisco che con due figli e nessun parente vicino (e questo come sai, lo so molto bene), occuparsi della casa sia gravoso e tanto di cappello per aver imparato il portoghese, sono sicura che tu la tratti benissimo la tua signora delle pulizie. Ma adesso che i tuoi figli sono più grandi, ne hai ancora bisogno o è un modo per continuare a sostenere la signora economicamente dopo anni di servizio? Chiaro che ognuno dispone del proprio tempo e dei propri soldi come vuole, ma io non riuscirei a non occuparmi di casa mia. Sono stata schiava a la pari dove invece che dei bambini, come da contratto, mi occupavo di pulire e sfamare dalle 4 alle 10 persone (più il cane) e pulire una villa di 4 piani da sola tutti giorni mentre la madre stava sul divano ad annoiarsi o ad inventarsi altre faccende, veramente inutili, per me (non guardava nemmeno i bambini che andavano all'asilo e al nido), e mi chiedevo come lei potesse, oltre allo sfruttarmi a livelli da denuncia (secondo la legge danese) non sentirsi in colpa a non prendersi cura della sua casa. Sarà che 10 anni di suore dove a 6 anni già ci mettevano a pulire invece che a fare ricreazione ed un'infanzia passata ad aiutare in casa, io non posso pensare che esista una figura che faccia quello che dovrei fare io (e chiunque altro abiti in casa con me). Come ho scritto sopra, ci sono casi dove una persona non sta bene e ha bisogno di aiuto (qui ci faccio ricadere anche le madri che hanno più di un figlio piccolo e zero sostegno familiare o gli anziani che di nuovo non hanno famiglia), ma per me, tutti gli altri potrebbero fare da soli. Ma per spostarmi dalla figura della donna delle pulizie, io non vedo nemmeno la necessità di alcuni di avere una segretaria. Certo, se c'è una mole di lavoro tale che uno non riesce a svolgere le proprie mansioni e anche rispondere al telefono o andare a prendersi il pranzo, ok. Ma io vedo (e ho anche lavorato come segretaria) che ci sono persone che di nuovo, assumono gente per fare quello che potrebbero fare benissimo loro. Attenzione che lo so che l'economia gira meglio se ci sono più posti di lavoro, ma alcuni, secondo me, non sono necessari. Mi spiace di aver generalizzato, ma un altissimo numero di persone che ho conosciuto nella vita e che erano molto più benestanti di me e della mia famiglia, mi hanno sempre confermato quanto detto sopra con i loro atteggiamenti. Se lo chiedi ai miei genitori loro non hanno quest'idea perchè sono cresciuti sapendo che avrebbero svolto solo lavori di servizio o massacranti da operaio, non hanno potuto studiare ne scegliere tra molti posti di lavoro con la loro educazione, ma amano profondamente i loro datori di lavoro. Poi sono nata io che invece ho tutta un'altra visione e loro non capiscono da dove sia venuta fuori questo mio desiderio di eliminare le differenze sociali, ma credo che continuerò ad aspirare ad un mondo dove tutti svolgeranno mansioni umili e compiti di alta specializzazione durante la stessa giornata. Detto questo, ci sono anche tanti poveri con cui non voglio avere niente a che fare, che disprezzo nonostante si condivida il livello sociale, gente che preferisce vivere con la sussistenza sociale, rubare, spacciare droga quando partendo dalle mie stesse possibilità, ha deciso di intraprendere una strada che non condivido e che secondo me non dovrebbe nemmeno essere un'opzione. Generalizzando, però, ho riscontrato di trovarmi molto di più con persone del mio stesso ceto sociale, chiaramente gli stronzi arrivano in every shape and form, ma vado meno prevenuta, ammetto, finchè poi non approfondisco la conoscenza e decido chi ha principi morali, atteggiamenti e compassione coerenti con le mie (non che io pensi che io abbia i migliori in assoluto, ma sono i miei e tendo a circondarmi di gente con valori simili), anche perchè non potrei nemmeno permettermi di avere uno stile di vita tale da uscire con gente che guadagna più di me o che viene da una famiglia ricca, been there done that.

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  7. Cara, mi spiace che tu sia finita nelle grinfie della matrigna danese, che esperienza schifosa. Ma resto dell'idea che chi ha i soldi non possa essere genericamente definito uno stronzo o un ladro. Magari è uno che si è fatto un mazzo bestiale e mentre gli altri occupavano le università studiava indefessamente per poter avere il lavoro dei suoi sogni. E magari lo scorso fine settimana ha aspettato sua figlia adolescente davanti a scuola con la sua macchina tedesca super potente per portarla a Monaco al concerto di Justin Bieber. E magari sua figlia ripenserà a quella notte indimenticabile con sua mamma in giro per Monaco con le orecchie sfondate dalla musica di Justin Bieber e quando gli altri occuperanno le università studierà indefessamente per poterci poi andare con sua figlia. E magari ci troverà la figlia della nostra amata donna delle pulizie, che ha lasciato momentaneamente lo studio legale che amministra per sfondarsi i timpani anche lei al suono di: "You should go and love yourself".

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    1. Bean, Bean... perdonaci, ma soprattutto comprendici! Io non conosco di persona il Sior e la Siora Spicy... ma tipo i miei (e giuro sono seria) si sono incontrati durante l'occupazione di una cascina per i disoccupati Fiat, e si sono fidanzati andando a "liberare i matti di Collegno"... ti pare che non ci abbiamo cresciute a pane e lotta di classe? Da bambine ci si addormentava con roba tipo De Andrè o se volevi essere ottimista De Gregori. Altro che Bibier, per noi da adolescenti 99 Posse e Modena City Rambles! Però, la cosa bella e di cui ringrazio, è che essendo con le pezze mi hanno permesso di fare tutto da sola e mi hanno inculcato l'orgoglio e il valore del riuscire con le proprie gambe, nelle cose piccole e nelle cagate (cosa che magari insegnerai anche tu a tua figlia, o che magari a te pare scema, non so).
      Io (parlo per me eh, che sono pigra, e lenta, e senza iniziativa e potessi di lavoro farei la siesta professionista) credo che se le cose mi fossero state date facili non sarei come sono ora (ma mica è detto che sia un bene, anzi). C'è questa cosa, che io ho e che per esempio già anche solo al Grinta manca: ed è la fierezza di fare da soli. Magari poco, magari piano, magari male, ma di fare da soli. Poi la pago anche tantissimo perchè faccio una fatica pazzesca a chiedere, per esempio, o ad accettare di dipendere. E infine, a mia ultima discolpa voglio dire che gli anni a fare da maestrina a TriBeCa non hanno esattamente favorito l'ammorbidimento... bambine di 4 anni che si lamentano perchè invece alla loro festa c'erano solo 4 principesse Disney e loro ne volevano 5, o che trattavano la babysitter come uno schiavo al loro servizio... creature che francamente a me facevano e fanno una tristezza infinita, sconnesse dalla realtà, convinte che l'intero mondo vada una volta al mese a farsi un weekend a Disneyland e che ti chiedono smarrite dove sia il tuo autista. Sono sicura che tua figlia si ricorderà Bibier come uno dei momenti più fichi della sua vita... Ma credi sarebbe stato meno bello se per pagarsi il biglietto fosse andata a distribuire volantini durante il weekend? Io da adolescente sono andata a vedermi Guccini, ci sono andata con il 55 barrato... ma secondo me stavo contenta come tua figlia. Forse pure di più.
      :)

      Alice proletariatrice

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    2. Risposta multipla per Alice e Bean Far Away :
      Alice, guarda: AMEN! A parte i nomi dei musicisti, tutto il resto che hai scritto è proprio quello in cui mi ritrovo anche io, Inutile, l'ho scritto nel post, tutti ci basiamo sulle esperienze personali e pure io, nella mia vita fra i ricchi, ho trovato solo persone che non mi hanno mai fatto sentire uguale, a volte, maltrattata, sminuita e presa in giro. Si, pure quelli delle case popolari pigliavano per il culo e menavano pure. Ma credo da loro ho almeno imparato la sopravvivenza che serve nel ghetto, senza, sarei già morta riversa in un cassonetto da anni, credo. Poi, che ci siano ricchi che si discostano da questa mia generalizzazione, non potrei che esserne felice se li incontrassi. I miei non mi hanno mai spronata a fare scioperi (e manco ad andare in chiesa, perchè sono una testa di cazzo, come si sarà capito, e sono inspronabile), ma si sono sempre aspettati che facessi la cosa giusta. E la cosa giusta, per me, era ed è lottare per aiutare chi ne ha più bisogno. Ho visto mio padre che lavora dall'età di 6 anni, in cassa integrazione, licenziato, con le finestre della pensione che si spostavano ogni volta che ci arrivava vicino. Fosse per me darei fuoco a tutta la classe politica e ricomincerei da zero, e non solo in Italia. Anche io ho questo orgoglio di aver fatto tutto da sola, sempre. Nemmeno a fare i compiti mi hanno potuta aiutare, ero io che compilavo le giustificazioni e poi le facevo leggere e firmare. I miei sono vissuti sempre pensando che fosse giusto essere poveri perchè non avevano potuto ricevere un'istruzione, perchè sono stati mandati a lavorare all'età in cui bambini dovrebbero pensare solo a giocare e svagarsi. Ecco, io questo non lo vorrei più per nessuno. MAI.
      Non sono arrivata lontano (a parte come kilometri) dal mio albero, ma anche non l'ho voluto se proprio vogliamo dirla tutta. Facevo scioperi e manifestazioni, ma avevo voti altissimi, sempre. Mai stata una lavativa. Ho semplicemente scelto di vivere una vita in cui mi sento più a mio agio, con problemi di soldi, certo, ma che è comunque dignitosa e con dei ricordi di cui vado anche orgogliosa tipo tutti i soldi risparmiati lavorando quando non andavo a scuola per pagarmi la patente, i viaggi estivi e il corso di danese in Danimarca. Per alcuni è niente, per me sono state delle tappe importanti che forse non avrei apprezzato così tanto se non me le fossi sudate. Che poi, i miei, si sono fatti pure un mutuo per mandarmi a scuola a Firenze e, anche se nella mia famiglia ci urliamo in faccia ogni 3x2, io questo non me lo dimenticherò mai e il mio unico rimpianto di non avere soldi in avanzo e il non poter permettere a loro una vecchiaia più agiata, senza le preoccupazioni che chi ha lavorato dall'infanzia, in regola, non dovrebbe avere. Insomma, concludo qui perchè è chiaro quale sia la mia visione. Il post era semplicemente, come tutti quelli dei precedenti 5 anni, un esporre le mie idee, esperienze, disagi. Ho sbalzi ormonali non da ridere ultimamente, ma ecco, non era inteso ad offendere quanto a spiegare come si sta ad essere discriminati e come succede che poi si inizia a discriminare a propria volta. THE END.

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    3. Care, il presupposto che se uno ha successo non ha sicuramente fatto tutto da solo è sbagliato. Io sono vissuta abbastanza nella cotonella, anche se i miei hanno sempre preteso ottimi voti e non se ne parlava di ripetizioni anche quando non capivo un tubo (come di matematica) perché secondo mio padre il programma scolastico era fatto for the average mind e dovevo solo darmi un giro (continuo a non capire un tubo di matematica). Ma mio marito è arrivato in Italia dal sud america quando aveva 8 anni e non sapeva nemmeno l'italiano, tanto che è andato a scuola un anno indietro. Erano così poveri che sua mamma lo mandava agli scout perché era l'unica attività gratuita, ma gli comprava le divise usate. Gli comprava anche le scarpe di due numeri più grandi con dentro la carta di giornale accartocciata perché durassero di più. Si è laureato per primo nella sua classe di ingegneria elettrica e dopo un MBA alla Bocconi pagato dalla ditta che lo assunto immediatamente dopo il militare, ha iniziato a lavorare in Asia. Il concerto di Bieber era il regalo di compleanno di mia figlia che da parte sua anche se non distribuisce volantini fa volontariato con gli scout (ma lei la divisa ce l'ha nuova, eh) e prende ottimi voti senza che io la debba mai aiutare perché la scuola è fatta for the average mind e anche se la sua è in tre lingue si sbroglia.
      Non conosco personalmente nessuna di voi due ma leggo sempre i vostri Blogs che si distinguono dagli altri per la loro estrema autenticità e poi Spicy è l'unica che dice più parolacce di me. Adesso che so anche qualcosa di più di voi vi ammiro even more. E bon parei.

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    4. Bon parei è da quando non vedo mia nonna che non lo sento, insieme a "bogia nen" e una serie di parolacce (buon sangue non mente) :) Bean far away, grazie per il complimento di autenticità e grazie per aver condiviso la storia di tuo marito, ho apprezzato. Dei miei ora sapete qualcosa, ma credo che scoprendo da dove le altre persone arrivano, si possono capire meglio tante cose. Oh, vado a scrivere un'altro post, che nel mentre me la sono pigliata in culo un'altra volta!

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  8. Io la donna delle pulizie me la prenderei volentieri, correndo di qua e di là continuamente a orari impensabili, il nostro tempo è davvero poco e abbiamo anche un cane che come hobby ha quello di lasciare sparsi per casa più peli possibili.
    Però non c'ho i soldi per pagarla, considerato che sono sindacalista dentro e o la metto in regola o niente, il nero lo odio come la peste, quindi... XD

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    1. Bè se ti consola, il nostro "piccolo" sono 4 mesi che caga e piscia sul parquet centenario con mia grande gioia e nausea... Insomma, con la panza che mi ritrovo e le forze che scemano via via, diciamo che pure io avrei bisogno di una, due, tre mani, ma mi accontento di non avere più uno specchio di casa anche se il mio OCD mi darebbe fuoco lui stesso :D

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